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Partite IVA e Pmi, ridotti per tre mesi i costi fissi nella bolletta della luce

Tra gli interventi diretti a ridurre i costi per le imprese inseriti nel decreto sostegni (n. 41/2021), l’art. 6 prevede la riduzione, per i mesi di aprile, maggio e giugno 2021, dei costi fissi delle bollette elettriche, con una

previsione di spesa di 600 milioni di euro per l’anno in corso.  Lo stesso articolo stabilisce la riduzione del 30% della tariffa speciale del canone Rai, sempre per il 2021, per le strutture ricettive e di somministrazione e consumo di bevande in locali pubblici o aperti al pubblico.

L’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (Arera), chiamata a disporre con propri provvedimenti la riduzione della spesa sostenuta dalle utenze elettriche connesse in bassa tensione diverse dagli usi domestici per le voci della bolletta relative al trasporto, la gestione del contatore e gli oneri generali di sistema, con la delibera approvata il 29 marzo fa scattare il semaforo verde e fissa le regole per lo sconto.

Arera provvede a rideterminare, senza aggravi tariffari per le utenze non domestiche interessate e in via transitoria, le tariffe di distribuzione e di misura dell’energia elettrica e le componenti a copertura degli oneri generali di sistema, da applicare nel trimestre indicato, così che:

a) sia previsto un risparmio, parametrato al valore vigente nel primo trimestre, delle componenti tariffarie fisse applicate per punto di prelievo;

b) per le sole utenze con potenza disponibile superiore a 3,3 kW, la spesa effettiva relativa alle due voci di cui al comma 1 non superi quella che, in vigenza delle tariffe applicate nel primo trimestre dell’anno, si otterrebbe assumendo un volume di energia prelevata pari a quello effettivamente registrato e un livello di potenza impegnata fissato convenzionalmente pari a 3 kW.”

La “Bolletta 2.0”

Nella delibera si legge che l’Autorità ha introdotto con la Bolletta 2.0 una disciplina ad hoc riguardo la trasparenza delle bollette, stabilendo determinate modalità di esposizione delle informazioni per i clienti di piccola dimensione, anche per assicurare, tramite una informazione trasparente, la possibilità per il cliente finale di un controllo sulle condizioni economiche del servizio. In particolare, è prescritto che i venditori definiscano la sintesi degli importi fatturati indicando separatamente, tra gli altri, la “spesa per il trasporto e la gestione del contatore” e la “spesa per gli oneri di sistema”, anche se non distinti. (Fonte: arera.it)

Nel decreto sostegni, a compensazione della riduzione è stata autorizzata la spesa di 600 milioni di euro per l’anno 2021 a carico del Bilancio dello Stato, tetto di spesa che Arera ritiene compatibile con l’azzeramento totale delle quote fisse per tariffe di rete e oneri generali di sistema.

A chi spetta

Il provvedimento viene incontro soprattutto alle piccole imprese, dunque esercizi commerciali, artigiani, bar e ristoranti, professionisti, laboratori e altre attività, e sostituisce la riduzione degli oneri delle bollette elettriche previste dal decreto ristori.

E’ stato calcolato che i beneficiari del bonus sulle bollette di aprile, maggio e giugno sono i 3,7 milioni titolari di partita IVA intestatarie di utenze a bassa tensione con potenza disponibile superiore a 3,3 kW.

Quale risparmio

Poiché agisce sulle quote fisse delle bollette, la riduzione permette di abbattere fino al 70% l’importo dovuto, a vantaggio (assai parziale, in verità) dei soggetti economici costretti alla chiusura, mentre per quanti continueranno a lavorare il risparmio potrà oscillare tra il 20 e il 30%.

Il riconoscimento del bonus avverrà in automatico, secondo i criteri contenuti nella citata delibera Arera del 29 marzo 2021.

Nei casi in cui, alla data di entrata in vigore della delibera, siano già state emesse le fatture relative alla fornitura di energia elettrica per il periodo indicato nel decreto, lo sconto verrà riconosciuto a conguaglio entro la seconda fatturazione successiva: gli eventuali importi “a restituzione” saranno riconosciuti dalle imprese distributrici a quelle di vendita entro il 30 settembre 2021, e da queste ultime ai clienti entro il 30 novembre 2021.

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