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News dall’Italia

Il Dm per lo stralcio dei ruoli fino a 5.000 euro. Il decreto del Ministero dell’economia e delle finanze del 14 luglio 2021 ha fissato i termini e le modalità di annullamento automatico per dei ruoli affidati all’Agente della riscossione dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2010 che, alla data del 23

marzo 2021 avevano un importo rimanente fino a 5.000 euro, comprensivo di capitale, interessi per ritardata iscrizione e sanzioni, mentre restano esclusi dal computo gli aggi di riscossione, gli interessi di mora e le eventuali spese di procedura (art. 4 del decreto sostegni, il Dl 41/2021). I destinatari dello stralcio sono le persone fisiche con un reddito imponibile, nel 2019, fino a 30.000 euro e i soggetti diversi dalle persone fisiche che hanno percepito, nel periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2019, un reddito imponibile fino a 30.000 euro. Ai fini della verifica del limite reddituale per l’accesso allo stralcio, importanti chiarimenti sono contenuti nella circolare 11/E del 22 settembre 2021 dell’Agenzia delle entrate in collaborazione con Agenzia Entrate-Riscossione.

Fondo perduto fino al 100% per nuove imprese e professioni al Sud e fino a 55 anni.Ottimi risultati per l’edizione 2021 del programma di incentivi “Resto al Sud”, gestito da Invitalia a sostegno della creazione e dello sviluppo di nuove attività d’impresa e professionali nelle regioni meridionali – Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna – e in quelle centrali del cratere sismico (Lazio, Umbria e Marche). Con l’inserimento tra i destinatari, previsto dalla legge di bilancio 2021, degli imprenditori con meno di 56 anni di età (il limite originario era di 45 anni), si è voluto fornire una opportunità alla vasta platea di cinquantenni che a causa della pandemia hanno perso il posto di lavoro. Soltanto a settembre i progetti approvati sono stati più di 440, mentre dal 2018, il primo anno di attivazione, sono circa 10.000 i progetti che hanno fruito dei finanziamenti, con 690 milioni di euro investiti e oltre 35.000 nuovi posti di lavoro. I contributi e i finanziamenti sono pari del 100% delle spese di start up o sviluppo d’impresa – 50% contributo a fondo perduto e 50% finanziamento bancario a tasso zero, garantito dal Fondo di Garanzia per le Pmi – con un massimo di 50.000 euro per ogni richiedente (60.000 per le imprese individuali), che arriva a 200.000 euro per una società con 4 soci. E’ previsto anche un ulteriore contributo a fondo perduto a conclusione del programma di spesa, in sede di saldo dei contributi concessi: 15.000 euro per ditte e attività professionali in forma individuale, fino a un massimo di 40.000 euro per le società. Tra le attività finanziabili, dalle quali sono escluse quelle agricole e il commercio, quelle dei seguenti settori: libero professionale in forma individuale e societaria, turismo, industria, artigianato, trasformazione dei prodotti agricoli, pesca e acquacoltura, fornitura di servizi alle imprese e alle persone. Gli incentivi del programma possono inoltre essere destinati ai progetti avviati da donne, da ex dipendenti che si associano per creare una nuova impresa in luogo della loro in crisi, alle nuove iniziative di ex dirigenti in esubero ed a quelle che investono sullo scambio intergenerazionale. Tra quelle che possono essere finanziate, le spese per macchinari, impianti e attrezzature nuovi, programmi informatici e servizi per le tecnologie, ristrutturazione o manutenzione straordinaria di beni immobili (fino al 30% del programma di spesa), di gestione per canoni di locazione e di leasing, materie prime, materiali di consumo, utenze, ecc. (fino al 20% del programma di spesa): sono escluse le spese per il personale dipendente, le consulenze, di progettazione e promozionali. I progetti, che si presentano esclusivamente online con la piattaforma di Invitalia, vengono valutati in base all’ordine cronologico di arrivo entro 60 giorni dalla data di presentazione, senza scadenze o graduatorie.

Gli eredi pagano l’imposta ma non le sanzioni fiscali. La Corte di Cassazione ha stabilito che il carattere afflittivo delle sanzioni pecuniarie amministrative previste per chi viola le norme tributarie impedisce che si trasmettano agli eredi. Il caso oggetto della pronuncia trattava di un carente o omesso versamento dell’IMU (ex ICI) relativa a un terreno edificabile da parte del de cuius, che aveva pagato l’imposta come se il terreno fosse agricolo. I figli del defunto si opponevano alla pretesa fiscale e presentavano ricorso in Cassazione, dopo i responsi favorevoli all’Amministrazione finanziaria emessi sia dalla Commissione tributaria provinciale, sia da quella regionale. Il ricorso degli eredi veniva invece accolto dalla sezione tributaria della Suprema Corte, che confermava l’interpretazione dell’Agenzia delle entrate e ribadiva, come già sancito in precedenti sentenze, che le sanzioni pecuniarie amministrative previste per la violazione delle norme tributarie hanno carattere afflittivo, per cui vanno inquadrate nella categoria dell’illecito amministrativo di natura punitiva regolamentato dalla legge 689/1981, essendo rapportate alla gravità della violazione e alla personalità del trasgressore. Ne consegue l’applicazione del principio generale secondo il quale l’obbligazione di pagare la somma dovuta per la violazione non si trasmette agli eredi, come prevede l’art. 7 della citata legge 689 (Cass., n. 13894/2008 e Cass., n. 25644/2018). Il ricorso veniva quindi accolto, seppure limitatamente alle sanzioni, ma gli eredi dovranno comunque pagare l’imposta, che resta dovuta a prescindere dalle sanzioni “che in nessun caso si ereditano”.

Appuntamenti alle Entrate, la nuova procedura di prenotazione. L’Agenzia ha comunicato l’attivazione in via sperimentale di un nuovo servizio di prenotazioni appuntamenti negli uffici provinciali di Val D’Aosta, Piemonte, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Liguria, Toscana, Umbria, Marche, Lazio, Abruzzo, Molise, Puglia, Campania, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna. Il nuovo servizio permette: l’accesso ai servizi di assistenza fiscale e all’assistenza catastale e ipotecaria; di prenotare un appuntamento per il giorno dopo quello di accesso al servizio, collegandosi al sito tutti i giorni, anche i festivi, fino alle ore 24; di annullare l’appuntamento entro le 14 del giorno lavorativo prima; disdire parzialmente un appuntamento.

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