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News dall’Italia

Cartelle fiscali, notifiche e pignoramenti sospesi fino al 31 dicembre. Slitta al 31 dicembre 2020 il versamento di tutte le entrate tributarie e non tributarie derivanti da cartelle di pagamento, avvisi di addebito e di

accertamento affidati all’agente della riscossione dall’8 marzo: i pagamenti dovranno essere effettuati entro il mese successivo alla scadenza della nuova sospensione e, dunque, entro il 31 gennaio 2021. Il decreto legge 129/2020, approvato a ottobre, ha disposto la sospensione dei pagamenti delle cartelle esattoriali, una proroga della sospensione dei pagamenti delle cartelle esattoriali già ricevute, la sospensione dell’invio di nuove cartelle e dei pignoramenti fino al 31 dicembre 2020: la scadenza precedente era fissata al 15 ottobre (decreto agosto). Prorogato anche il periodo durante il quale si decade dalla rateizzazione con il mancato pagamento di 10 rate anziché 5, ovvero la possibilità di accedere al bonus di 10 rate non pagate, invece delle 5 previste ordinariamente, anche non consecutive, prima di perdere la rateazione concessa dall’agente della riscossione: la condizione è che venga presentata la richiesta entro il nuovo termine del 31 dicembre 2020. Otre alla notifica e il pagamento delle cartelle esattoriali, sono interessati anche i pignoramenti presso terzi su stipendi, salari, altre indennità relative al rapporto di lavoro o impiego, a titolo di pensioni e trattamenti assimilati, i fermi amministrativi e le iscrizioni di ipoteche da parte dell’agente della riscossione a tutela dei crediti da recuperare.

Gettito -7,7% tributario nei primi sette mesi. In una nota del Ministero dell’Economia si legge della diminuzione delle entrate tributarie, con un introito di 19 miliardi di euro in meno rispetto allo scorso anno (-7,7%), un dato sul quale hanno inciso significativamente anche le misure adottate dal Governo per fronteggiare la pandemia. Il 2020 non era partito male, con un incremento nel primo bimestre del +5,4% grazie ai versamenti dell’imposta sostitutiva sui redditi da capitale e sulle plusvalenze e di quelli dell’imposta sostitutiva dovuta sulle forme pensionistiche complementari e individuali. L’emergenza sanitaria ha causato anche la grave crisi economica che stiamo ancora vivendo, con il gettito delle entrate tributarie abbattuto dai vari e numerosi interventi che hanno imposto la sospensione di versamenti tributari e contributivi.  

Il nuovo formato xml per la fattura elettronica. E’ stato pubblicato sul sito dell’Agenzia delle entrate il nuovo tracciato xml della fattura elettronica per la dichiarazione IVA precompilata, utilizzabile dal 1° ottobre e che contiene un maggior numero di elementi: le “vecchie” specifiche tecniche potranno continuare a essere utilizzate fino al 31 dicembre 2020. Nella nuova versione ci sono nuovi campi relativi alla natura dell’operazione, non imponibili o con inversione contabile, e al tipo di documento. Dal 1° gennaio 2021 dovrà essere utilizzato il nuovo formato.

Casa e bonus fiscali, procedura e scadenze per l’invio dei dati all’Enea. I dati degli interventi finalizzati al risparmio energetico terminati nel 2020, che danno diritto alle detrazioni fiscali denominate ecobonus, bonus casa, bonus facciate devono essere inviati all’Enea, entro 90 giorni dalla data di fine lavori. Dalla home page del sito istituzionale di arriva alla sezione dedicata – detrazionifiscali.enea.it – dove i dati relativi agli interventi di riqualificazione energetica del patrimonio edilizio esistente ed al bonus facciate vanno inseriti nella sezione ecobonus, mentre quelli di risparmio energetico e utilizzo di fonti rinnovabili che fruiscono della detrazione fiscale per le ristrutturazioni edilizie sono da inserire nella sezione bonus casa. La eventuale comunicazione di dati già trasmessi per lavori effettuati nel 2019 può essere modificata entro il prossimo 30 novembre.

 “Contribuente solidale”, premio onorifico per chi ha pagato le tasse.  Con il comunicato stampa n. 230/2020 il Mef informa che il Ministro Gualtieri ha firmato il decreto che attribuisce il titolo di “contribuente solidale” ai cittadini, pur in presenza delle sospensioni dei tributi erariali disposte con i vari decreti Cura Italia, Liquidità e Rilancio, hanno deciso di eseguire lo stesso i versamenti sospesi. Con questo riconoscimento, si legge nel comunicato, che è stato introdotto dal decreto Cura Italia, lo Stato attribuisce un riconoscimento a quanti, pur in un periodo di grande difficoltà mai vissuto prima dal Paese, hanno volontariamente pagato le imposte dovute pur potendo rimandare l’esborso. Si tratta delle imprese e delle partite IVA che hanno deciso di non fruire delle sospensioni dei versamenti previste dal decreto Cura Italia del 18 marzo 2020, poi ulteriormente prorogate da provvedimenti successivi. Il premio è soltanto onorifico e consiste nell’iscrizione del contribuente in un’apposita sezione del portale del Ministero, nel quale sarà pubblicato un elenco dei contribuenti solidali che lo abbiano richiesto. Le persone giuridiche e le persone fisiche interessate devono presentare un’istanza gratuita, esclusivamente in via telematica, entro dodici mesi dalla data del versamento dei tributi ai seguenti indirizzi: contribuentisolidali@mef.gov.it e contribuentisolidali@pec.mef.gov.it. utilizzando il modello pubblicato nell’area dedicata del sito istituzionale del Ministero dell’economia.

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