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News dall’Europa

L’Ue finanzierà il Wi-Fi gratuito negli spazi pubblici. Il Consiglio dell’Unione ha adottato in via definitiva l’iniziativa WiFi4EU, finalizzata a fornire una connessione veloce, sicura e gratuita a più di 6.000 comunità in tutti gli Stati membri entro il 2020. Il Ministro dell’imprenditoria e tecnologia dell’informazione dell’Estonia, Paese che ha la presidenza di turno dell’Ue, ha dichiarato che “WiFi4EU migliorerà l’accesso di molti cittadini a un Internet di elevata qualità e

darà agli organismi pubblici la possibilità di promuovere i loro servizi digitali; il progetto potrà innescare un circolo virtuoso di investimenti”. Grazie all’iniziativa ospedali, edifici pubblici e biblioteche potranno installare nuovi punti di accesso per la connessione Internet finanziati totalmente dall’Unione. I soggetti interessati devono presentare una richiesta online tramite un’apposita piattaforma gestita dalla Commissione europea, impegnandosi a mantenere la connessione per almeno tre anni. Lo stanziamento è di 120 milioni di euro, che saranno distribuiti in maniera “geograficamente equilibrata”: ciò significa che bisognerà affrettarsi a presentare le domande. I criteri per la selezione saranno definiti dalla Commissione: il primo bando per presentare i progetti dovrebbe essere pubblicato a fine 2017 o all’inizio del 2018. (Fonte: Eunews)

 

Super multa Ue per Amazon. A conclusione di un’indagine durata tre anni, l’Unione europea ha condannato Amazon a pagare 250 milioni di euro di tasse non pagate, a titolo di risarcimento per aver ottenuto un “vantaggio fiscale illegale“: secondo la Commissione Europea il colosso dell’e-commerce ha ricevuto vantaggi fiscali registrando la base delle proprie operazioni in Lussemburgo tra il 2006 e il 2014, senza alcuna “valida giustificazione. Secondo Margrethe Vestager, Commissario Ue per la concorrenza, i vantaggi ottenuti da Amazon “costituiscono una violazione delle regole dell’Ue sugli aiuti di Stato”.

 

Draghi: occupazione giovanile dal rafforzamento dell’economia. Nel corso di una conferenza a Dublino, il Presidente della Banca Centrate Europea, Mario Draghi, ha affermato che il consolidamento dell’economia registrato negli ultimi mesi condurrà a un progresso del mercato del lavoro anche per i giovani, al momento i cittadini più penalizzati. Draghi ha inoltre evidenziato che nonostante la discesa della disoccupazione giovanile al 19% dal 24%, apice toccato nel 2013, si tratta comunque di un tasso ancora del 4% superiore ai livelli precedenti la crisi.

 

Comparti manifatturiero e terziario oltre le aspettative. Dati migliori di quelli previsti per il settore manifatturiero e per i servizi. Markit informa che a settembre l’indice Pmi servizi è stato di 55,6 punti rispetto ai 54,7 di agosto e quello manifatturiero di 58,2 punti rispetto ai 57,4 del mese precedente.

 

Investimenti delle aziende in crescita. Da una elaborazione pubblicata da Eurostat sulla base dei conti Eurostat, Ue e Bce emerge che tra aprile e giugno gli investimenti delle aziende nella zona euro aumentano. Nel secondo trimestre 2017, infatti, il tasso di investimenti è passato al 23,2% rispetto al 22,9% del primo trimestre, mentre la quota di profitti è salita dal 40,5% del primo trimestre al 40,8%.

 

Consiglio europeo, Open Data e trasparenza. Con la disponibilità su una piattaforma dedicata di tutti i dati del Consiglio europeo l’Ue ha dato il via agli Open Data. E’ disponibile online un database completo di tutti i documenti redatti e approvati dall’Istituzione, accessibile a ogni cittadino europeo. Mettendo in comunicazione tutte le Istituzioni dell’Unione e la società civile, i dati prodotti dagli organi e dalle istituzioni comunitarie potranno essere consultati e diffusi in ogni momento da chiunque lo richieda. Secondo il Presidente di turno del Consiglio, Matti Maasikas, “Gli Open Data dovrebbero costituire una valida fonte di informazioni per i cittadini e offrire vantaggi alle imprese. La trasparenza e la digitalizzazione rappresentano una combinazione vincente per migliorare l’accesso alle informazioni nel mercato interno”. (Fonte: Eunews)

 

Trasporto pubblico in Italia, non va. Dalla prima edizione dell’Osservatorio Europeo della Mobilità – curata da Ipsos e The Boston Consulting Group (BCG) – risulta che il primato europeo (non esaltante) di ore settimanali trascorse nei mezzi pubblici spetta alla Grecia, con oltre 13 ore. Purtroppo, il secondo gradino del podio lo occupa l’Italia, con 10 ore settimanali, quasi un’ora in più rispetto alla media europea. Lo studio ha analizzato la percezione dei mezzi pubblici in Europa da parte dei cittadini/utenti di 10 paesi: Italia, Spagna, Francia, Germania, Belgio, Irlanda, Polonia, Grecia, Portogallo e Slovacchia. Non è certo un caso che in Italia il mezzo di trasporto più utilizzato per quasi tutti i tragitti quotidiani è l’automobile, egemonia legata all’inefficienza dei mezzi pubblici. Il 43% degli italiani li considera insufficienti, rispetto al 35% della media europea. (Fonte: Euronews)

 

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