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News dall’Europa

PNRR, pagata all’Italia la seconda tranche da 21 miliardi. Mentre si discute sugli obiettivi da raggiungere e sulla necessità di rivedere alcuni parametri alla luce dello scoppio della guerra in Ucraina, registriamo il versamento all’Italia, da parte della Commissione europea, della seconda rata da 21 miliardi nell’ambito del Recovery Fund, che rende disponibili 10

miliardi di euro di sovvenzioni e 11 miliardi di prestiti. Il pagamento di questa seconda tranche – che segue la prima, dello scorso mese di aprile, per altri 21 miliardi – testimonia il conseguimento di 45 traguardi e obiettivi previsti dal Piano nazionale di ripresa e resilienza per la completa attuazione delle riforme e degli investimenti previsti. Tra questi, le riforme della Pubblica amministrazione e degli appalti pubblici, dell’amministrazione fiscale, della professione di docente e dell’assistenza sanitaria territoriale, degli investimenti per la banda ultralarga e il 5G, per turismo, cultura, innovazione e ricerca, per la digitalizzazione delle scuole, l’arretrato giudiziario e la riqualificazione urbana.

La Ue autorizza la decontribuzione al Sud anche per il 2023. Con la proroga da parte della Commissione europea dell’agevolazione “decontribuzione Sud”, viene confermata fino al 31 dicembre 2023 la riduzione dei versamenti INPS al 30% per i datori di lavoro del Meridione. La legge di bilancio 2021 ne aveva previsto l’applicazione fino al 2029, mentre la Commissione ne aveva fissato la scadenza alla fine dell’anno in corso. Introdotto per la prima volta dal decreto agosto (n. 104/2020) e successivamente prorogato, l’incentivo – dal quale sono esclusi i premi INAIL – mira a garantire la continuità dei livelli occupazionali nelle Regioni del Sud Italia che registrano tassi di occupazione più bassi. Può accedere all’agevolazione, che può anche essere cumulata con altre riduzioni contributive, il datore di lavoro in regola con gli obblighi di contribuzione previdenziale (DURC), che rispettano le norme a tutela delle condizioni di lavoro e gli altri obblighi di legge, gli accordi e i contratti collettivi. Lo sconto contributivo, che il Governo punta a rendere strutturale, è accessibile ai datori di lavoro privati, la cui sede operativa si trova in Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Puglia, Calabria, Sicilia e Sardegna, per i rapporti di lavoro dipendente, esclusi quelli del settore agricolo e i contratti di lavoro domestico. Le modalità di gestione degli adempimenti previdenziali sono illustrate nella circolare INPS 90/2022

Imposto un limite al prezzo del greggio dalla Russia. Raggiunta l’intesa fra gli ambasciatori dei 27 Paesi dell’Unione europea, che lo scorso 1° dicembre hanno fissato a 60 dollari al barile, a livello mondiale, il limite per il petrolio greggio proveniente dalla Russia, nell’ottica di ridurre le entrate e una fra le più importanti fonti di finanziamento della guerra contro l’Ucraina. La misura, che sarà rivista ogni due mesi, è in vigore dal 5 dicembre, contemporaneamente all’embargo per le importazioni di petrolio via mare nell’Unione. Per evitare che Mosca interrompa le consegne ed eventuali tagli alle forniture, si è deciso per l’attivazione di un meccanismo che, se la quotazione mondiale del greggio russo dovesse calare al di sotto di tale cifra, assicurerà un tetto inferiore del 5% del prezzo di mercato, ma comunque più alto dei costi di produzione.

Semaforo verde agli incentivi automatici per il fotovoltaico. Arriva con la comunicazione della Commissione Ue del 28 ottobre 2022 C(2022) 7945 final la possibilità di erogare incentivi automatici per impianti fotovoltaici, fino al 65% della spesa per le piccole e medie imprese e fino al 45% per quelle grandi: l’attuazione degli strumenti necessari per fruirne spetta ai Paesi membri. Le agevolazioni da concedere devono essere relative anche a una sola delle seguenti produzioni: di energia elettrica da impianti eolici e di energia geotermica; di energia elettrica da impianti fotovoltaici o da altri tipi di impianti solari; stoccaggio di energia elettrica o termica, per produrre calore e idrogeno rinnovabile, biogas e biometano ottenuti da rifiuti e residui. Gli aiuti devono essere concessi entro il 31 dicembre 2023, mentre gli impianti devono essere completati ed essere operativi entro 30 mesi dalla data di concessione o 36 mesi dopo la data di concessione per gli aiuti agli impianti eolici offshore e agli impianti a idrogeno rinnovabile. I progetti devono prevedere una capacità installata pari o inferiore a 1 MW per le grandi imprese e a 6 MW per quelle piccole e medie. Le spese devono essere rendicontabili a far data dal 20 luglio 2022.

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