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Google multata di 4 miliardi per abuso di posizione dominante in Europa. Con la sentenza depositata il 14 settembre 2022, il tribunale Ue si è pronunciato sul ricorso avanzato da Google avverso la decisione della Commissione europea che nel 2018 aveva comminato un’ammenda per abuso di posizione dominante tramite l’imposizione di restrizioni illegali ai

produttori di dispositivi mobili Android e agli operatori di reti mobili al fine di consolidare, in Europa, la posizione del proprio motore di ricerca. Il tribunale ha parzialmente modificato il provvedimento della Commissione e, quindi, la multa di oltre 4,3 miliardi di euro, la più alta mai inflitta in Europa da un’autorità di vigilanza sulla concorrenza, riducendola a 4,125 miliardi. Il contenzioso tra Google e i tribunali dell’Unione riguarda l’utilizzo del sistema operativo Android, che ostacolerebbe la concorrenza. La Commissione europea ha avviato al causa nel 2015 e la decisione del 2018 ha affermato che circa l’80% degli europei utilizza Android e che Google ha di fatto costretto i produttori di smartphone a installare le sue applicazioni, assicurando loro un vantaggio sleale. Nella sentenza il tribunale ha affermato che il comportamento di Google negli ultimi anni è stato illegale e non può continuare, garantendo ai consumatori di poter beneficiare di un ambiente digitale più aperto e innovativo. Il gigante informatico può ancora appellarsi alla sentenza presso la Corte di giustizia dell’Unione europea.

Emissioni climatiche: un tetto ai bond che non si adeguano agli standard. La Bce annuncia un tetto agli acquisti di obbligazioni societarie a lungo termine emessi dalle aziende che non si adeguano agli standard sulle emissioni climatiche, per tagliare “l’esposizione di lungo termine dell’Eurosistema ai rischi di transizione”, stabilendo inoltre che è stato stabilito un trattamento di favore per i green bond di aziende che rispettano requisiti rigorosi, verificabili da terze parti, in base a un piano di decarbonizzazione. Ogni anno la Banca centrale reinvestirà circa 30 miliardi di euro in un ambizioso programma di lotta contro il cambiamento climatico.

Nuovi aiuti e incentivi per le Pmi. Per affrontare la crisi energetica la Commissione europea sta approntando una serie di misure a favore delle piccole e medie imprese, che contiene agevolazioni, fiscalità agevolata, una stretta sulle norme che prescrivono il saldo delle fatture in tempi stabiliti e garanzie pubbliche sui prestiti a condizioni di favore con un intervento sul quadro temporaneo sugli aiuti di Stato. Si tratta, come dichiarato dalla Presidente della Commissione Ursula von der Leyen, di un pacchetto di aiuti – che sarà presentato in ottobre – che comprenderà una proposta per un insieme unico di norme fiscali per fare affari in Europa, chiamato BEFIT. Sarà più semplice muoversi nel territorio Ue, con meno burocrazia e un ulteriore intervento per migliorare l’accesso al credito delle imprese. Sarà inoltre rivista la direttiva sui ritardi di pagamento, “perché semplicemente non è giusto che un fallimento su quattro sia dovuto al mancato saldo delle fatture nei tempi di legge”.

Economia e inflazione, il bollettino economico della Bce. Nell’ultimo bollettino economico della Banca centrale europea, diffuso il 22 settembre, si legge che l’economia è destinata a rallentare, mentre l’inflazione continua a rimanere alta, mentre la guerra in Ucraina, con la conseguente crisi energetica, resta un rischio significativo per la crescita. Secondo le ultime proiezioni, per la restante parte del 2022 e per tutto il 2023, i costi dei beni energetici e alimentari, in un quadro di peggioramento delle prospettive economiche mondiali, potrebbero ulteriormente frenare la domanda estera dell’area dell’euro: è infatti prevista una crescita dell’economia del 3,1% nel 2022, dello 0,9% nel 2023 e dell’1,9% nel 2024. Di contro, potrebbe invece aumentare l’inflazione, se dovesse verificarsi un’altra interruzione delle forniture di energia. Viene dato per scontato, al fine di provare a rallentare la corsa dei prezzi, che la Bce continuerà ad aumentare i tassi di interesse.

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