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News dall’Europa

Manovra economica, la spesa corrente è troppo elevata. La Commissione europea, stante la sospensione del Patto di Stabilità dovuta all’emergenza sanitaria, non ha approfondito l’esame della manovra economica per il 2022, limitandosi a una valutazione dalla quale emerge

che la spesa corrente finanziata con risorse nazionali, quindi tasse e titoli di Stato, è troppo alta. La Commissione, dunque, attraverso un’indicazione sommaria invita l’Italia ad adottare misure di limitarla. La conferma arriva dalle dichiarazioni del Commissario agli Affari europei Paolo Gentiloni, secondo il quale non sono state chieste correzioni di bilancio specifiche, ma è stata richiamata l’attenzione sul problema. Pur riconoscendo l’ottimo lavoro realizzato in termini di crescita economica e campagna di vaccinazione, Gentiloni ha dichiarato che il riferimento è alle spese correnti, un tema importante per chi, come noi, ha un debito molto elevato.

Multa di 350 milioni a cinque banche per un cartello nel mercato dei cambi. Nell’ambito delle attività di trading spot in valuta estera, uno dei più grandi mercati finanziari mondiali, un’indagine della Commissione europea ha svelato uno scambiato di informazioni sensibili, piani di trading e strategie coordinate attraverso chat riservate online, che hanno permesso agli investitori di assumere decisioni di mercato informate su quando e se acquistare o vendere, evitando così i rischi naturalmente connessi a queste decisioni. Questo è il motivo per cui a cinque banche europee – Ubs, Barclays, Rbs, Hsbc e Credit Suisse – è stata comminata una maxi multa di 344 milioni di euro, con l’accusa di aver creato un cartello sul Forex, il mercato dei cambi. Una condotta collusiva che ha messo in pericolo l’integrità del settore finanziario a danno dell’economia europea e dei consumatori.

Il rialzo dell’inflazione e delle stime sul Pil dell’Italia. I dati sull’inflazione europea, che a novembre è aumentata ben oltre le previsioni, segnalano un notevole salto in alto per i prezzi. Un’inflazione al 4,9%, che tocca il valore più alto degli ultimi 30 anni, si pone al di là del doppio del valore fissato al 2% dalla Banca Centrale Europea. Gli esperti si aspettano un ribasso dei prezzi, e del costo dell’energia, già all’inizio del 2022. La Commissione europea ha ritoccato verso l’alto le ultime stime sul Pil, segnalando che in termini di crescita l’Italia non è più all’ultimo posto nell’Unione nel 2021 e non lo sarà il prossimo anno. Quest’anno il nostro prodotto interno lordo segnerà un +6,2%, oltre la media della zona euro, nel 2022 si avrà un +4,3% e + 2,3% nel 2023.

L’Italia è “campione d’Europa” anche per l’evasione IVA. Un recente studio della Commissione europea colloca l’Italia (purtroppo) in cima alla graduatoria per l’evasione dell’IVA. Nel 2019 le entrate mancate per frode ed evasione dell’imposta nei Paesi membri sono state di 134 miliardi di euro, con ripercussioni pesantemente negative sulla spesa pubblica per beni e servizi pubblici come ospedali, trasporti e scuole. In termini di gettito IVA, le perdite più alte sono state rilevate in Italia (30,1 miliardi) e in Germania (23,4 miliardi). Per quanto riguarda invece il divario IVA, ovvero la differenza tra il gettito previsto e l’importo effettivamente introitato, la situazione peggiore, sempre nel 2019, si registra in Romania con il 34,9 % delle entrate IVA mancanti, poi in Grecia (25,8 %) e Malta (23,5 %); per i dati migliori si distinguono la Croazia (1 %), la Svezia (1,4%) e Cipro (2,7 %).

Rafforzare la lotta contro le pratiche fiscali dannose. Secondo il Parlamento, l’Unione europea deve ripensa e aumentare l’impegno nella lotta contro le pratiche fiscali che tolgono agli Stati membri entrate sostanziali, che portano a una concorrenza fiscale sleale tra Paesi intra extra Ue e minano la fiducia dei cittadini. In una risoluzione approvata di recente il Parlamento afferma che è necessario stabilire principi comuni che gli Stati devono rispettare nelle proprie politiche e nei propri regimi fiscali per attirare imprese e profitti. Le misure proposte dai deputati e indicate nella risoluzione sono diverse: segnaliamo le richieste alla Commissione di elaborare orientamenti su come progettare incentivi fiscali equi e trasparenti con minori rischi di distorsione del mercato unico e di valutare l’efficacia dei regimi fiscali speciali sugli utili riconducibili ai brevetti (patent boxes) e ad altri regimi di proprietà intellettuale. Viene inoltre richiesta una riforma completa del Codice di condotta sulla tassazione delle imprese, strumento utilizzato per affrontare la concorrenza fiscale dannosa, con una particolare attenzione ai regimi fiscali preferenziali.

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