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News dall’Europa

La classifica dei Paesi in base alla pressione fiscale. Interessanti i dati Eurostat del 2018 che stilano una graduatoria particolare, sulla base delle tasse che si passano nei Paesi membri. A fronte di una  media europea praticamente invariata

al 40,3%, i cittadini più tar-tassati dal Fisco sono i Francesi, schiacciati da una pressione fiscale del 48,4%: poi ci sono i Belgi (47,2%), i Danesi (45,9%), gli Svedesi (44,4%), gli Austriaci (42,8%), i Finlandesi (42,4%) e, al settimo posto, noi Italiani con il 42%. La classifica dei Paesi dove, invece, le tasse sono più leggere è guidata dall’Irlanda (23%), seguita da Romania (27,1%), Bulgaria (29,9%), Lituania (30,5%) e Lettonia (31,4%).

L’Italia è il primo produttore di farmaci. In un settore riusciamo a primeggiare anche sulla Germania: siamo infatti il primo produttore farmaceutico dell’Unione europea. La conferma arriva dal convegno tenutosi al Senato sull’industria farmaceutica italiana, che si conferma uno dei settori più importanti della nostra economia, anche in termini di presenza nei mercati internazionali. “Il ruolo sociale dell’industria farmaceutica italiana. Ricerca scientifica, innovazione, sviluppo e occupazione”: questo il tema dell’evento organizzato dalle 13 aziende di grandi e medie dimensioni a capitale italiano (Fab13), con dati che delineano un quadro più che positivo, oltre 321 miliardi di euro per produzione di farmaci. Il convegno è stato l’occasione per presentare anche l’aggiornamento (a ottobre 2019) del Rapporto Nomisma “Industria 2030. La farmaceutica italiana e i suoi campioni alla sfida del nuovo paradigma manifatturiero”, dal quale si apprende che nel 2018 le esportazioni di medicinali sono arrivate a poco meno di 26 miliardi di euro, +4,7% rispetto al 2017. I dati del primo semestre 2019 riportano: un aumento anno su anno da 12,6 a 16,1 miliardi;  una conferma della crescita registrata negli ultimi 10 anni (oltre 11,5 miliardi nel 2018 e +4% sul 2017); un aumento del giro d’affari, +6,2% rispetto all’anno prima; 43.000 le persone occupate, aumentate di 1.400 in un anno (+3,3%). Significativo anche l’incremento degli investimenti in attività di ricerca e sviluppo: nel 2018 oltre 1 miliardo di euro di stanziamenti (+10,8% rispetto al 2017), equivalente a investimenti pari all’8,7% dei ricavi del 2018.

La lotta contro le disuguaglianze. Secondo la Relazione annuale della Commissione parlamentare per l’occupazione e gli affari sociali, il tasso di disoccupazione nell’area euro ha toccato il minimo storico (7,4% ad agosto 2019), la disoccupazione giovanile rimane “inaccettabilmente elevata” e si confermano notevoli differenze socioeconomiche tra i paesi dell’Unione europea. I deputati del Parlamento europeo chiedono alla Commissione e agli Stati membri iniziative legislative e finanziamenti adeguati, tra le quali: proposte legislative per un salario minimo a livello Ue e un fondo per la concessione di prestiti ai regimi nazionali di assicurazione contro la disoccupazione, da attivare in caso di grave crisi economica; una garanzia europea per i minori, che contrasti la povertà infantile e renda prioritaria la lotta contro la disoccupazione giovanile e quella di lunga durata; un’iniziativa coordinata dall’unione per rafforzare i diritti sociali dei lavoratori delle piattaforme digitali e porre fine agli abusi esistenti; una direttiva sulla trasparenza delle retribuzioni per azzerare la differenza del 16%, a livello Ue, negli stipendi fra uomo e donna.

Le nuove norme antiriciclaggio. Il recepimento in Italia della V direttiva antiriciclaggio dell’Unione ha determinato l’entrata in vigore, dal 10 novembre 20198, del decreto legislativo 125/2019, che ha modificato le norme previgenti e introdotto novità per i professionisti che operano nel settore fiscale, quindi commercialisti, fiscalisti e intermediari in genere, che dovranno adeguarsi ai nuovi e più stringenti sistemi di controllo e verifica dell’identità. In base alle previsioni del decreto, tra l’altro, gli intermediari finanziari hanno l’obbligo di utilizzare misure di verifica adeguata dell’identità per un maggior numero di soggetti, in particolare: clienti che operano con Paesi ad alto rischio di riciclaggio o di finanziamento del terrorismo; operazioni che coinvolgono Paesi Terzi ad alto rischio nonché in presenza di rapporti di corrispondenza transfrontalieri che comportino l’esecuzione di pagamenti con un ente creditizio o istituto finanziario corrispondente di un Paese terzo; operazioni relative a petrolio, armi, metalli preziosi, prodotti del tabacco, manufatti culturali e altri beni mobili di importanza archeologica, storica, culturale e religiosa o di raro valore scientifico, e inoltre avorio e specie protette. Inoltre, dal 3 luglio 2020 sarà istituito il “Registro dei titolari effettivi di persone giuridiche, Trust e affini”, che permetterà all’Autorità giudiziaria di identificare più facilmente i titolari di trust economici o altre tipologie di società abitualmente anonime.

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