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Bce, Draghi taglia i tassi e riavvia il Qe. A 48 giorni dalla fine del suo mandato, che vedrà l’avvicendamento al vertice della Bce previsto da novembre con Christine Lagarde, Mario Draghi ha riavviato il Quantitative easing, il programma di acquisti

di titoli di Stato, che ripartirà dal mese di novembre. L’obiettivo è di fornire un segnale deciso di forte sostegno all’economia della zona euro, destinato a durare, ha dichiarato l’ancora Presidente della Bce, “fin quando necessario, per rafforzare l’impatto accomodante dei tassi”. La “iniezione” sarà di 20 miliardi di euro al mese, senza un limite temporale stabilito. Inoltre, tagliato di 10 punti il tasso di interesse sui depositi delle banche commerciali presso la Banca centrale europea (a -0,5%), confermato a zero il tasso sulle principali operazioni di rifinanziamento nell’area euro e allo 0,25 quello sulle operazioni marginali. L’insieme delle misure adottate è motivato dal tasso di inflazione che continua ad essere al di sotto dell’obiettivo del 2% (è ferma all’1%) e dalle informazioni in arrivo che “indicano una debolezza dell’economia dell’Eurozona più protratta, importanti rischi al ribasso e un’inflazione debole”.

Riciclaggio, critiche del Parlamento al Consiglio sulla lista nera. I deputati del Parlamento si sono detti preoccupati della bocciatura, da parte degli Stati membri, della proposta di aggiungere nuovi Paesi nella lista nera Ue sul riciclaggio. La risoluzione è arrivata una settimana dopo che gli Stati membri hanno rifiutato di includere nell’aggiornamento della black list 23 Paesi con una legislazione antiriciclaggio carente. Nella risoluzione viene elogiato il lavoro della Commissione ai fini dell’adozione di un elenco autonomo basato su “criteri rigorosi”, già accettato in passato sia dal Consiglio che dal Parlamento. Questi i Paesi che la Commissione europea ha proposto di inserire nell’elenco di quelli ad alto rischio di agevolare il riciclaggio di denaro sporco: Afghanistan, Etiopia, Iran, Iraq, Corea del Nord, Pakistan, Sri Lanka, Siria, Trinidad e Tobago, Tunisia e Yemen, tutti già inclusi nell’elenco dell’UE, con l’aggiunta di Samoa, Bahamas, Botswana, Ghana, Guam, Libia, Nigeria, Panama, Porto Rico, Samoa, Arabia Saudita e Isole Vergini americane. L’inserimento di un Paese nella lista non fa scattare sanzioni economiche né diplomatiche, ma comporta che: a) banche, agenzie immobiliari e casinò applichino misure di controllo più rigorose sulle transazioni che li vedono coinvolti; b) il sistema finanziario Ue sia attrezzato per prevenire i rischi di riciclaggio di denaro e di finanziamento del terrorismo provenienti da tali Paesi terzi.

Sovvenzioni alle carriere di 408 neo ricercatori. Nell’ambito dell’Erc Starting Grant Competition il Consiglio europeo della ricerca (ERC) ha erogato sovvenzioni a 408 ricercatori a inizio carriera, che si occuperanno di ingegneria, fisica, scienze della vita, sociali e umane. L’importo complessivo stanziato per l’iniziativa, che fa parte del programma di ricerca e innovazione dell’Ue, Horizon 2020, è di 621 milioni di euro, che serviranno a costruire i team e condurre ricerche pionieristiche nelle discipline di competenza. Tra i vincitori, 18 arrivano dall’Italia e lavorano in 13 istituzioni diverse: all’Università Federico II di Napoli, al Politecnico di Torino, all’Istituto italiano di tecnologia di Genova, all’Università Bocconi di Milano, al Centro Euro-Mediterraneo sui cambiamenti climatici di Lecce, all’Ospedale San Raffaele, al Politecnico e all’Università Cattolica di Milano, all’Università di Ferrara e negli atenei di Padova, Pavia e Trento. I nostri studiosi si sono occupati, fra l’altro, di lotta ai cambiamenti climatici in chiave digitale e di nuovi modelli per materiali stampati in 3D. In Germania sono stati 73 i ricercatori vincitori, in Gran Bretagna 64 e in Olanda 53.

Riparte il programma latte, frutta e latte nelle scuole. L’avvio del nuovo anno scolastico nei vari Paesi Ue vede partire di nuovo il programma comunitario per il consumo di latte, frutta e verdura nelle scuole. L’iniziativa viene co-finanziata dalla Politica agricola comune dell’Ue, che per il 2019-20, come per ogni anno scolastico, prevede l’assegnazione di 250 milioni di euro, 30 dei quali arriveranno in Italia: i fondi saranno distribuiti in base al numero di studenti, il livello di sviluppo regionale e i precedenti utilizzi del denaro. Per l’anno scolastico appena iniziato 145 milioni di euro sono stati assegnati al programma ortofrutticolo e 105 milioni al programma latte e prodotti lattiero-caseari. Finalità del programma, che prevede la distribuzione gratuita di verdure, latticini e frutta, è di incoraggiare sane abitudini alimentari e un’alimentazione equilibrata nelle scuole, ma anche altre attività, come formazione su agricoltura e stagionalità dei prodotti, iniziative contro lo spreco di alimenti, conferenze e visite ad aziende agricole. Secondo la Commissione, gli studenti che in Europa, durante l’anno scolastico 2017-18, hanno fruito del programma, sono stati oltre 20 milioni, in pratica il 20% dei bambini nell’Unione europea. Gli Stati membri possono integrare i fondi assegnati con stanziamenti nazionali.

Cresce l’occupazione e rallenta Pil. Nel secondo trimestre il numero degli occupati aumenta nella zona euro e nell’Unione europea, rispettivamente +0,2% e +0,3%. rispetto al trimestre precedente. Eurostat informa che rispetto allo stesso trimestre del 2018 l’occupazione è cresciuta dell’1,2% nell’area dell’euro e dell’1% nella Ue. Sempre nel secondo trimestre 2019 il Pil è aumentato dello 0,2% sia nell’area dell’euro sia nella Ue rispetto al trimestre precedente: su base annuale il Pil è aumentato dell’1,2% nell’area dell’euro e dell’1,4% nella Ue, in discesa rispetto al +1,3% e +1,6% del trimestre precedente.

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