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News dall’Europa

Diritto d’autore online, approvata la Direttiva. Lo scorso 15 aprile il Consiglio Ue ha approvato definitivamente la direttiva sul diritto d’autore, che dovrà essere firmata e pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea, dopo di che dovrà

essere recepita nel diritto nazionale dei Paesi membri entro 24 mesi. Per la protezione del copyright i giganti del web (come Facebook e Google) dovranno installare filtri per impedire agli utenti di caricare materiali protetti e firmare accordi di licenza con editori, autori, artisti e giornalisti. Tra le novità (che abbiamo trattato con articoli), l’adeguamento delle eccezioni e delle limitazioni sul diritto d’autore all’ambiente digitale e transfrontaliero, la conservazione e diffusione online del patrimonio culturale e il diritto per gli autori a una parte dei proventi degli editori, l’introduzione di obblighi riguardanti l’estrazione di testo e di dati e meccanismi di reclamo e ricorsi rapidi e gestiti da persone.

Parlamento Ue, via libera al pacchetto banche. L’Europarlamento ha varato una serie di norme per ridurre i rischi nel settore bancario. Introdotti un livello minimo di capacità di assorbimento delle perdite e requisiti semplificati per le banche piccole per garantire un trattamento proporzionale in funzione del profilo di rischio e dell’importanza sistemica, oltre a misure mirate per i sistemi bancari votati all’attività commerciale (come quello italiano) e il riconoscimento a livello europeo della pratica della cessione del quinto. Il Parlamento europeo ha inoltre approvato in via definitiva le norme che rafforzano la vigilanza finanziaria per rendere i mercati finanziari più sicuri, combattere il riciclaggio e proteggere i consumatori. La riforma, essenziale per aprire la strada al completamento dell’Unione bancaria e dell’Unione dei mercati dei capitali, introduce disposizioni per promuovere i prodotti finanziari che sostengono iniziative ambientali, sociali e di buon governo.

Evasione fiscale, cifre spaventose. Una elaborazione de Il Sole 24 Ore sulla base della relazione sui reati finanziari, l’evasione e l’elusione fiscale, approvata il 26 marzo dal Parlamento europeo, rivela che nella Ue l’evasione fiscale si quantifica in circa 825 miliardi di euro l’anno. Purtroppo in prima posizione si trova l’Italia, con un‘evasione pro-capite di circa 3.200 euro per abitante, seguita da Danimarca (il Paese con la più alta imposizione fiscale) con poco più di 3.000 euro, poi Belgio e Lussemburgo con circa 2.700 euro; tra i più “onesti” (o meno disonesti), Bulgaria (544 euro), Romania (824 euro) e Repubblica Ceca (833 euro). Primo posto anche per i miliardi evasi ogni anno: Italia 191 miliardi, Germania 125, Francia 118.

La Corte di giustizia contro le discriminazioni linguistiche. Con due sentenze la Corte di giustizia Ue ha bacchettato l’ammissibilità, nelle procedure di selezione del personale delle istituzioni dell’Unione, di disparità di trattamento basate sulla lingua. La sentenza del 26 marzo 2019 (causa C-377/16) ha annullato per discriminazione linguistica la presentazione di candidature per mansioni di autista pubblicato dal Parlamento europeo nel 2016, perché il modulo di iscrizione era disponibile soltanto in inglese, francese e tedesco e i candidati dovevano conoscere bene, oltre e una delle 24 lingue ufficiali dell’Unione, anche queste tre lingue.

Nella causa C-621/16, invece, la Corte ha respinto il ricorso della Commissione per l’annullamento di una sentenza del Tribunale dell’Unione europea che aveva annullato due bandi di concorso dell’Ufficio europeo di selezione del personale dopo i ricorsi proposti dall’Italia; l’annullamento è stato confermato per la scelta della seconda lingua del concorso, limitata solo all’inglese, al francese e al tedesco.

Eurozona: produzione industriale, inflazione prezzi alla produzione. Dopo la crescita su base annua registrata a gennaio della produzione industriale (+1,4%),  nel mese di febbraio c’è stata una flessione su base mensile dello 0,2%. Su base annua il dato è calato dell1,1% nella zona euro e dello 0,4% nella Ue. In tema di inflazione, i dati Eurostat parlano di +1,5% su base annua a febbraio, rispetto al +1,4% di gennaio, peraltro la stessa percentuale del mese di marzo. Su base mensile l’indice dei prezzi al consumo ha segnato un +0,3%. Una sorpresa, rispetto alle stime che parlavano di una flessione di 15 miliardi, è arrivata a gennaio dalla bilancia commerciale dell’Eurozona, che ha segnato un avanzo di 17 miliardi di euro contro i 15,6 precedenti. Eurostat rende noto che risulta in calo su base mensile, sempre a gennaio, la produzione nel settore delle costruzioni (-1,4%): diminuzione dello 0,7% rispetto a gennaio 2018.

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