ECONOMIA

Manovra 2018, in vigore il decreto fiscale

Il 17 ottobre 2017 è stato pubblicato il decreto legge n. 148/2017 (GU Serie Generale n. 242 del 16/10/2017), il cosiddetto “decreto fiscale” che anticipa alcune misure previste dalla Legge di bilancio 2018. Tra queste, oltre a un consistente pacchetto tributario nel quale spiccano la riapertura della definizione agevolata delle cartelle esattoriali e lo split payment,, ci sono anche il bonus pubblicità esteso alle testate online, la sterilizzazione dell’aumento delle aliquote IVA previsto nel 2018, che sarà completamente neutralizzato con la Legge di bilancio (e aliquote che restano dunque invariate al 4%, 10% e 22%), la sospensione dei termini per l’adempimento degli obblighi tributari e contributivi nei territori colpiti da calamità naturali e l’incremento del fondo di garanzia per le Piccole e medie imprese, con l’aumento della dotazione di 300 milioni per il 2017 e di 200 milioni per il 2018.

Vediamo in sintesi le principali misure previste dal decreto 148.

 

Rottamazione delle cartelle, seconda fase

L’art. 1 sancisce l’estensione della definizione agevolata delle cartelle esattoriali, prevista dal decreto legge n. 193/2016, ampliando la possibilità di definire in maniera agevolata i carichi tributari o contributivi affidati all’Agente della riscossione pagando il tributo e gli interessi legali, senza le sanzioni e gli interessi di mora. Sono stati quantificati in altri 5 milioni i carichi iscritti a ruolo che questa seconda “puntata” dovrebbe potenzialmente permettere di sanare e in 1,5 miliardi di euro gli introiti per le casse dello Stato.

I contribuenti che avevano presentato domanda di definizione delle cartelle emesse fino al 2016, ma poi non hanno potuto pagare (forse per mancanza di denaro o per un errore) le rate di luglio e settembre, possono accedere alla rottamazione bis pagando il dovuto entro il 30 novembre 2017, senza ulteriori penalità.

Contrariamente alla versione 2016, possono accedere anche i contribuenti che avevano interrotto un precedente piano di dilazione e si erano quindi visti respingere le istanze perché non in regola con il pagamento delle rate, in scadenza al 31 dicembre 2016, dei piani di dilazione in corso al 24 ottobre 2016. Questi contribuenti potranno quindi fruire della rottamazione bis presentando un’istanza all’Agente della riscossione entro il 31 dicembre 2017 e dovranno pagare entro il 31 maggio 2018 rate precedenti: in caso di mancato versamento l’istanza sarà improcedibile.

La definizione è estesa anche ai ruoli emessi dal 1° gennaio al 30 settembre 2017 per debiti fiscali, contributivi e violazioni del codice della strada, con le stesse regole previste dal Dl 193/2016 (si paga per intero l’imposta dovuta ma c’è uno sconto sulle sanzioni): in questi casi la domanda va presentata entro il 15 maggio 2018 e gli importi dovuti potranno essere pagati fino a un massimo di 5 cinque rate di pari importo nei mesi di luglio, settembre, ottobre e novembre 2018 e febbraio 2019.

 

Split payment

Lo split payment è il meccanismo della scissione dei pagamenti dell’IVA sull’acquisto di beni e servizi: una misura antievasione, in base alla quale i fornitori di beni e servizi fatturano l’IVA senza incassarla e l’ente pubblico versa l’imposta direttamente all’Erario. Previsto inizialmente per le Amministrazioni dello Stato, gli Enti territoriali, Università, Aziende sanitarie e società controllate dallo Stato, viene esteso anche agli Enti pubblici economici nazionali, regionali e locali, Fondazioni partecipate da Amministrazioni pubbliche, società controllate direttamente o indirettamente da qualsiasi tipo di Amministrazione pubblica e società partecipate per almeno il 70% da qualsiasi Amministrazione pubblica o società assoggettata allo split payment. Le nuove disposizioni saranno operative con decorrenza 1° gennaio 2018 e si applicheranno alle operazioni per le quali è emessa fattura a partire da tale data.

 

Il bonus pubblicità anche alle testate online

Il decreto 148/2017 estende alle testate online l’incentivo fiscale per investimenti pubblicitari su tv, radio e giornali, previsto dal decreto legge 50/2017 ma solo per stampa cartacea, radio e tv, anche se digitali: il vantaggio fiscale riguarderà gli investimenti effettuati da imprese e lavoratori autonomi dal 24 giugno al 31 dicembre 2017. Il credito d’imposta sarà riconosciuto esclusivamente sugli investimenti pubblicitari incrementali, a condizione che il loro valore nel periodo interessato superi almeno dell’1% l’ammontare degli analoghi investimenti pubblicitari effettuati dai medesimi soggetti sugli stessi mezzi di informazione nel periodo 24 giugno-31 dicembre 2016. Viene confermata la misura del credito di imposta, che si differenzia in base alla tipologia di soggetti beneficiari: il beneficio è pari al 75% del valore incrementale degli investimenti effettuati, innalzato al 90% nel caso di micro, piccole e medie imprese e start up innovative. Potrà essere utilizzato esclusivamente in compensazione e per vederselo riconosciuto si dovrà presentata un’apposita istanza al Dipartimento per l’Informazione e l’Editoria della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

 

Golden Power

Il decreto fiscale modifica la disciplina del cosiddetto golden power, potenziando i poteri speciali che permettono al Governo di blindare una società se ravvisa un pericolo per l’interesse nazionale e di intervenire in caso di scalate da parte di soggetti esteri. Attraverso appositi regolamenti saranno individuati i comparti ad alta intensità tecnologica oggetto della nuova disciplina, tra i quali potrebbero esserci la tecnologia spaziale o nucleare, la sicurezza in rete, l’intelligenza artificiale, la robotica, le infrastrutture critiche o sensibili, tra cui immagazzinamento e gestione dati, ecc. E’ prevista una disciplina sanzionatoria ad hoc in caso di omessa notifica obbligatoria, come previsto finora solo per i settori energia, trasporti e comunicazioni: è prevista una sanzione amministrativa pecuniaria fino al doppio del valore dell’operazione e comunque non inferiore all1% del fatturato cumulato realizzato dalle imprese coinvolte nell’ultimo esercizio per il quale sia stato approvato il bilancio.

 

Società, disposizioni “anti-scorrerie”

La norma anti-scorrerie prevede che chi acquisisce una partecipazione superiore al 10% in una società quotata ha l’obbligo di dichiarare come è finanziata l’operazione, se agisce da solo, se intende proseguire con gli acquisti o acquisire il controllo, se pensa di cambiare gli amministratori. Un obbligo di comunicazione, dunque, che impone di chiarire le finalità perseguite con l’operazione.

 

SIAE

In materia di diritti d’autore, si pone fine del monopolio SIAE: tutti gli organismi collettivi – gli enti senza fine di lucro e a base associativa – operanti nel territorio dell’Unione europea potranno operare direttamente sul mercato italiano, senza alcuna intermediazione della Società.

 

Grandi imprese in crisi

E’ previsto uno stanziamento per l’erogazione di finanziamenti a favore di imprese di grande dimensione con grandi difficoltà finanziarie al fine di permettere la continuazione delle attività produttive e il mantenimento dei livelli occupazionali.

 

Fondo Imprese Sud

E’ stato istituito un nuovo Fondo Imprese Sud, finanziato con 150 milioni, per le PMI di Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.

 

Alluvione in Toscana

Sono sospesi i termini dei versamenti e degli adempimenti tributari nei confronti di persone e imprese, rispettivamente, residenti e aventi la sede legale al 1° settembre 2017 nei Comuni colpiti dall’alluvione del 9 e 10 settembre in Toscana (Livorno, Rosignano Marittimo e di Collesalvetti, in provincia di Livorno). Tali adempimenti e versamenti dovranno essere effettuati in unica soluzione entro il 16 ottobre 2018. Per il solo Comune di Livorno la sospensione è subordinata alla richiesta del contribuente che dichiari l’inagibilità della casa di abitazione, dello studio professionale o dell’azienda.

 

Alitalia

E’ prorogato fino al 30 aprile 2018 il termine per completare le procedure in corso di cessione dei complessi aziendali facenti capo ad Alitalia e delle altre società del gruppo in amministrazione straordinaria. Viene inoltre integrato di 300 milioni di euro fino al 30 settembre 2018 il prestito statale oneroso già disposto in favore di Alitalia per garantire la continuità del servizio di trasporto aereo fino all’effettivo trasferimento dei complessi aziendali.

 

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