ECONOMIA

Istat, grandi numeri per compravendite e mutui

Dopo il +17,9% del primo trimestre 2016, l’Istat conferma anche per il secondo quella che può essere considerata una vera e propria impennata per le convenzioni notarili di compravendita di immobili: un trend largamente positivo per tutti i settori del mercato, con il picco del 20,6% su base annua di quello residenziale. I dati forniti dall’Istituto di statistica dicono che fra aprile e giugno ci son stati 194.620 atti notarili, che in termini di numero delle compravendite configurano il livello più alto dal 2011. E non è certo casuale che a ciò si affianca il vigoroso incremento di mutui, finanziamenti e altre obbligazioni con ipoteca (+24,5% su base annua).

La risalita in progresso dal 2015

E’ molto positiva la continuità dell’andamento con il segno più, emerso già dalle rilevazioni Istat di fine 2015 che riportavano un aumento record nelle compravendite tra luglio e settembre, sostenute da un numero sempre maggiore di mutui, cresciuto quasi di un terzo rispetto al 2014. Un balzo dell’8,4% per il settore immobiliare, come non avveniva dal 2008, quando iniziò la fase recessiva.

L’inversione di marcia del secondo trimestre 2015 si è consolidata poi nel terzo, con il rialzo trainato dalle transazioni nel comparto residenziale, in particolare nel Nord Italia.

Da citare anche il rinnovato interesse dei grandi fondi internazionali sull’immobiliare italiano, testimoniato dai 2 miliardi di euro pagati a febbraio dal fondo sovrano del Qatar per l’acquisto dei grattacieli di Porta Nuova a Milano: nel 2015 ci son stati 9,7 miliardi di dollari di investimenti esteri nel real estate italiano, rispetto ai 7,2 del 2014.

Il mercato immobiliare va

La crescita del 2016 ha interessato tutte le zone territoriali, con risultati particolarmente incoraggianti al Sud, con un +22% per le compravendite e +29% per i mutui. Anche nel secondo trimestre le compravendite di case parlano di un aumento piuttosto evidente. In particolare, il resoconto Istat riporta, dopo il +6,2% del secondo trimestre 2015 e il +17,9% del primo trimestre di quest’anno, un incremento del 20,6% nel periodo aprile-giugno: il risultato è dovuto soprattutto dalla componente abitativa, che sale del 20,9% su base annua, mentre quella a uso economico cresce del 15,3% rispetto al secondo trimestre 2015. Dall’analisi dei dati emerge che circa il 94% delle compravendite si è avuto nel comparto abitativo, contro il 5,5% delle compravendite a uso economico e lo 0,5% di quelle ad uso speciale o multiproprietà.

In merito alla suddivisione territoriale, le compravendite aumentano in maniera più significativa al Sud (+22%) e nel Nord-ovest (+20,6%), mentre al Centro e nel Nord-est segnano un +20,3% e nelle Isole un +19,2%.

Nel rapporto dell’Istat si legge, inoltre, che sempre nel secondo trimestre risultano più numerose anche le convenzioni notarili per mutui, finanziamenti e altre obbligazioni con ipoteca immobiliare stipulati con banche o soggetti diversi: rispetto allo stesso periodo del 2015 sono state circa 110.000 (+24,5%). Anche in questo caso l’aumento ha interessato tutte le zone del Paese: nelle isole +30,9%, al Sud +29%, al Centro +26,8%, nel Nord-ovest +23,2% e nel Nord-est +20,2%.

Annotazione a margine, ma niente affatto marginale: il dato tendenziale delle compravendite effettuate nel secondo trimestre di quest’anno è (+20,6%) è il migliore dall’inizio della crisi economica.

I dati Istat

Il mercato immobiliare ha iniziato la sua ripresa in modo più regolare dal secondo trimestre del 2015 (+6,2%), dopo il minimo storico toccato nel quarto trimestre del 2012 (-25,7%), anno in cui le variazioni sono risultate pesantemente negative in tutti e quattro i trimestri. Come si è detto, nel secondo trimestre 2016 sono stati i trasferimenti di unità immobiliari a uso abitazione a crescere di più (+20,9% su base annua), con un incremento consistente anche per quelli di unità a uso economico (+15,3%).

Il 93,9% delle transazioni riguarda gli immobili a uso abitativo e accessori, il 5,5% quelli a uso economico e lo 0,6% le unità a uso speciale e multiproprietà. Nei piccoli centri la ripresa delle compravendite immobiliari è stata più evidente per il comparto abitativo (+22,0% contro +19,6% dei grandi), mentre nei centri metropolitani la crescita più vigorosa si è avuta per le unità a uso economico (+17,5% contro +13,9% delle altre città). Nel periodo in questione le convenzioni notarili per mutui, finanziamenti e altre obbligazioni con costituzione di ipoteca immobiliare stipulati con banche o soggetti diversi dalle banche registrano un significativo aumento, rispetto allo stesso trimestre del 2015 (circa 110.000, +24,5%): la crescita è presente in tutte le zone geografiche, con variazioni superiori alla media nelle isole (+30,9%), al Sud (+29,0%) e al Centro (+26,8%).

Complessivamente, il primo semestre del 2016 evidenzia chiari segnali di espansione per le compravendite, i mutui, i finanziamenti e altre obbligazioni: le compravendite nel settore immobiliare crescono del 19,4% su base annua, soprattutto nel settore abitativo (+19,8% contro +11,9% del comparto a uso economico): i mutui registrano un incremento positivo del +26,5% per un totale di circa 200.000 convenzioni. (Fonte: Istat)

Gli atti notarili

Prosegue dunque per il quarto trimestre consecutivo l’aumento delle compravendite: nel primo trimestre 2016 le convenzioni notarili per trasferimenti immobiliari a titolo oneroso sono state quasi 160.000, il 17,9% in più di quelle registrate nello stesso periodo del 2015. La ripresa del mercato immobiliare nel primo trimestre dell’anno in corso riguarda sia il comparto abitativo (150.015 trasferimenti di proprietà, +18,6% rispetto al 2015), sia i trasferimenti di unità immobiliari a uso economico (9.041, +8%). A livello territoriale, aumentano le compravendite in tutto il Paese: maggiormente nel Nord-ovest (+20,7%), al di sotto della media nazionale nelle isole (+16,5%), al Sud (+16,3%) e al Centro (+15,8%).

L’aumento delle convenzioni notarili di compravendita per unità immobiliari è più alto nelle città metropolitane (+19,1%), più moderato nei piccoli centri (+16,9%).

Nel primo trimestre 2016 continua il trend positivo di mutui, finanziamenti e altre obbligazioni con costituzione di ipoteca immobiliare stipulati con banche o soggetti diversi dalle banche: le convenzioni rogate sono state più di 88.000, il 29,2% in più rispetto allo stesso trimestre del 2015.

La ripresa di mutui, finanziamenti ed altre obbligazioni con costituzione di ipoteca immobiliare stipulati con banche o soggetti diversi dalle banche è più rilevante nelle isole (+41,7%) che al Nord-ovest (+31,9%), al Sud (+30,7%) e al Centro (+28,3%).

Per le convenzioni notarili per mutui, finanziamenti e altre obbligazioni con costituzione di ipoteca immobiliare stipulati con banche o soggetti diversi dalle banche, l’aumento maggiore è nelle città metropolitane (+33,5%) rispetto ai piccoli centri (+26,0% contro +29,2% della media complessiva). (Fonte: Istat)

In discesa i prezzi delle abitazioni

Ancora in discesa i prezzi delle case secondo l’Istat. Nel secondo trimestre 2016, sulla base delle stime preliminari – dati Istat provvisori – l’indice dei prezzi delle abitazioni (Ipab) acquistate dalle famiglie, sia per fini abitativi che per investimento, scende dello 0,4% rispetto al trimestre precedente e dell’1,4% nei confronti dello stesso periodo del 2015. La diminuzione è dovuta principalmente ai prezzi delle abitazioni nuove, la cui diminuzione su base annua si estende (-2,3% da -0,5% del trimestre precedente), diventando per la prima volta, da quando sia le nuove sia le esistenti sono in calo, più ampia e quasi doppia di quella dei prezzi delle abitazioni esistenti (stabile a -1,2%). Il leggero incremento del calo tendenziale dei prezzi delle abitazioni, spiega l’Istituto di statistica, si manifesta insieme a una netta crescita del numero di immobili residenziali compravenduti (+22,9% rispetto al secondo trimestre del 2015 – dati dell’Osservatorio del Mercato Immobiliare dell’Agenzia delle Entrate). Su base congiunturale il ribasso dell’Ipab è dovuto alla diminuzione dei prezzi delle abitazioni nuove (-1,7%), mentre i prezzi di quelle esistenti rimangono stabili rispetto al trimestre precedente. In media, nel primo semestre del 2016, rispetto allo stesso periodo del 2015, i prezzi delle case diminuiscono dell’1,2%, dato ottenuto mixando il calo dell’1,4% per quelle nuove e dell’1,2% per quelle esistenti. Il tasso di variazione acquisito dell’Ipab per il 2016 (variazione media annua se nei successivi due trimestri i prezzi non variassero) resta quindi negativo e pari a -1,2% (-0,9% nel trimestre precedente).

Rispetto alla media del 2010, nel secondo trimestre 2016 i prezzi delle case sono diminuiti del 15,1%: -3,8% le abitazioni nuove, -19,9% le esistenti. (Fonte: Istat)

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