DIGITALE

Identità digitale: un solo Pin per dieci milioni di cittadini

Il Sistema Pubblico di Identità Digitale – SPID – è il nuovo sistema di login che permette a cittadini e imprese di accedere con un’unica identità digitale, da molteplici dispositivi, a tutti i servizi online di pubbliche amministrazioni e imprese aderenti. Grazie a SPID vengono meno le decine di password, chiavi e codici oggi necessari per utilizzare i servizi online di Pa e imprese.

Le regole per l’attuazione dell’identità digitale sono state sottoscritte anche dal Garante della Privacy, proprio per assicurare la riservatezza.

Chi è già in possesso di un Pin utilizzato per alcuni servizi, ad esempio quello dell’Inps o dell’Agenzia delle Entrate, potrà chiederne la conversione in SPID.

La sicurezza

L’identità SPID è costituita da credenziali con caratteristiche differenti in base al livello di sicurezza richiesto per l’accesso. Pubbliche amministrazioni e privati definiscono autonomamente il livello di sicurezza necessario per poter accedere ai propri servizi digitali.

Esistono tre livelli di sicurezza, a seconda del servizio, ognuno dei quali corrisponde a un diverso livello di identità SPID:

  • livello 1: è il livello base, che permette l’accesso ai servizi con nome utente e password;
  • livello 2: permette l’accesso ai servizi con nome utente e password insieme a un codice temporaneo (one time password) che viene inviato via sms o con app mobile dedicata;
  • livello 3: permette l’accesso ai servizi con nome utente e password e l’utilizzo di un dispositivo di accesso su supporto magnetico (smart card), da utilizzare in caso di operazioni come, ad esempio, il trasferimento di fondi o lo scambio di documenti con dati sensibili.

Al momento sono tre gli operatori privati, accreditati all’Agenzia per l’Italia digitale (Agid), che mettono a disposizione le nuove identità digitali: si tratta di Telecom Italia, Infocert e Poste Italiane.

Per incentivare i cittadini a dotarsi dello SPID, per i primi due anni il servizio sarà gratuito; solo dal terzo anno si potrebbe essere chiamati a pagare una tariffa.

Le varie prestazioni sono gestibili tramite Pc, tablet o smartphone.

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Quali servizi

Un elemento fondamentale per il successo dell’iniziativa sarà l’utilizzo che si potrà fare del Pin unico: più saranno i servizi ai quali darà accesso, maggiore sarà l’incentivo dei cittadini ad usarlo. Sono disponibili servizi online forniti da amministrazioni pubbliche come l’Inps, l’Inail, l’Agenzia delle Entrate, oltre ad alcune Regioni (Piemonte, Emilia Romagna, Toscana, Liguria, Marche, Friuli Venezia Giulia), il Comune di Firenze e “La Sapienza”, la prima università ad aderire a SPID.

Un primo gruppo di enti che dovrebbe fare da apripista, almeno nelle intenzioni del Governo, a un’operazione che – secondo i programmi – dovrebbe portare online tutti i servizi della Pa entro la fine del 2017.

L’identità SPID è rilasciata dai Gestori di Identità Digitale (Identity Provider), soggetti privati accreditati da Agid che, nel rispetto delle regole emesse dall’Agenzia, forniscono le identità digitali e gestiscono l’autenticazione degli utenti. Per ottenere un’identità SPID l’utente deve farne richiesta al gestore, il quale, dopo aver verificato i dati del richiedente, emette l’identità digitale rilasciando le credenziali all’utente. Ogni gestore può scegliere tra diverse modalità di riconoscimento per verificare l’identità del cittadino; ciascun cittadino può scegliere il gestore che preferisce e che più si adatta alle sue esigenze.

Lo SPID si riceve per raccomanda o per mail, ma l’invio non sarà automatico, si deve fare richiesta al gestore dell’identità digitale. Per ottenerlo occorre fornire dati standard: nome, cognome, sesso, luogo e data di nascita, codice fiscale, estremi del documento d’identità, indirizzo mail, numero di cellulare. Il tutto sarà poi sottoposto a verifica.

Young man surprised holding a laptop

La password

Il sistema si basa su un nome utente e una password grazie ai quali, anche da casa, i contribuenti potranno accedere a numerosi servizi messi a disposizione dalla pubblica amministrazione e in futuro anche da ditte private: sarà infatti possibile, tra l’altro, pagare il bollo auto, Imu, Tasi e Tari, cambiare la residenza, iscrivere un figlio all’asilo nido, riscattare la laurea, ritirare i referti medici, prenotare le visite e pagare la colf.

Una sola chiave, dunque, che sostituisce tutti i diversi codici attualmente esistenti, per accedere online ai servizi pubblici e privati. Basta inserire il nome utente e il Pin unico, una password composta da minimo otto caratteri che deve rispettare alcune condizioni: almeno un numero e un simbolo speciale (%, #, $) mai segni uguali consecutivi, lettere minuscole e maiuscole.

La password va aggiornata ogni sei mesi.

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