DIGITALE

Archivi del Catasto: il digitale sostituisce la carta

Il Dlgs n.235/2010 ha significativamente rinnovato il quadro normativo di riferimento che regola l’utilizzo di processi tecnologici, informatici e telematici nella Pubblica amministrazione, introducendo il Codice dell’Amministrazione digitale.

Un passo importante è stato compiuto il 1° giugno 2015, con la trasmissione telematica degli atti di aggiornamento catastale Pregeo e Docfa da parte dei professionisti all’Agenzia, divenuta obbligatoria proprio per i tecnici abilitati, che possono trasmettere online le istanze di aggiornamento catastale direttamente dal proprio ufficio, il che permette all’Agenzia di migliorare notevolmente la qualità delle informazioni catastali e di velocizzare i tempi necessari per l’aggiornamento delle banche dati.

E dopo il Catasto edilizio urbano, anche il Catasto terreni dice addio all’archiviazione cartacea degli atti di aggiornamento, che verranno conservati esclusivamente su supporto informatico utilizzando il Sistema di Conservazione dei Documenti digitali SCD: dallo scorso 2 maggio, infatti, l’Agenzia delle Entrate e del Territorio ha mandato in pensione l’archiviazione cartacea degli atti di aggiornamento catastale, sostituendola con quella informatica.

La sostituzione degli archivi cartacei con un sistema di conservazione che garantisce autenticità, integrità, affidabilità, leggibilità e reperibilità dei documenti informatici, permette nello stesso tempo un notevole risparmio per l’Amministrazione finanziaria e non solo.

Il tutto avviene in attuazione di quanto previsto dal nuovo Codice dell’Amministrazione digitale, con evidenti vantaggi per l’Agenzia, le categorie professionali e i cittadini, in quanto la riduzione dell’uso della carta determinerà risparmi economici per l’Amministrazione e più benefici per i cittadini in termini di rapidità e trasparenza delle procedure.

Per il catasto terreni, dunque, l’Agenzia delle Entrate conserva in formato digitale gli atti di aggiornamento geometrico redatti con la procedura Pregeo e l’eventuale documentazione integrativa idonea, e gli attestati di approvazione e di annullamento degli stessi: il Direttore dell’ufficio finanziario o un funzionario delegato firmerà poi, sempre in maniera digitale, gli attestati di approvazione o di annullamento. La conservazione sarà innescata dalla produzione e dalla restituzione in via telematica del documento firmato.

Per gli atti del catasto fabbricati redatti, invece, con la procedura Docfa, la conservazione digitale viene effettuata direttamente dalle applicazioni informatiche, che gestiscono i documenti firmati digitalmente.

In questo modo saranno rese più rapide le verifiche e più semplici i controlli: infatti, una volta archiviati gli atti, gli uffici dell’Agenzia delle entrate provvederanno a effettuare i successivi controlli entro i termini previsti.

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