Rimborsi IVA, si riducono i tempi
Il nuovo anno porta una buona notizia alle imprese e ai titolari di partita IVA in attesa del rimborso dell’imposta: la firma del Direttore delle Entrate in calce al provvedimento del 29 dicembre 2017 con il quale le procedure di erogazione vengono velocizzate e, di conseguenza, accorciate.
L’art. 1, comma 4-bis del decreto legge 50/2017, convertito dalla legge 96/2017, ha previsto che a decorrere dal 1° gennaio 2018 i rimborsi in conto fiscale (art. 78, legge 413/1991) siano pagati direttamente ai contribuenti dall’Agenzia delle Entrate tramite la Struttura di gestione prevista dall’art. 22, comma 3, D.lgs. 241/1997. Le modalità di attuazione della misura sono state adottate con decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze del 22 dicembre 2017, che ha stabilito gli adempimenti e i connessi scambi di informazioni, che la Struttura di gestione, gli uffici dell’Agenzia delle Entrate e gli ambiti provinciali degli Agenti della riscossione devono effettuare per il pagamento dei rimborsi in conto fiscale.
In attuazione dell’articolo 6, comma 3 del citato decreto ministeriale del 22 dicembre 2017, il Provvedimento 306408/2017 approva i contenuti e le modalità di trasmissione dei flussi informativi tra l’Agenzia e gli Agenti della riscossione e le specifiche tecniche relative a tale colloquio ai fini dell’acquisizione dei rimborsi in conto fiscale.
Eliminato un passaggio, risparmio di tre settimane
L’Agenzia delle Entrate effettuerà direttamente l’accredito degli importi dovuti direttamente sui conti correnti di aziende, professionisti e artigiani, come stabilito dal decreto legge 50/2017, convertito nella legge 96/2017, eliminando il passaggio intermedio presso le tesorerie provinciali, il che, secondo le stime, comporterà un risparmio di tempo di tre settimane.
Con il Provvedimento direttoriale sono state già approvate le specifiche tecniche relative al nuovo sistema di pagamento, comunicandolo ai contribuenti con partita IVA; a tal proposito l’Agenzia delle Entrate ricorda ai contribuenti che l’iscrizione all’apposito servizio online permette di ricevere via SMS la notifica dell’avvenuto rimborso.
Attraverso questa velocizzazione dei rimborsi IVA il Fisco si prefigge un duplice obiettivo: da una parte, agevolare gli imprenditori, dall’altra la possibilità di convogliare energie per le posizioni che richiedono una valutazione più accurata e approfondita.
Quello introdotto, infatti, è un sistema automatizzato che inquadra il profilo di rischio del contribuente, differenziando l’istruttoria degli uffici sulla base, appunto, del profilo risultante: viene di fatto velocizzata l’erogazione dei rimborsi IVA delle imprese con un basso profilo di rischio e si permette così ai funzionari dell’Agenzia di dedicarsi più specificamente al controllo delle situazioni più a rischio.
Le Entrate, nel tracciare il bilancio dell’anno appena concluso, precisano che nel corso del 2017 sono stati rimborsati 16 miliardi di imposte a famiglie e imprese: di questi, la parte decisamente più corposa – circa 12 miliardi di euro, in aumento rispetto ai 10,7 miliardi del 2016 – sono andati a oltre 68.000 imprese, artigiani e professionisti destinatari di rimborsi IVA. Le Regioni in cui risultano effettuate più operazioni sono Lombardia, Piemonte, Veneto, Emilia Romagna e Lazio.
Indennizzo della garanzia
In attuazione della legge 167/2017 (Legge europea), approvata definitivamente a novembre e in vigore dallo scorso 12 dicembre, dal primo febbraio 2018 sarà operativa un’altra novità in materia di rimborsi IVA destinata ai contribuenti che chiedono il rimborso annuale o infrannuale. Si tratta della restituzione dello 0,15% della somma garantita per ogni anno di fideiussione, riguarda i rimborsi chiesti con la dichiarazione IVA annuale 2017 o con il rimborso infrannuale (modello TR) relativo al primo trimestre 2018 e non produce effetti per il passato
L’art. 7, comma 1, della Legge europea riconosce un certo importo a titolo di restituzione dei costi sostenuti dai contribuenti tenuti a prestare una garanzia all’Erario in relazione alle richieste di rimborso IVA: la garanzia deve avere validità per 3 anni dalla data di esecuzione del rimborso oppure, se più breve, fino alla scadenza dei termini per l’accertamento dell’annualità cui si riferisce il rimborso stesso. L’importo è fissato nella misura dello 0,15% di quello garantito per ogni anno di durata della garanzia.
Con l’articolo 7 della Legge europea 2017 si chiude la procedura di infrazione 2013/4080 aperta nei confronti del nostro Paese dalla Commissione europea, che ha ritenuto che la procedura di rimborso dell’IVA potesse comportare eccessivi rischi finanziari ai soggetti passivi.