FISCALITA

Rateizzazione Equitalia, riaperti i termini

Lo scorso 21 luglio 2016, con 165 sì e 96 no, il Senato ha approvato in via definitiva la legge di conversione, con modificazioni, del decreto legge 24 giugno 2016, n. 113, recante misure finanziarie urgenti per gli enti territoriali e il territorio: il cosiddetto “decreto Enti locali” è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 20 agosto.

Tra le importanti novità presenti nella legge di conversione – non tutte in materia di enti locali – citiamo le seguenti: l’alleggerimento delle sanzioni per i Comuni che hanno sforato il patto di stabilità nel 2015, le assunzioni nei Vigili del fuoco e negli enti locali, lo stop alla tassa d’imbarco aeroportuale di 2,5 euro, che aveva fatto minacciare l’addio a molti scali italiani da parte delle compagnie low cost – che ha subito innescato il corposo investimento di Ryanair di 1 miliardo di dollari, con 44 nuove rotte tra gli aeroporti regionali e gli scali principali di Roma e Milano – la proroga delle concessioni balneari (dopo la bocciatura europea della proroga automatica fino al 2020), la riscossione coatta per chi utilizza i mezzi di trasporto senza fare il biglietto, lo stanziamento di 10 milioni per le vittime e i feriti dello scontro tra treni in Puglia, un contributo straordinario di 16 milioni di euro in favore del Comune di L’Aquila per la ricostruzione a seguito del sisma del 2009, misure di sostegno a favore dei produttori di latte e di prodotti lattiero-caseari e la nuova possibilità di rateizzare i debiti con Equitalia per quanti erano già decaduti alla data del 1° luglio.

72 rate

Rateizzazioni Equitalia

Dal 21 agosto ci sono sessanta giorni di tempo per chiedere di rateizzare le cartelle Equitalia: per poter essere riammessi a una nuova procedura agevolata, fino a un massimo di ulteriori 72 rate mensili, bisogna fare richiesta, appunto, entro 60 giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del decreto, quindi entro il prossimo 20 ottobre.

Possono essere riammessi al piano di dilazazione i contribuenti che al 1° luglio 2016, per mancati pagamenti pregressi, sono decaduti dal beneficio della rateizzazione dei debiti tributari. La riapertura riguarda anche gli avvisi di accertamento dell’Agenzia delle Entrate.

Con la nuova norma il piano potrà essere di massimo 72 rate, a meno che il piano precedente non disponesse diversamente, e sale da 50.000 a 60.000 euro l’ammontare del debito per il quale si può richiedere la dilazione con una domanda semplice, senza documentazione aggiuntiva. I contribuenti decaduti da una rateizzazione straordinaria con oltre 72 rate possono ottenere al massimo lo stesso numero di rate approvate in precedenza.

Il debitore che alla data del 1º luglio 2016 è decaduto dal beneficio della rateazione (art. 19, commi 1, 1-bis e 1-quinquies, DPR n. 602/1973), concessa in data antecedente o successiva a quella di entrata in vigore del D.Lgs. n. 159/2015, può nuovamente rateizzare l’importo sino a un massimo di 72 rate, anche se all’atto della presentazione della richiesta le rate scadute non siano state integralmente pagate. Sono fatti salvi i piani di rateazione con un numero di rate superiore a 72 precedentemente approvati. La nuova richiesta di rateazione deve essere presentata entro 60 giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del DL, quindi la scadenza è il prossimo 20 ottobre.

I cittadini interessati alla proroga faranno bene ad attivarsi prima possibile, perché fino alla data di presentazione della domanda Equitalia può attivare le procedure esecutive per recuperare il debito. In caso si oltrepassi la scadenza del 20 ottobre sarà comunque possibile essere riammessi alla dilazione a prescindere dalla data della decadenza, ma le rate scadute devono essere pagate per intero al momento della domanda. La richiesta di rateizzazione può essere effettuata presentando una semplice domanda, anche online – i modelli sono disponibili nel sito di Equitalia (http://www.gruppoequitalia.it/equitalia/opencms/it/modulistica/Rateazione/) – senza bisogno di alcuna documentazione aggiuntiva e dichiarando la temporanea situazione di obiettiva difficoltà economica.

I contribuenti che si avvarranno di questa riapertura dei termini decadranno definitivamente dal beneficio in caso di mancato pagamento di due rate, anche se non consecutive.

Nel nuovo limite di 60.000 euro deve essere compreso, oltre all’importo per cui si richiede la rateizzazione, anche il debito residuo di eventuali piani già in corso: in questa ipotesi si accede automaticamente al piano ordinario che permette di pagare il debito fino a un massimo di 72 rate.

Nei casi di definizione degli accertamenti di cui al D.Lgs. n. 218/1997 o di omessa impugnazione degli stessi, il contribuente decaduto dai piani di rateazione dopo il 15 ottobre 2015 e fino alla data del 1º luglio 2016 può ottenere, presentando una richiesta entro il 20 ottobre, la concessione di un nuovo piano di rateazione anche se all’atto della presentazione della richiesta le rate eventualmente scadute non siano state saldate.

 

Vigili del fuoco

Quest’anno, in via eccezionale, potranno essere assunti 193 Vigili del fuoco nei ruoli iniziali, con decorrenza 31 dicembre 2016, attingendo alle graduatorie in vigore; la dotazione organica della qualifica di vigile del fuoco viene inoltre incrementata di 400 unità.

 

Tassa d’imbarco

Dal 1° settembre al 31 dicembre 2016 viene sospeso l’incremento dell’addizionale comunale sui diritti di imbarco aeroportuali, per “sostenere le prospettive di crescita del settore aereo e ridurre gli oneri a carico dei passeggeri”. Nel 2019 tale addizionale sarà aumentata di 0,32 euro e le entrate andranno al Fondo speciale per il sostegno del reddito e dell’occupazione del personale del settore del trasporto aereo. L’aumento potrà “essere rideterminato in riduzione”.

 

Proroga delle concessioni balneari

Tra le misure approvate, la norma ponte che garantisce la proroga delle concessioni balneari fino al 2020 in attesa di un riordino della materia, resa necessaria dalla sentenza della Corte di giustizia europea che aveva messo in dubbio la durata temporale delle concessioni demaniali per le spiagge. In proposito il Ministro per gli Affari regionali, Enrico Costa, ha dichiarato che “Questo emendamento rappresenta anche una conferma dell’impegno del Parlamento e del Governo. La sentenza della Corte di Giustizia ha ampi margini per poter garantire che le risorse umane, le conoscenze e le specificità e l’impegno di chi da anni è sul campo vengano valorizzati”. Dopo che la Corte di giustizia europea ha bocciato la proroga automatica delle concessioni prevista nel nostro Paese per gli stabilimenti balneari fino al 2020, sono resi “validi i rapporti già instaurati e pendenti”, ossia le concessioni in atto degli stabilimenti balneari, fino al 2020 “nelle more della revisione e del riordino della materia in conformità ai principi di derivazione comunitaria”, che dovrebbe completarsi nel 2017, per “garantire certezza alle situazioni giuridiche in atto, e assicurare l’interesse pubblico all’ordinata gestione del demanio”.

 

Disastro ferroviario in Puglia

Stanziati per il 2016 10 milioni di euro per “speciali elargizioni” in favore delle famiglie delle vittime del disastro ferroviario di Andria-Corato del 12 luglio e dei feriti gravi e gravissimi. Si prevede di destinare almeno 200.000 euro a ogni famiglia delle vittime e una cifra proporzionata alla gravità delle lesioni ai feriti, anche in relazione allo status economico.

 

Assunzioni di personale

Previsto per i Comuni un piano triennale straordinario di assunzioni, al quale si aggiunge la stabilizzazione del personale comunale e di quello educativo e scolastico delle scuole d’infanzia e degli asili nido. Niente assunzioni e stabilizzazioni per gli enti locali che approvano i bilanci in ritardo.

 

Estinzione dei mutui con CDP

Un fondo, che potrà arrivare a poco meno di 140 milioni di euro in tre anni, istituito per erogare contributi ai Comuni per l’estinzione anticipata, totale o parziale, di mutui e prestiti obbligazionari accesi con la Cassa depositi e prestiti: obiettivo dichiarato, attenuare il peso delle penali previste.

 

Riscossione coatta per chi non paga i biglietti

Le aziende di trasporto comunale e regionale potranno ricorrere alla riscossione coatta per incamerare i soldi delle multe elevate a chi non ha pagato il biglietto su treni e bus. La misura, richiesta dalle aziende del centro sud, prevede che “ai gestori di servizi di trasporto pubblico regionale e locale è consentito il ricorso alla riscossione coattiva mediante ruolo dei crediti derivanti dalla constatazione di irregolarità di viaggio accertate a carico degli utenti e dalla successiva irrogazione delle previste sanzioni”.

Altre misure

Creato anche un fondo di 10 milioni per la crisi del grano e la eliminazione delle sanzioni per gli enti locali che non hanno rispettato il Patto di stabilità interno nel 2015. Stanziati 100 milioni di euro per la manutenzione delle strade e 48 milioni per le funzioni fondamentali.

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