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Pillole dall’Europa

Draghi, “Aiuti ancora necessari. Il presidente della Bce, in audizione dinanzi al Parlamento europeo, ha dichiarato che è “Troppo presto per un cambio nella politica monetaria”, e che “Rimaniamo fermamente convinti che una quantità straordinaria di supporto alla politica monetaria è ancora necessaria per riassorbire l’attuale livello di risorse non utilizzate e perché l’inflazione rientri e si stabilizzi in

modo duraturo intorno al 2% nel medio termine”. Dopo aver definito più forte la ripresa ma anche lontano il target inflazione, ha aggiunto che “la disoccupazione è scesa al livello più basso dal 2009, con la fiducia di consumatori e imprese che è salita, ma abbiamo ancora bisogno di condizioni del credito molto accomodanti”. Migliorano le prospettive economiche dell’Eurozona, ma serve più crescita.

L’adesione all’euro sarà obbligatoria? La Commissione smentisce. Secondo il giornale tedesco Frankfurter Allgemeine Zeitung, la Commissione europea starebbe valutando se esercitare pressioni sulla Danimarca per il suo ingresso nell’euro, moneta verso la quale attualmente la corona danese è solo “ancorata”. Inoltre, la stessa Commissione starebbe pensando a introdurre l’obbligo di adottare l’euro, entro il 2025, per tutti i 27 Paesi membri. Le rivelazioni, captate sembra nel corso di una riunione a Strasburgo, sono state però smentite dal Commissario europeo per l’Euro Valdis Dombrovskis, secondo il quale “E’ stata fatta confusione. Quello che abbiamo discusso per il prossimo documento di riflessione è il completamento dell’unione economica e monetaria. Questo non significa che gli Stati membri dell’Ue debbano adottare l’euro. Non c’è alcuna scadenza di tempo specifica, ma naturalmente abbiamo incoraggiato tutti gli Stati membri a fare i preparativi necessari”.

Rallenta la crescita dell’inflazione. La Bce ha reso noto che la crescita della massa monetaria M3, l’aggregato utilizzato dalla Banca centrale per indicare l’inflazione, ad aprile ha subito un rallentamento, visto che mentre le previsioni indicavano un +5,2%, l’aumento registrato è stato del 4,9%.

Diminuisce la disoccupazione in aprile. Ad aprile il tasso di disoccupazione nella zona euro ha segnato un calo al 9,3%, dal 9,4% di marzo e il 10,2% di aprile 2016, toccando il livello minimo da marzo 2009. Eurostat aggiunge inoltre che nell’Unione europea il tasso di disoccupazione era del 7,8% in aprile (7,9% a marzo e 8,7% nell’aprile 2016), il livello più basso da dicembre 2008.

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