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Pillole dall’Europa

Draghi, “La crisi dell’Eurozona è alle spalle”. Il presidente della Bce – a Tel Aviv per un dottorato honoris causa – ha affermato che “La ripresa dell’Eurozona è solida e sempre più ampia fra i Paesi e i settori economici. Ora la maggioranza silenziosa ha ritrovato la sua voce, il suo orgoglio e la fiducia in se stessa”. Dopo aver sostenuto che “Solo mettendo insieme sovranità l’Europa può

vincere le grandi sfide: economia, sicurezza, migrazioni, difesa”, ha aggiunto che “Ciò di cui abbiamo bisogno in Europa, per garantire la crescita economica e il maggior benessere durino nel tempo, sono le riforme strutturali e una nuova comprensione degli obiettivi dell’Unione Europea”. Draghi ha poi ricordato che lo scoppio della crisi finanziaria nel 2008 e la conseguente crisi del debito sovrano in Europa hanno causato una profonda recessione in tutto il mondo, a un grande aumento della disoccupazione, rendendo chiaro che alcune parti della struttura istituzionale della Ue non sono ancora state completate, tutte cose che rappresentano “un terreno fertile per dare voce a una retorica populista e nazionalistica”. Il periodo di crisi, però, è servito “anche a migliorare la comprensione delle forze economiche e politiche e a tradurre questa nuova conoscenza in azione. La crisi, quindi, ha portato a una sorta di distruzione creativa con la rivisitazione critica di paradigmi riconosciuti, con l’identificazione di prassi errate che sono state rimpiazzate da altre più solide e con nuove ricerche che hanno affrontato aspetti della nostra società prima trascurati”.

Dal 2018 stop alle monete da 1 e 2 centesimi. Un emendamento alla manovra bis prevede l’addio, dal primo gennaio 2018, alle monete da 1 e 2 centesimi: il risparmio sarà destinato al Fondo per l’ammortamento dei titoli di Stato. Sarà un decreto del Ministro Economia e Finanze a stabilire le modalità di arrotondamento dei pagamenti in contanti nel periodo di sospensione. Secondo il Presidente di Codacons, Carlo Rienzi, “In linea di principio i consumatori italiani sono favorevoli all’eliminazione delle monete da 1 e 2 centesimi” – ma sostiene anche che il provvedimento – “pur in presenza di regole per l’arrotondamento, darà sfogo ad aggiustamenti dei listini al rialzo e a rincari selvaggi a danno delle famiglie, perché il Governo non è in grado di controllare i prezzi né sanzionare gli speculatori”.

Finanziamenti europei, il portale per le piccole imprese. Dal 9 maggio è online il sito lanciato dal MiSE per supportare e informare le imprese – Ponic.gov.it – con l’obiettivo di promuovere la competitività delle piccole e medie imprese italiane ricorrendo alle opportunità offerte dei programmi europei 2014-2020. Nel sito sono pubblicate le esperienze positive di aziende che hanno sfruttato i finanziamenti, documentate con foto, interviste e filmati. C’è anche la possibilità, attraverso un “form di contatto”, di chiedere informazioni ed esprimere giudizi e opinioni.

La disoccupazione nell’area euro. Attraverso un rapporto sul mercato del lavoro in area euro la Bce ha reso noto che il tasso di disoccupazione è il doppio di quello rappresentato dai dati ufficiali, che non considerano le persone non corrispondenti a criteri statistici molto rigidi e quelle con impieghi part-time ma che vorrebbero lavorare di più. Nello studio della Bce si legge che la percentuale dei disoccupati è vicina al 18%, rispetto al 9,5% del tasso di disoccupazione ufficiale dell’eurozona.

Bce, la crescita sta “chiaramente migliorando”. Nel corso di un’audizione al Parlamento olandese, Mario Draghi ha dichiarato che nell’area euro “la situazione sta chiaramente migliorando”, ma che i salari non stanno ancora rispondendo alla ripresa economica. Secondo il Presidente della Bce le misure di stimolo hanno contribuito a sostenere questa ripresa: “Abbiamo stabilito quattro criteri per confermare un aggiustamento dell’inflazione coerente con la nostra definizione di stabilità dei prezzi. Primo, il tasso di inflazione deve essere su una dinamica inferiore ma vicina al 2% su un orizzonte temporale di medio termine. Secondo, l’inflazione deve essere in grado di stabilizzarsi su questi livelli con un grado di fiducia sufficiente. Terzo, serve che l’inflazione sia autosostenuta, a significare che manterrebbe la sua traiettoria anche in caso di diminuzione del supporto monetario. E infine, in ogni caso la misura di riferimento rilevante è quella della media dell’area euro, non i tassi di inflazione dei singoli Paesi”.

In aprile l’inflazione a +1,9%. Eurostat comunica che il tasso di inflazione annuale ad aprile nella zona euro è dell’1,9%, confermando un aumento del 1,5% a marzo: un anno fa era a -0,2%. Nella Ue era al 2%, in aumento rispetto all’1,6% di marzo.

A marzo la produzione industriale cala leggermente. Eurostat rende noto che la produzione industriale nell’eurozona registra un -0,1% mentre su base annua, invece, è salita dello 0,4% a marzo dopo il +1% di febbraio. In Lituania -3,1%, in Grecia -2%, in Olanda -1,7%; segno negativo anche per Germania (-0,7%) e Spagna (-0,4%). Gli aumenti più rilevanti in Romania (+2,6%), Estonia (+2,4%), Polonia (+2,1%) e Francia (+2%).

In crescita a marzo il surplus della bilancia commerciale. Il surplus della bilancia commerciale dei beni della zona euro sale nel mese di marzo, con i 30,9 miliardi di euro rispetto ai 28,2 miliardi di un anno prima. Eurostat evidenzia, inoltre, che le esportazioni di mercati verso il resto del mondo sono state di 202,3 mld (+13% su base annua), mentre le importazioni hanno toccato i 171,4 miliardi (+14% rispetto a un anno prima).

I trimestre 2017, il Pil è in aumento. Secondo una stima di Eurostat, nel I trimestre 2017 il Pil dell’eurozona risulta in aumento (+0,5%), mentre su base annua è cresciuto dell’1,7%. Analizzando i singoli Stati rispetto agli ultimi tre mesi del 2016, in Italia il Pil è cresciuto dello 0,2%, in Germania dello 0,6%, in Francia dello 0,3% e in Spagna dello 0,8%. Unico Paese con una crescita negativa, la Grecia (-0,1%).

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