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News dall’Italia

Sentenze penali, dal 2019 l’avviso di deposito sarà telematico. Il Ministero della Giustizia comunica che dal 1° gennaio 2019 l’avviso di deposito delle sentenze penali dal Tribunale alla Procura Generale sarà digitale. Un altro passo verso il Processo penale telematico, reso possibile dall’installazione su tutti i server distrettuali dei moduli aggiornati del Sistema informativo della cognizione penale (Sicp), che ridurrà i tempi di passaggio, il consumo di carta e i costi. Il tribunale potrà inviare, tramite il Registro della cognizione penale – un sistema inserito nel Sicp – l’avviso di deposito della sentenza alla Procura Generale, inserendo anche la sentenza scansionata. I magistrati, accedendo alla loro Consolle, potranno gestire in modo semplice, rapido e affidabile il calcolo della scadenza dei termini per l’impugnazione.

 

Studi di settore: consultazione online dei dati. Un applicativo dell’Agenzia delle Entrate permette di consultare, liberamente e senza bisogno di password, i dati degli studi di settore: nella sezione del sito dedicata alle statistiche studi di settore (aggiornata con i dati relativi al 2017) si possono effettuare ricerche per anno d’imposta, tipo di attività (specifico studio di settore), tipologia di contribuente e congruità. Le informazioni interessano imprenditori, lavoratori autonomi e professionisti che hanno applicato gli studi di settore fino, appunto, allo scorso anno: dal 2018 debuttano gli indici di affidabilità fiscale (ISA). Non sono compresi quanti hanno dichiarato cause di inapplicabilità o ricavi o redditi d’impresa superiori, rispettivamente, a 20 e 10 milioni di euro. Le attività sono suddivise in macro aree (servizi, manifatture, commercio, professionisti) e per ogni selezione si accede a tutti i dati relativi a posizioni, ricavi o compensi, congruità, dettaglio crisi economica, adeguamenti.

 

Paesi industrializzata e contributi pensionistici, l’Italia è prima. Apprendiamo dal rapporto “Pensions Outlook” dell’Ocse che per i contributi obbligatori al sistema pensionistico, l’Italia si piazza al primo posto tra i paesi industrializzati, con un’aliquota media del 33% per lavoratore. Seguono in classifica l’Ungheria (31%), la Spagna (28%), la Francia (25,4%) e la Germania (18,7%).

 

Pagamenti con carta di credito, no al sovraprezzo. L’Autorità antitrust, dopo aver ricordato precedenti interventi per sanzionare l’applicazione di un sovraprezzo ai clienti che pagano con carta di credito o di debito o con altri mezzi di pagamento, ribadisce che si tratta di una violazione dei diritti dei consumatori. Nella nota, resa necessaria per le numerose segnalazioni ricevute e relative anche a piccoli negozi, su tutto il territorio nazionale, si ricorda che il divieto si applica a tutti gli esercenti commerciali, compresi anche i dettaglianti di piccole dimensioni come frutterie, ferramenta, tabaccai, macellerie, lavanderie, ecc. L’invito è ad attenersi alle previsioni del Codice del Consumo e del D.lgs. 218/2017, eliminando ogni supplemento di prezzo applicato per l’utilizzo da parte dei consumatori di carte di credito o di debito, con l’avvertenza che le violazioni continueranno a essere sanzionate.

 

Continua la ripresa del mercato immobiliare. Dall’indagine semestrale del Notariato, basata sulle compravendite effettuate da gennaio a giugno 2018, risultano in aumento gli acquisti (sono state registrate oltre 440.000 compravendite) e si conferma la diminuzione dei prezzi, come dimostra l’ulteriore -5% sui valori medi delle vendite nel periodo interessato, dopo il -17% del 2017. Un altro dato interessante è l’aumento delle compravendite di valore superiore ai 900.000 euro(+26,7%). Oltre la metà degli acquisti riguarda la prima casa: tra questi, il 50% sono accatastati nella categoria A/2 (immobili di tipo civile), il 30% nella categoria A/3 (di tipo economico) e il sono villini (categoria A/7). Per quanto riguarda i mutui erogati, sempre nel primo semestre sono stati oltre 193.000, +5,92% rispetto allo stesso periodo del 2017: prosegue il calo delle surroghe, che sono state il 30% in meno.

 

Nel 2017, per la prima volta oltre 2 milioni di lavoratori extracomunitari. L’INPS ha pubblicato l’Osservatorio sui cittadini extracomunitari con i dati aggiornati al 2017, dal quale risulta che lo scorso anno, per la prima volta, il numero di lavoratori extracomunitari ha superato quota 2 milioni: i cittadini extracomunitari conosciuti dall’Istituto in qualità di lavoratori, pensionati o percettori di prestazioni a sostegno del reddito sono stati 2.259.652. Nello specifico, nel 2017 i lavoratori sono stati 2.042.156 (1.991.544 nel 2016) e i pensionati 96.743 unità. I sei Paesi più rappresentati, che insieme raggruppano il 51,4% degli extracomunitari conosciuti all’INPS, sono l’Albania (299.731), il Marocco (262.824), la Cina (209.405), l’Ucraina (166.546), le Filippine (117.360) e la Moldavia (106.041). La popolazione con il maggior numero di lavoratori è la Cina: su un totale 209.405 soggetti, il 98,7% lavora, lo 0,9% è in pensione e lo 0,5% percepisce una prestazione a sostegno del reddito. Seguono il Bangladesh (il 95,1% sono lavoratori, l’1% pensionati, il 4% percettori di prestazioni a sostegno del reddito) e l’India (il 94,2% di lavoratori, il 2% di pensionati e il 3,8% percettori di prestazioni a sostegno del reddito).

 

 

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