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News dall’Europa

Gli acquisti del PEPP finiranno a marzo, prosegue il quantitative easing. Dall’ultima riunione del 2021 della Banca centrale europea è scaturita la decisone di applicare, nel primo trimestre 2022, un ritmo inferiore rispetto al trimestre precedente agli acquisti di attività previsti dal

piano di acquisto di titoli per l’emergenza sanitaria (PEPP). In ogni caso, gli acquisti netti cesseranno al 31 marzo 2022. Sono stati invece confermati i minimi storici per il livello dei tassi di interesse nella zona euro. Riguardo al quantitative easing, la Bce ha deciso di rafforzare gli acquisti di titoli mensili di 40 miliardi di euro nel secondo trimestre 2022 e di 30 miliardi nel terzo trimestre, per tornare, a partire dal mese di ottobre, ai 20 miliardi di euro. Lo ha dichiarato la Presidente Christine Lagarde nel corso della conferenza stampa successiva all’annuncio della Bce. Gli acquisti termineranno poco prima di iniziare ad aumentare i tassi di interesse, continuando a reinvestire interamente il capitale dei titoli in scadenza acquistati nell’ambito del programma di quantitative easing anche molto tempo dopo la data di inizio dell’aumento dei tassi di riferimento.

Accolta la richiesta italiana per l’obbligo di fattura elettronica ai forfettari. L’Unione europea ha espresso parere favorevole riguardo alla richiesta dell’Italia di estendere anche alle partite IVA in regime forfetario la fatturazione elettronica obbligatoria. Saranno coinvolti 1,5 milioni fra contribuenti, associazioni e società sportive dilettantistiche con ricavi annui fino a 65.000 euro, finora esclusi dal vincolo. Inoltre, presentata come una misura finalizzata a combattere l’evasione fiscale, è stata chiesta – e accolta anche questa dalla Commissione Ue – pure l’estensione dell’obbligo fino al 31 dicembre 2024. A questo punto, l’iter prevede la ratifica presso il Consiglio e la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale europea, dopo di che il Governo italiano, presumibilmente nel corso del 2022, recepirà la modifica inserendola nell’ordinamento nazionale. L’introduzione di tale obbligo determinerà la contestuale decadenza del regime premiale attualmente vigente sulla e-fattura, che prevede la riduzione di un anno (quattro, invece di cinque) dei termini di decadenza sulle notifiche degli avvisi di accertamento per i forfetari che emettono esclusivamente fatture elettroniche

Raggiunto un accordo sulla riforma delle aliquote IVA. Il Consiglio Ue ha aggiornato l’elenco dei beni e servizi per i quali sono applicabili aliquote IVA ridotte, che tengono conto della trasformazione digitale dell’economia, permettendo a tutti i Paesi membri di applicare aliquote preferenziali per determinati prodotti, purché compatibili con i principi concordati. E’ stata quindi aggiornata la direttiva sull’IVA, con la previsione di agevolazioni su beni e prodotti digitali e ecologici e la eliminazione dei trattamenti agevolati per le merci inquinanti. L’intesa sulla riforma delle aliquote si pone l’obiettivo di permettere una più ampia flessibilità nell’applicazione dell’IVA agevolata su nuovi beni e servizi che rispecchiano le novità digitali e sono caratterizzati dalla sostenibilità ambientale, come nel caso delle biciclette elettriche, dei pannelli solari e dei servizi di riciclaggio dei rifiuti. Saranno al contempo progressivamente abrogati i trattamenti preferenziali su merci che risultano dannose per l’ambiente, al fine di scoraggiarne gli utilizzi: entro il 1° gennaio 2030 sui combustibili fossili, entro il 1° gennaio 2032 su fertilizzanti e pesticidi chimici.

L’INPS partecipa al progetto europeo “Sportello Unico Digitale”. Nel messaggio n. 4080 l’Istituto previdenziale annuncia la partecipazione al progetto Ue “Single Digital Gateway” (SDG), istituito con il regolamento (UE) n. 1724/2018 del Parlamento europeo e del Consiglio. Lo Sportello Unico Digitale si propone di fornire supporto a chi lavora in un Paese diverso da quello di origine e intende chiedere servizi alla pubblica Amministrazione, superando le difficoltà di accesso alle informazioni necessarie a districarsi fra le regole sugli adempimenti previsti dalle procedure di ogni Stato membro. Il progetto rientra tra le iniziative del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) per favorire i collegamenti delle banche dati della PA, agevolando cittadini e imprese nell’utilizzo dei servizi pubblici online. Il progetto prevede che entro il 2023 gli utenti potranno utilizzare un unico punto di accesso, SDG appunto, inserito nel portale Your Europe, per fruire di numerosi servizi online erogati dalle pubbliche amministrazioni europee. Tali servizi saranno progettati in base al principio per cui gli enti non devono chiedere documentazione all’utente quando questa sia reperibile nelle banche dati pubbliche (italiane ed europee), devono permettere di completare online l’intera procedura (domanda, controllo dello stato di lavorazione, verifica dell’esito e pagamento) e devono essere conformi agli standard Ue sull’accessibilità. Tra i settori interessati rientrano le prestazioni pensionistiche, i sussidi per la disoccupazione, le indennità per la malattia e per il sostegno del reddito e i servizi alle imprese. I dati utilizzati per erogare le prestazioni devono essere sempre corretti e aggiornati, gli strumenti di ausilio all’uso delle procedure online e i canali di assistenza devono risultare facilmente accessibili, anche utilizzando soluzioni di intelligenza artificiale.

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