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News dall’Europa

BCE, tassi invariati e rallentamento degli acquisti nel Pepp. Tassi invariati nella politica monetaria di settembre della Banca centrale europea e moderata riduzione, rispetto ai due trimestri precedenti, degli acquisti di attività nel quadro del Programma di acquisto per l’emergenza pandemica

(Pepp)”. Queste le decisioni del Consiglio direttivo, in base alla valutazione delle condizioni di finanziamento e delle prospettive di inflazione, che ha inoltre confermato le altre misure: livello dei tassi d’interesse di riferimento, politiche di reinvestimento e operazioni di rifinanziamento a più lungo termine. I principali tassi di interesse della Bce, dunque, restano ai livelli attuali o inferiori finché l’inflazione non raggiungerà l’obiettivo del 2%. Si continueranno a reinvestire per intero i pagamenti di capitale dai titoli in scadenza per il tempo necessario a mantenere condizioni di liquidità favorevoli. Il Consiglio direttivo continuerà, inoltre, a fornire liquidità tramite le operazioni di rifinanziamento sostenendo i prestiti bancari a imprese e famiglie.

Semaforo verde agli aiuti di Stato per le aziende italiane. Via libera dalla Commissione europea per gli aiuti di Stato a diversi settori delle attività produttive colpiti direttamente e indirettamente dalla pandemia. La compatibilità di bonus e sovvenzioni con il mercato interno avrà una durata limitata, fino al 31 dicembre 2021, per neutralizzare la carenza di liquidità, salvo valutare una eventuale proroga. Sono coinvolte le imprese che operano nei centri storici in cui sono presenti santuari religiosi, le imprese del settore teatrale e spettacolo dal vivo, quelle del settore sportivo (associazioni e società sportive dilettantistiche, associazioni sportive professionistiche impegnate in campionati nazionali a squadre di discipline olimpiche e paraolimpiche registrate in Italia). Per quanto riguarda le grandi imprese, saranno erogati prestiti agevolati a quelle attive in tutti i settori esclusi quello finanziario e assicurativo. La gestione è affidata a Invitalia, l’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa. Sono previsti risarcimenti sotto forma di sovvenzioni alle aziende del settore sciistico e l’esonero dai contributi sociali, a carico dei datori di lavoro dovuti per il periodo dal 25 maggio al 31 dicembre 2021 per il turismo, il commercio e la cultura, per diminuire il costo del lavoro e mantenere i livelli di occupazione.

Approvata la sperimentazione dell’euro digitale. Dopo i momenti che nel passato hanno visto nascere la moneta merce e la moneta rappresentativa, sta per arrivare il momento della moneta digitale, anche sulla spinta ricevuta sia dall’evoluzione della tecnologia che dalla drastica riduzione dei pagamenti fisici imposti dal Covid, che per un lungo periodo ha causato, nel mondo, la forzata chiusura di quasi tutte le attività e l’impossibilità di uscire da casa. La pandemia ha dato un’accelerazione all’avvio del biennio di sperimentazione dell’euro digitale, dopo l’approvazione del Consiglio direttivo della Bce. In questi due anni, che vedranno coinvolte le istituzioni, gruppi di approfondimento, intermediari finanziari e tutte le parti interessate, saranno testate le caratteristiche tecniche ai fini di una potenziale fase successiva di sviluppo, che nelle previsioni dei tecnici sarebbe di altri tre anni, dopo di che, se i risultati saranno positivi, la moneta digitale affiancherà quella cartacea, aggiungendo i vantaggi della comodità, rapidità e sicurezza delle transazioni, ai quali fanno però da contraltare i rischi in materia di privacy, l’accessibilità delle operazioni e i costi. Considerato che il progetto dell’euro digitale mira a sviluppare una soluzione allineata alle esigenze del sistema dei pagamenti, che possa generare vantaggi per cittadini, commercianti e intermediari finanziari, ecco perché si tratta ancora di un progetto e perché, come tale, è di là da venire la sua effettiva realizzazione.

La direttiva SUP contro i prodotti di plastica monouso. La Direttiva SUP (Single Use Plastic) riguarda i prodotti di plastica usa e getta che inquinano le spiagge e i mari europei e gli attrezzi da pesca contenenti plastica, prodotti che insieme rappresentano circa il 77% dei rifiuti marini. Approvata nel 2019 e in vigore dallo scorso 3 luglio – anche se il decreto di recepimento nella normativa italiano sarebbe slittato a ottobre – la direttiva è un intervento normativo dell’Unione europea che da quest’anno vieta l’utilizzo di determinati prodotti in plastica monouso, al fine di prevenire e contrastare la creazione di rifiuti marini e combattere l’inquinamento marino causato dalla dispersione della plastica. In che modo? Vietando e disincentivando la produzione e la commercializzazione di alcuni oggetti (cotton fioc, piatti e posate, cannucce, contenitori per alimenti e bevande, ecc. che potranno essere venduti soltanto fino a esaurimento delle scorte). L’obiettivo è di promuovere approcci circolari che privilegiano prodotti e sistemi riutilizzabili sostenibili e non tossici, piuttosto che prodotti monouso. I dati sono inquietanti e mettono pesantemente a rischio gli ecosistemi marini, la biodiversità e la salute umana, oltre a danneggiare le attività turistiche, la pesca e i trasporti marittimi. Dall’80 all’85 % dei rifiuti marini rinvenuti sulle spiagge dell’Unione sono plastica: di questi, gli oggetti di plastica monouso rappresentano il 50% e gli oggetti collegati alla pesca il 27% del totale (una percentuale significativa degli attrezzi da pesca immessi sul mercato non è raccolta per essere trattata).

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