NEWS

News dall’Europa

Via libera per la global tax sulle multinazionali. All’accordo raggiunto lo scorso il 1° luglio fra i 130 Paesi in sede Ocse su un’aliquota globale minima del 15% per tassare le grandi multinazionali (compresi i cosiddetti giganti del web), fa seguito l’intesa dei ministri delle Finanze in occasione del

recente G7 tenutosi a Venezia. In realtà l’aliquota potrebbe anche salire, ma è già importante (per molti “storico”) essersi accordati sul 15%, per mettere la parola fine alla ricerca dei Paesi con regimi fiscali più accomodanti. Abbiamo già visto, nell’articolo pubblicato nel numero precedente, che la tassazione colpirà le multinazionali con ricavi superiori a 20 miliardi di euro e redditività maggiore del 10%. Le previsioni parlano di un gettito di 150 miliardi di dollari annui e per l’effettiva entrata in vigore bisognerà aspettare fino a ottobre.

Integrazione e controlli alle frontiere, la proposta della Commissione. Uno degli obiettivi della Commissione Ue punta a rafforzare l’area Schengen, ricorrendo a una più significativa integrazione all’interno dei 26 Stati e un controllo più efficace delle frontiere esterne, per contrastare con maggiore efficacia i fenomeno dell’immigrazione illegale e del terrorismo. In questo contesto si inserisce la proposta, che mira a realizzare i propositi attraverso tre passaggi: 1) assicurare una più efficace gestione dei confini esterni grazie ai corpi permanenti di una Guardia di frontiera e Guardia costiera europee, a un nuovo patto sulla migrazione e l’asilo e una forma digitale per le domande di visto e i documenti di viaggio; 2) una cooperazione più stretta fra i Paesi membri per rafforzare l’area Schengen dall’interno per prevenire e combattere le minacce alla sicurezza: quindi, codice di cooperazione di polizia dell’Unione, aggiornamento dello scambio di informazioni su Dna, impronte digitali e dati dei veicoli, allargamento dell’uso delle informazioni anticipate sui passeggeri ai voli intra-Schengen; 3) incrementare governance e preparazione, con forum annuali per dare impulso al dialogo politico in materia e una revisione del codice frontiere Schengen.

La Ue ha giudicato ambizioso e lungimirante il nostro Pnrr. Incassata l’approvazione europea del nostro Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, ufficializzata in occasione della visita della Presidente von der Leyen dello scorso 22 giugno, sono in arrivo i primi 25 miliardi di euro della prima tranche (entro la fine di luglio). Il piano è stato definito “ambizioso e lungimirante, in grado di aiutare a edificare un domani migliore per il Paese e l’intera Unione europea”. Prossimo passaggio, indispensabile per Mario Draghi, la realizzazione di tutte le riforme strutturali programmate: riforma della Pubblica amministrazione e semplificazioni burocratiche, appalti e concessioni, concorrenza, mentre per la Giustizia c’è già l’accordo del Governo.

Produzione industriale, inflazione e Pil. Buone notizie da Eurostat: ad aprile la produzione industriale dell’eurozona ha registrato un +0,8% mensile rispetto al mese di marzo, mentre a livello annuale l’incremento è stato del 39,3%. Rispetto ad aprile 2020 i progressi più importanti si sono avuti in Italia, con un incoraggiante +79,5%, seguita da Slovacchia (+69,1%), Romania (+64,5%), Germania (+33%), Francia (+45%) e Spagna (+50,5%). Nel mese di maggio risulta in crescita anche l’inflazione dell’area Ocse, con un i seguenti aumenti dei prezzi: Usa 5%, Germania 2,5%, Regno Unito 2,1%, Francia 1,4% e Italia 1,3%. La Commissione europea ha rivisto al rialzo le stime di crescita del Pil dell’area euro, che secondo le stime aumenterebbe del 4,8% nel 2021 e del 4,5% nel 2022.

Aiuti Ue di 40 milioni per Alitalia. La Commissione Ue, a compensazione dei danni causati dalla pandemia dal primo marzo al 30 aprile 2021, ha annunciato l’approvazione per gli aiuti concessi ad Alitalia dal nostro Governo (39,7 milioni di euro). L’Antitrust Ue ha ritenuto proporzionata la misura.

Desidero ricevere in abbonamento gratuito il vostro periodico FiscotoDay