News dall’Europa
Recepita la direttiva Ue 2017/2455 per l’e-commerce. E’ stato definitivamente approvato il decreto legislativo di recepimento degli articoli 2 e 3 della direttiva in materia di IVA per le aziende che operano
nell’ambito dell’e-commerce transfrontaliero. L’obiettivo è una semplificazione degli adempimenti per le prestazioni di servizi e le vendite a distanza di beni. A partire dal prossimo 1° luglio viene stabilito un unico limite minimo di 10.000 euro nella Ue, al di sotto del quale la prestazione IVA resta imponibile nel Paese di appartenenza, mente per importi superiori nello Stato di destinazione. L’imposta, calcolata per ogni Paese dell’Unione diverso da quello di partenza, sarà pagato con cadenza trimestrale tramite uno sportello unico nazionale.
Corte Ue: nessun vantaggio fiscale dal Lussemburgo per Amazon. La Corte di giustizia europea ha annullato la decisione e respinto la sentenza del 2017 della Commissione che aveva condannato Amazon a pagare 250 milioni di euro di tasse, ritenendo illegale l’aiuto di stato per indebite agevolazioni fiscali del Lussemburgo e dunque incompatibile con il mercato interno. Nella sentenza del Tribunale dell’Unione europea si legge che la Commissione non ha dimostrato in modo giuridicamente adeguato l’esistenza di un’illecita riduzione dell’onere fiscale di una filiale europea del gruppo Amazon. Secondo la decisione della Commissione, giunta dopo tre anni di indagini, il Lussemburgo aveva fatto pagare alla multinazionale quattro volte meno imposte di altre società, mentre la Corte di giustizia ha invece accolto le opposizioni di Amazon e del Paese europeo spiegando che nessuna delle constatazioni ha sufficientemente provato l’esistenza di un vantaggio fiscale. La Commissione potrà presentare appello.
Procedure di infrazione contro l’Italia per mutui e ritardi nei pagamenti. Riguardo il mercato dei mutui, le disposizioni su libertà di stabilimento, libera circolazione e vigilanza dei servizi degli intermediari del credito, risultano aspetti della direttiva Ue sul credito ipotecario non completamente applicati, il che pregiudica la protezione dei consumatori in termini di maggiore concorrenza, che permetterebbe loro una scelta più ampia e costi più contenuti. Abbiamo due mesi per una risposta adeguata, l’assenza della quale potrà causare l’invio di un parere motivato. Rispetto ai ritardi nei pagamenti, la Commissione rileva che il nostro Paese non si è uniformato alla relativa direttiva, causando una riduzione della liquidità per le aziende che ne ostacola sviluppo e capacità di diventare più digitali ed ecologiche. La direttiva obbliga le autorità pubbliche a liquidare le fatture entro 30 giorni, che diventano 60 per gli ospedali pubblici. Anche in questo caso due mesi per rispondere e adottare le misure necessarie, dopo di che potrà esserci l’invio di un parere motivato.
Lavoro, inflazione e tasso di disoccupazione. Con l’indicatore al di sopra della media di lungo termine, a maggio risultano in miglioramento le prospettive di lavoro nella zona euro, visto l’aumento di 2,9 punti per l’area euro e di 2,4 punti per la Ue registrato dall’indice della Commissione europea che misura le attese occupazionali. Eurostat segnala che continua a crescere anche l’inflazione, che a maggio sale al 2% dall’1,6% di aprile. L’istituto di statistica riporta, inoltre, un lieve calo del tasso di disoccupazione, dall’8,1% di marzo all’8% di aprile, che risulta però più alto del 7,3% dello stesso mese del 2020.

Proposta l’esenzione da IVA per i beni emergenziali. A seguito della grave crisi sanitaria, economica e sociale innescata dalla pandemia, la Commissione europea ha presentato una proposta di modifica della direttiva IVA volta a ottimizzare l’efficienza dei fondi Ue esentando dall’imposta i beni e i servizi che l’Unione mette a disposizione di Paesi membri, cittadini e autorità o istituzioni nazionali in periodi di emergenza anche al di là di quella sanitaria, come ad esempio nei casi di calamità naturali. Tra i beni e servizi che verrebbero esentati dall’Iva troviamo test e materiali diagnostici, attrezzature di laboratorio, dispositivi di protezione individuale (maschere, camici, respiratori, guanti), antitossine, prodotti del sangue o anticorpi, giubbotti di salvataggio e gommoni, strumenti di misurazione delle radiazioni, ecc. Al riguardo, la Commissione ricorda le misure fiscali e doganali adottate per fronteggiare il corona virus, come la sospensione dei dazi doganali e dell’IVA per le importazioni di mascherine e altri Dpi – che sarà prorogata – la temporanea esenzione dall’imposta per i vaccini e i kit di analisi venduti a ospedali, medici e privati.