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Aiuti di Stato, dalla Commissione il via libera al decreto sostegni. L’emergenza legata all’epidemia da Covid-19, oltre a essere un gravissimo problema a livello planetario per la salute pubblica, ha causato smisurati

danni alle economie mondiali. Tra le misure varate a sostegno dell’economia dei Paesi membri, l’Ue ha adottato norme più flessibili in materia di aiuti di Stato. Con una Comunicazione del 9 aprile la Commissione ha approvato le misure previste dall’art. 28 del Dl 41/2021 (decreto sostegni), ai sensi della disciplina degli aiuti di Stato. L’art. 28 ha modificato quanto previsto dal Dl 34/2020 (decreto rilancio) sul regime quadro per l’adozione da parte di Regioni, Province autonome, altri Enti territoriali e Camere di commercio di misure di aiuti di Stato per la pandemia a valere su risorse proprie, in conformità alle diverse sezioni del Quadro temporaneo sugli aiuti di Stato. Le modifiche notificate dall’Italia al regime di aiuti sono le seguenti: proroga della durata del regime fino al 31 dicembre 2021; aumento della dotazione finanziaria da 10 a 12,5 miliardi di euro; aumento degli importi limitati degli aiuti, passati rispettivamente da 100.000 a 225.000 euro per le imprese della produzione primaria di prodotti agricoli, da 120.000 a 270.000 euro per le imprese della pesca e dell’acquacoltura e da 800.000 a 1,8 milioni di euro per le imprese di tutti gli altri settori; aumento del massimale di aiuto a sostegno dei costi fissi non coperti da 3 a 10 milioni di euro per beneficiario. La Commissione ha ritenuto che il regime, come modificato, rimane necessario, adeguato e proporzionato. (Fonte: www.assonime.it)

Contratto con Pfizer per 1,8 miliardi di dosi. Lo scorso 20 maggio la Presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, ha annunciato la firma di un contratto con Pfizer-BionTech per la fornitura di 1,8 miliardi di dosi del vaccino contro il coronavirus e le sue varianti per il periodo che va dalla fine del 2021 al 2023. In base al contratto il vaccino sarà prodotto in Europa, stessa provenienza anche per i componenti essenziali. Tra gli impegni sottoscritti, la garanzia della consegna dall’inizio della fornitura nel 2022, le consegne puntuali delle dosi e la possibilità per i Paesi membri di rivendere o donare le dosi ai Paesi bisognosi extra Ue.

Approvato lo stanziamento di 12,8 milioni di euro per Alitalia. L’Antitrust Ue ha annunciato l’approvazione dello stanziamento di 12,8 milioni di euro del Governo italiano a favore di Alitalia per compensare i danni diretti subiti a causa della pandemia nello scorso mese di gennaio su determinate rotte. L’Unione europea, dopo aver analizzato i danni rotta per rotta ha evidenziato che il risarcimento non va oltre quanto necessario e ha ritenuto la misura proporzionata e conforme alle norme in materia di aiuti di Stato. La Commissione ha motivato la decisione con “le restrizioni imposte, in Italia come in altri Paesi, per limitare la diffusione di una seconda e terza ondata della pandemia da coronavirus, che hanno inciso pesantemente sulle attività di Alitalia e causato notevoli perdite di esercizio almeno fino al 31 gennaio 2021”. 

Euro digitale, la risposta della Bce alle criptovalute. Tecnicamente si deve parlare di Central Bank Digital Currency (Cbdc), valuta digitale emessa dalla Banca centrale europea, il cui valore risulterà uguale alla moneta fisica: 1 euro digitale varrà 1 euro in moneta. Sul sito della Bce è stato pubblicato l’esito della consultazione pubblica della Banca stessa sull’euro digitale, finalizzata a “fornire elementi utili per la decisione che l’Eurosistema adotterà questa estate sull’eventuale avvio di un progetto sull’euro digitale” e dalla quale è emerso che“Per i partecipanti alla consultazione pubblica gli aspetti più importanti di un euro digitale sono la privacy, la sicurezza e l’ampia fruibilità”. Le risposte sono state oltre 8.200, “il numero più elevato mai registrato per una consultazione pubblica della BCE. Una larghissima maggioranza delle risposte è stata inviata dai cittadini, mentre 460 da impese e professionisti del settore dei pagamenti”. Entro l’estate potrebbero partire le prime sperimentazioni della moneta emessa dalla Bce in forma elettronica, che secondo i programmi potrebbe prendere corpo entro qualche anno e si affiancherà al contante senza sostituirlo, ma diversificando il panorama dei pagamenti e ampliando la scelta tra le diverse modalità di pagamento per i consumatori. E’ questa la fondamentale differenza rispetto al Bitcoin e le altre criptovalute: cittadini e imprese potranno usarlo per i pagamenti quotidiani in modo rapido, semplice e sicuro, senza dover utilizzare il contante, quindi un mezzo di pagamento, non una forma di investimento soggetta alle oscillazioni dovute alla instabilità di un sistema decentralizzato, senza il riferimento di una istituzione affidabile. “Un euro digitale garantirebbe che la moneta sovrana emessa dallo Stato – un bene pubblico che da secoli le banche centrali offrono ai cittadini – sia disponibile nell’era digitale. I cittadini avrebbero piena fiducia sia nell’euro digitale che nel contante, poiché sono entrambi garantiti da una banca centrale credibile. Questa è una caratteristica distintiva che nessuno schema di pagamento del settore privato può assicurare”. (Fonte: https://www.ecb.europa.eu/)

Pil 2021-2022, inflazione, e occupazione. Grazie al miglioramento delle prospettive di ripresa dell’economia dell’eurozona, la Commissione ha rialzato le stime di crescita del Pil al 4,3% quest’anno e 4,4% nel 2022, dal -6,6% del 2020. I dati Eurostat dicono che nel primo trimestre 2021 il Pil ha registrato un -0,6% su base trimestrale, in lieve miglioramento rispetto al precedente -0,7%. Il tasso di inflazione quest’anno sarà dell’1,7% (0,3% nel 2020), scenderà all’1,3% nel 2022. Eurostat informa che il numero di occupati nel primo trimestre è risultato in diminuzione dello 0,6% rispetto al trimestre precedente, evidenziando inoltre che nel quarto trimestre del 2020 era aumentato dello 0,4%. L’occupazione è diminuita del 2,1% rispetto allo stesso trimestre del 2020. A marzo risulta in recupero il mercato la produzione nel comparto delle costruzioni, che ha segnato un +2,7%, dopo il -2% di febbraio, ma il dato significativo è l’aumento del 18,3% nell’Eurozona rispetto al 2020. I numeri sono ancora negativi per il mercato dell’auto: la flessione rispetto ad aprile 2019 è del 22,7%, con oltre 305.000 immatricolazioni in meno.

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