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News dall’Europa

Prosegue il sostegno monetario della BCE. Nella riunione dell’8 marzo il Consiglio direttivo ha concluso che resta necessario un ampio grado di stimolo monetario a sostegno della dinamica dell’inflazione complessiva nel medio periodo. Viene confermata una forte e generalizzata dinamica dell’espansione economica dell’area euro, che secondo le stime dovrebbe aumentare nel breve periodo in maniera più rapida di quella prevista, prospettive di crescita che confermano la fiducia nel fatto che l’inflazione si avvicinerà all’obiettivo di un tasso inferiore ma prossimo al 2% nel medio termine. Viene rilevata la crescita dell’economia mondiale a un ritmo ancora più sostenuto nella seconda metà del 2017, il che fornisce un ulteriore stimolo alle esportazioni dell’area euro. L’espansione economica europea continua a essere solida in diversi Paesi e settori, con una crescita del Pil, nel quarto trimestre 2017, dello 0,6% rispetto al periodo precedente. I consumi privati sono spinti dall’aumento dell’occupazione, che beneficia delle riforme del mercato del lavoro e dell’aumento della ricchezza delle famiglie. Prosegue il rafforzamento degli investimenti delle imprese, grazie alle condizioni di finanziamento molto favorevoli, alla crescita della redditività delle aziende e al vigore della domanda, e negli ultimi trimestri si sono avuti miglioramenti anche per gli investimenti nell’edilizia.

Il salvataggio delle banche venete su debito e deficit. Il salvataggio a giugno 2017 delle banche venete, dopo una lunga trattativa con l’Europa, va ad appesantire sia il deficit sia il debito italiano. Secondo la stima di Eurostat, le operazioni per evitare il fallimento dei due istituti (Veneto Banca e Popolare di Vicenza) hanno inciso pesantemente sui conti pubblici: 4,7 miliardi sul deficit e 11,2 miliardi sul debito.

La disoccupazione ai minimi da dieci anni. Eurostat informa che a febbraio il tasso di disoccupazione nella zona euro è sceso all’8,5% dall’8,6% di gennaio e dal 9,5% di un anno prima, il tasso più basso registrato dal lontano dicembre 2008. In Italia la disoccupazione si è attestata al 10,9% dopo 11,1% di gennaio e l’11,5% del 2017. Sempre a febbraio, nella Ue il tasso di disoccupazione era al 7,1% (7,2% a gennaio, il tasso più basso registrato da settembre 2008.

Il nuovo Telepass europeo. Un nuovo sistema che unirà Italia, Spagna, Francia e Portogallo. Grazie all’accordo tra Telepass, il gruppo francese Aprr/Area e la spagnola Pagatelia, gli automobilisti italiani potranno viaggiare usando il sistema Telepass sulle autostrade francese, spagnola e portoghese. Il nuovo servizio si aggiunge a quello destinato ai mezzi pesanti (“Telepass Eu”), operativo da oltre un anno in Italia, Austria, Belgio, Francia, Spagna, Portogallo e Polonia. Con il nuovo Telepass europeo, oltre ai pedaggi si potranno pagare anche i parcheggi in diverse città italiane, tra le quali Milano, Roma e Napoli, ed europee come Madrid, Parigi e Barcellona. Il costo del nuovo servizio sarà di 6 euro più un canone di 2,4 euro per i mesi in cui si va all’estero.

 

Arrivi dei migranti, meno 30%. Il commissario europeo alla migrazione, Avramopoulos, ha dichiarato che rispetto al 2014 gli arrivi dei migranti nell’Unione Europea sono diminuiti del 30%. “I tempi sono maturi per accelerare e intensificare i nostri sforzi per agire di più e più velocemente sui rimpatri, gestione delle frontiere e canali legali, in particolare i reinsediamenti da Africa ma anche Turchia”. Dai dati della Commissione risulta che nel 2017 ci sono stati 205.000 attraversamenti irregolari e che nel Mediterraneo sono stati salvati oltre 285.000 migranti. Sono stati compiuti circa 34.000 ricollocamenti (il 96% degli aventi diritto). Sono stati approvati 147 programmi di finanziamento per combattere alla radice le cause della migrazione, per un totale di 2,5 miliardi di euro tra Sahel, Corno d’Africa e Nord Africa: la Commissione Ue ha sbloccato la seconda tranche da 3 miliardi per attuare l’accordo sui migranti con la Turchia, mentre la prima è stata utilizzata del tutto entro la fine del 2017. Un riconoscimento per l’Italia, definito “uno dei Paesi più importanti della Ue e il più grande difensore della nostra politica migratoria, il Paese che con la Grecia subisce la più forte pressione migratoria”.

 

 

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