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a Corte Ue sul regime di autorizzazione per gli affitti brevi.  Secondo i giudici europei è legittimo che i Paesi membri condizionino l’accesso a un’attività di servizio e il suo esercizio a un regime di autorizzazione se

questo sia giustificato da un motivo di interesse generale relativo alla lotta contro la insufficienza di alloggi destinati alla locazione e proporzionata all’obiettivo mirato, se quest’ultimo non può essere raggiunto con una misura meno restrittiva. La Corte di Giustizia ritiene conforme al diritto dell’Unione una norma nazionale (nel caso in questione, quella francese) che assoggetta ad autorizzazione l’affitto, esercitato in maniera insistita, di un immobile destinato ad abitazione per brevi periodi a clienti di passaggio che non vi stabiliscano il domicilio. La Corte di Giustizia era stata interpellata dalla Corte di Cassazione transalpina rispetto alla violazione della normativa nazionale, in materia di locazioni di breve durata, compiuta dai proprietari di un monolocale a Parigi: la normativa prevede un’autorizzazione preventiva per le attività di locazione di locali ammobiliati a una clientela di passaggio che non vi elegge domicilio, esercitate in maniera reiterata e per brevi periodi.

Recupero crediti e pignoramento dei conti bancari. E’ all’esame del Consiglio dei Ministri un decreto legislativo attuativo del Regolamento Ue n. 655/2014, che ha istituito una procedura di sequestro conservativo su conti bancari volto a facilitare il recupero dei crediti tra i Paesi membri in materia civile e commerciale. Si tratta di una novità importante per quanti aspettano la restituzione di un debito: per la prima volta si potrà andare a caccia dei beni del debitore in Europa. Il Regolamento prevede che un provvedimento giudiziario di uno Stato membro possa congelare i fondi nel conto bancario di un debitore in un altro Stato membro. Il pignoramento dei conti bancari in tutta l’Ue è accordato a cittadini e aziende, offrendo una importante alternativa ai procedimenti nazionali. Per ottenere l’ordinanza di sequestro conservativo il creditore deve dimostrare l’esistenza di un rischio concreto e, al riguardo, il Regolamento ha previsto un modulo ad hoc per presentare la relativa richiesta, corredato dalla necessaria documentazione giustificativa. Dal pignoramento sono esclusi i crediti fiscali, doganali o amministrativi, i diritti patrimoniali derivanti da rapporti fra coniugi, testamenti e successioni e i crediti nei confronti di procedure fallimentari o simili.

La protezione in Cina di prodotti agroalimentari Ue. Nel 2019 la Cina è risultata la terza destinazione per i prodotti agroalimentari europei, per un valore di 14,5 miliardi di euro ed è anche la seconda destinazione per le esportazioni di prodotti con indicazioni geografiche (IG). Da un rapporto della Commissione risulta, però, che nel biennio 2018-2019, l’80% dei sequestri di merci contraffatte e colpite da uso improprio e imitazione ha avuto origine in Cina, con una perdita per i fornitori Ue calcolate in 60 miliardi di euro. Una risoluzione del Comitato per il Commercio ha approvato l’accordo dell’Unione con la Cina, firmato lo scorso mese di settembre, che garantirà la protezione contro le imitazioni e l’abuso del nome di 100 prodotti europei IG, tra i quali il prosciutto di Parma, la birra di Monaco e la feta greca. Lo stesso tipo di protezione sarà assicurata a 100 prodotti cinesi ed entro quattro anni l’intesa comprenderà altri 175 prodotti europei e cinesi. Dopo essere stato votato dal Parlamento, il Consiglio dovrà adottare l’accordo in modo che possa entrare in vigore nel 2021.

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Intelligenza artificiale, la prima serie di norme dell’Europa. Il Parlamento europeo è tra le prime istituzioni a presentare raccomandazioni e proposte su come l’Unione possa regolare al meglio l’intelligenza artificiale al fine di promuovere l’innovazione, gli standard etici, responsabilità e diritti di proprietà intellettuale: queste raccomandazioni permetteranno all’Ue di diventare un leader globale nello sviluppo dell’IA. L’iniziativa legislativa sollecita la Commissione europea a presentare un nuovo quadro giuridico atto a delineare i principi etici e gli obblighi legali da seguire durante lo sviluppo, la distribuzione e l’utilizzo dell’intelligenza artificiale, della robotica e delle tecnologie correlate, compresi software, algoritmi e dati. La proposta legislativa della Commissione è prevista per l’inizio del prossimo anno. Le leggi future dovrebbero essere fatte in conformità con diversi principi guida, volti a trovare un equilibrio tra la protezione dei cittadini e la promozione dello sviluppo tecnologico, un sistema di responsabilità civile orientato al futuro per proteggere i privati ​​e le aziende. Nella relazione viene chiarito che la leadership globale dell’Unione europea nell’intelligenza artificiale richiede un efficace sistema di diritti di proprietà intellettuale e tutele per il sistema dei brevetti europei.

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