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News dall’Europa

Banche e riduzione dei rischi per i contribuenti. Approfondiamo una notizia già pubblicata in merito al passo compiuto dal Parlamento per limitare i rischi nel sistema bancario e il completamento dell’Unione bancaria.

Le norme, approvate dal Parlamento e già concordate in via informale con gli Stati membri, riguardano i requisiti prudenziali di capitale e la procedura da seguire dalle banche che devono affrontare perdite, al fine di contribuire al rilancio dell’economia Ue con l’aumento della capacità di prestito. In pratica le banche di importanza sistemica dovranno disporre di un notevole maggior numero di fondi propri per coprire le proprie perdite, al fine di rafforzare il principio del bail-in (le perdite imposte agli investitori bancari), ad esempio i detentori di obbligazioni, per evitare il fallimento e di ricorrere alla ricapitalizzazione finanziata con denaro pubblico. Per assicurare che gli istituti siano trattati in modo proporzionale rispetto al loro profilo di rischio e dell’importanza sistemica, i parlamentari hanno previsto requisiti semplificati per quelli piccoli e non complessi, in particolare riguardo la segnalazione e l’accantonamento di fondi per coprire eventuali perdite. In materia di sostegno alle piccole e medie imprese, che presentano un rischio sistemico inferiore rispetto a quelle grandi, i requisiti patrimoniali per le banche saranno inferiori quando erogano prestiti alle Pmi. Per evitare il ripetersi di salvataggi a spese dei cittadini, poi, il Parlamento ha approvato la direttiva sul risanamento e la risoluzione delle banche e il regolamento sul meccanismo unico di risoluzione: le norme internazionali sull’assorbimento delle perdite e sulla ricapitalizzazione saranno pertanto incorporate nel diritto comunitario. Infine, sono state fissate disposizioni a tutela dei piccoli investitori dal detenere debiti bancari ammessi al bail-in, come le obbligazioni emesse da una banca quando non rappresentano uno strumento finanziario adatto al loro profilo.

La classifica dei paradisi fiscali. Il Corporate Tax Haven Index (CTHI) classifica i paradisi fiscali più importanti del mondo per le multinazionali, a seconda di quanto ciascuna giurisdizione contribuisce a incoraggiare fenomeni di evasione fiscale che assottigliano le entrate fiscali di altri Paesi. Si tratta di una classifica che si autodefinisce “politicamente neutrale”, basata sulla combinazione di due misure fondamentali: un punteggio di Haven basato su 20 indicatori (che utilizzano criteri simili a quelli identificati dall’Unione europea, dal Fondo Monetario Internazionale o dall’Ocse) e un peso di scala globale, che vengono combinate matematicamente per creare un valore CTHI per ciascuna giurisdizione. Nella classifica del 2019 non colpisce che il podio sia occupato, nell’ordine, da Isole Vergini, Bermuda e Cayman e che ci siano anche Singapore, Bahamas e Hong Kong, ma che nei primi 10 posti, e nello specifico a ridosso del podio, nei gradini dal 4° al 6° ci sono Olanda, Svizzera e Lussemburgo. (Fonte: https://corporatetaxhavenindex.org/)

Inflazione stabile e disoccupazione in discesa.  La stima flash di Eurostat dice che il tasso annuale di inflazione nella zona euro a giugno è all’1,2%, stabile rispetto a maggio. Dalla stessa fonte la notizia che il tasso di disoccupazione raggiunge il punto più basso da luglio 2008, toccando il 7,6%.

L’industria automobilistica è in calo. Dall’assemblea annuale di ACEA (Associazione dei costruttori automobilistici europei) emerge una stima secondo la quale nel settore automobilistico le vendite subiranno una diminuzione che ha di fatto ribaltato la previsione pubblicata all’inizio dell’anno, che prevedeva un aumento delle vendite dell’1% rispetto al 2018. L’Associazione rappresenta i 15 maggiori produttori europei, tra i quali BMW, Daimler, Fiat Chrysler Automobiles, Honda, Hyundai, Jaguar Land Rover e altri. Secondo i produttori le vendite complessive di auto nell’Ue entro la fine del 2019 supereranno di poco i 15 milioni in tutti i Paesi membri e ciò risulta in linea con la proiezione al ribasso all’1,5% della Commissione europea rispetto al previsto aumento del Pil Ue per il 2019. Un rallentamento che, in realtà, è in corso dal 2015. Nel settore manifatturiero l’industria automobilistica copre l’11,4% con circa 3,5 milioni di lavoratori.

Matrimonio e responsabilità genitoriale, in arrivo norme più efficaci. Il Consiglio ha adottato la revisione del cosiddetto “Regolamento Bruxelles II bis”, che fissa le regole su competenza, riconoscimento ed esecuzione delle decisioni in materia di divorzio, di responsabilità genitoriale e sulla sottrazione di minori all’interno dell’Unione europea, con l’obiettivo di agevolare e velocizzare le decisioni di applicazione transfrontaliera in materia. Le nuove norme vanno a incidere su diversi aspetti del regolamento vigente, prevedendo norme più chiare sull’opportunità che il minore esprima la propria opinione introducendo l’obbligo di offrirgli l’opportunità di esprimersi e l’abolizione completa dell’exequatur per tutte le decisioni di responsabilità genitoriale. Ne conseguirà un risparmio di tempo e denaro per i cittadini nel caso che una decisione debba circolare da un Paese membro all’altro. Le nuove norme saranno applicabili tre anni dopo la pubblicazione del regolamento nella Gazzetta ufficiale.

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