EUROPA NEWS

News dall’Europa

Rca obbligatoria anche per l’auto ferma in spazi privati che non circola più. In una recente sentenza del 4 settembre la Corte di giustizia europea – sollecitata da una richiesta della Corte suprema del Portogallo per il contenzioso derivante da un incidente mortale avvenuto nel 2006 – ha stabilito che un veicolo in grado di circolare, anche se il proprietario ha deciso di non guidarlo più e lo ha parcheggiato in un’area privata, deve essere coperto dall’assicurazione per la responsabilità civile. Secondo la Corte Ue, “Un veicolo che sia immatricolato e che non sia stato pertanto regolarmente ritirato dalla circolazione, e che sia idoneo a circolare, corrisponde alla nozione di ‘veicolo’ … e non smette, quindi, di essere soggetto all’obbligo di assicurazione… per il solo fatto che il suo proprietario non ha più intenzione di guidarlo e lo immobilizza su un terreno privato”.

 

Lotta all’inquinamento: più auto elettriche e ibride e test emissioni all’aperto. I Ministri dell’ambiente Ue si sono accordati per il taglio delle emissioni di CO2, prevedendo un abbattimento del 35% per le vetture e del 30% per i van entro il 2030, con deroghe per chi produce piccole quantità di veicoli. Hanno votato a favore 20 Paesi, 4 si sono astenuti e 4 hanno votato contro. Questo è il punto di partenza per i nuovi negoziati con la Commissione Ue, che ha proposto il 30% e con il Parlamento Ue, che va oltre e chiede un taglio del 40%, con regole più rigorose in tema di emissioni e quote minime obbligatorie di modelli a basso impatto inquinante da immettere sul mercato: i motori di nuova generazione dovranno liberare in atmosfera il 40% in meno di ossidi di carbonio e di azoto entro il 2030, con un obiettivo transitorio di riduzione del 20% entro il 2025. E’ inoltre previsto una riorganizzazione del mercato automobilistico, in base alla quale i produttori dovranno garantire che i veicoli a basse emissioni ed emissioni zero abbiano una quota di mercato del 35% sulle vendite di nuove auto e furgoni entro il 2030. Prossima tappa, la conferenza Onu sul clima a Katowice, che si terrà dal 3 al 14 dicembre e sarà l’occasione per definire la messa in pratica dell’accordo di Parigi. Per le emissioni, inoltre, dal Parlamento misure più rigide anche per i rilevamenti e le misurazioni. A seguito dello scandalo Dieselgate, si chiede alla Commissione europea di presentare entro il 2020 progetti per l’esecuzione di test sulla produzione di CO2 non più in laboratorio o in base al calcolo dei consumi di carburante, ma utilizzando appositi dispositivi portatili, in modo che il test delle emissioni in condizioni di guida reale sia operativo dal 2023.

 

Disoccupazione al minimo dal 2008. Il dato Eurostat rilevato ad agosto dice che il tasso di disoccupazione nell’eurozona tocca il livello minimo da 10 anni e scende all’8,1%, in diminuzione rispetto all’8,2% di luglio ed al 9% registrato nello stesso mese del 2017. Nell’Unione a 28 il tasso di disoccupazione di agosto è al 6,8%, stabile rispetto a luglio e in calo dal 7,5% dell’agosto 2017.

 

Si mangia troppa carne, è allarme per l’ambiente. Secondo una ricerca della fondazione Rise il settore europeo dell’alimentazione animale ha superato i limiti di sicurezza per le emissioni di gas a effetto serra e deve essere ridimensionato quanto prima. Noi europei mangiamo più del doppio della porzione raccomandata dalle autorità alimentari nazionali, troppo al di là dello “spazio operativo sicuro” dei limiti ambientali. Entro il 2050, poiché il bestiame occupa quasi l’80% del terreno agricolo dell’intero pianeta utilizzato per pascolo e produzione di mangimi, dovranno diminuire del 74% le emissioni di gas serra e del 60% l’uso di fertilizzanti a base di nitrati. Nello studio si parla di un minor numero di pasti a base di carne e si chiede alla Commissione europea di avviare urgentemente un’inchiesta formale incaricata di proporre le misure necessarie a scoraggiare l’uso di prodotti animali nocivi per la salute, il clima o l’ambiente.

 

Migliora il comparto dei servizi, a rilento il manifatturiero. L’indice Pmi dei servizi relativo all’eurozona mostra segni di miglioramento a settembre e si attesta a 54,7 punti, in leggero aumento rispetto ai 54,4 di agosto. Registra invece la crescita più lenta da due anni il settore manifatturiero europeo, con l’indice Pmi che scende a 53,2, quasi invariato rispetto a settembre e in discesa dai 54,6 punti di agosto, con i livelli di produzione al minimo dall’aprile 2016 (dati Ihs Markit).

 

Liechtestein e Perù fuori dalla lista nera. L’Ecofin ha deciso che si possono considerare usciti dalla lista nera Ue dei paradisi fiscali Liechtestein e Perù. Secondo l’organo responsabile della politica economica, fiscale e finanziaria dell’Unione Europea, che è composto da tutti i Ministri dell’economia e delle finanze dei 28 Stati membri Ue, i due Paesi ora rispettano gli standard e gli impegni fissati dall’Unione. Restano nella black list le Isole Vergini Usa, Samoa, Trinidad e Tobago, Namibia, Guam e American Samoa.

 

 

 

 

 

Desidero ricevere in abbonamento gratuito il vostro periodico FiscotoDay