News dall’Europa
Il Parlamento Ue ha approvato la riforma del copyright. Il Parlamento europeo ha approvato la riforma, che introduce nuove regole sul diritto d’autore: 438 voti a favore, 226 contrari e 39 astenuti. Prossimi passaggi i colloqui fra Parlamento, Commissione e Consiglio dei Ministri per arrivare al via libera definitivo entro la scadenza fissata per maggio 2019. Sono due le principali modifiche introdotte. Rimane la cosiddetta “tassa sui link”, che gli editori potranno richiedere a piattaforme online e aggregatori per la condivisione di un articolo; a differenza della prima versione della Direttiva è prevista l’esenzione della tassa per “uso privato e non commerciale da parte di utenti individuali”. Resta anche la norma che rende responsabili le piattaforme digitali delle violazioni di copyright, costringendole a siglare contratti di licenza con chi detiene i diritti specifici e introdurre filtri e altri sistemi automatici di controllo: in questo caso, però, la regola viene imposta solo ai “fornitori di servizi che condividono contenuto online” – e quindi coinvolgono YouTube, Google News, ecc. – invece che a tutti gli operatori della società dell’informazione.
Brexit, l’accordo forse a novembre. Il negoziatore dell’Unione europea per la Brexit, Michel Barnier, ha di recente affermato, anche considerando che l’80% delle questioni relative al contratto di uscita è stato concordato, che l’accordo tra Ue e Gran Bretagna sulla Brexit potrebbe concludersi ai primi di novembre: “Se saremo realisti saremo in grado di raggiungere un accordo sul primo livello di negoziati nel giro di sei o otto settimane. Prendendo in considerazione il tempo necessario per il processo di ratifica, la House of Commons da una parte e il Parlamento e il Consiglio europeo dall’altra, dovremmo raggiungere un accordo a inizio novembre. Credo sia possibile”. Restano ancora, tra i nodi da sciogliere, i confini tra l’Unione e l’Irlanda e l’Irlanda del Nord e la relazione futura tra Ue e Gran Bretagna. I termini dell’uscita sono fissati al 29 marzo 2019.
Pil e occupazione in crescita. Il Pil dell’eurozona risulta in crescita dello 0,4% nel secondo trimestre, poco meno di quanto si si aspettasse: il dato su base annua è cresciuto del 2,1% contro le attese previste del 2,2%. Eurostat segnala l’aumento dello 0,4%, sempre nel secondo trimestre, anche del tasso di occupazione nella zona euro, che arriva quindi a +1,5% nella zona euro e + 1,4% nella Ue rispetto al secondo trimestre del 2017.
Siccità, misure della Commissione per gli agricoltori. Dalla Commissione misure di sostegno per gli agricoltori colpiti dalla siccità, che potranno ricevere in anticipo i pagamenti diretti e quelli per lo sviluppo rurale, oltre a ottenere, per nutrire i loro animali, maggiore flessibilità sull’uso di terreni normalmente non destinati alla produzione. La Commissione sottolinea le importanti e negative conseguenze del perdurare del fenomeno in vari Paesi membri sulla produzione dei terreni arabili e sui mangimi per gli animali, e che la riduzione della quantità di mangimi sta incidendo sugli introiti degli allevatori. Il Commissario per l’agricoltura, Hogan, ha affermato che la Commissione “è pronta a sostenere gli agricoltori colpiti dalla siccità con vari strumenti, inclusi pagamenti anticipati più alti, deroghe dai requisiti per il greening e aiuti di Stato”. (Fonte: agrapress.it)
Fondi Ue, l’Italia cresce ma resta fra ultimi in Europa per utilizzo. Dai dati pubblicati dalla Commissione Ue, aggiornati al 30 giugno, risulta che l’Italia, pur con un incremento negli ultimi mesi, rimane comunque nelle ultime posizioni in Europa per l’utilizzo dei fondi comunitari. Un ventiquattresimo posto nella classifica Ue anche se dal dicembre 2017 le risorse impegnate sono cresciute di circa 10 miliardi.