ECONOMIA FISCALITA

Mef, il Fondo di garanzia per la prima casa

Il “Fondo di garanzia per la prima casa”, istituito presso il Ministero dell’Economia e Finanze (art. 1, comma 48, lett. c, legge 147/2013 di Stabilità 2014) – reso operativo da un protocollo d’intesa con l’Associazione bancaria italiana e che vede collaborare 174 banche e intermediari finanziari – prevede il rilascio di garanzie a copertura del 50% della quota capitale dei mutui ipotecari (fino a 250.000 euro) erogati per l’acquisto, anche con interventi di ristrutturazione e per l’accrescimento dell’efficienza energetica, di immobili nel territorio dello Stato da adibire a prima casa del mutuatario che non rientrano nelle seguenti categorie: A1 (abitazioni di tipo signorile), A8 (ville) e A9 (castelli, palazzi di eminenti pregi artistici o storici) e non deve avere le caratteristiche di lusso (decreto Ministero dei lavori pubblici n. 1072/1969).

L’elenco delle 174 banche e intermediari finanziari aderenti al Fondo di garanzia è consultabile nel sito di Consap, la Concessionaria servizi assicurativi pubblici che gestisce il Fondo, dal quale è possibile scaricare l’apposito modulo di domanda.

Nelle intenzioni del Ministero il Fondo di garanzia, che sostituisce e amplia il raggio d’azione del vecchio fondo “Giovani Coppie” non più attivo, costituisce “un importante strumento di accesso al credito per la casa a favore dei cittadini, oltre che un immediato impulso alla crescita attraverso il rilancio del settore immobiliare, anche sotto il profilo dell’efficienza energetica”.

 

Quali immobili

Il Fondo statale, con una dotazione iniziale di 650 milioni di euro, che potrà essere incrementata con contributi di Regioni e altri enti e organismi pubblici, prevede vantaggi quali il divieto della banca di acquisire garanzie personali e la possibilità, se la banca lo concede, di ottenere un mutuo pari al 100% del valore dell’immobile.

E’ anche previsto un tasso agevolato in termini di Taeg non superiore al tasso effettivo globale medio (Tegm) pubblicato trimestralmente dal Mef, con il Ministero che specifica, infatti, che “è previsto un tasso calmierato del finanziamento” per le seguenti categorie:

– giovani coppie, con almeno uno dei due componenti che non ha superato i 35 anni;

– nuclei familiari monogenitoriali con figli minori;

– giovani di età inferiore ai 35 anni titolari di un rapporto di lavoro atipico;

– conduttori di alloggi di proprietà degli IACP.

In un comunicato stampa del Ministero del 29 luglio 2017 si legge che nel periodo tra gennaio 2015 e giugno 2017 il Fondo ha ricevuto oltre 35.000 richieste di accesso alle garanzie per accendere un mutuo, circa 30.000 delle quali sono state ammesse: al 30 giugno scorso il valore dei mutui con la garanzia di questo strumento è stato di oltre 3,4 miliardi di euro.

Le richieste sono arrivate soprattutto da giovani al di sotto dei 35 anni (circa il 63%).

Nel primo semestre del 2017 il Fondo ha ricevuto circa 15.800 domande, taccando un apice che secondo il Mef è dovuto “alla migliore conoscenza dello strumento e ai segnali di ripresa economica che si riflettono anche nel settore immobiliare”.

La garanzia può essere richiesta per l’acquisto di immobili di qualunque superficie e, come detto, non di lusso e senza alcun limite di reddito e di età, da cittadini che alla data di presentazione della domanda non risultino proprietari di altri immobili a uso abitativo, fatta eccezione per quelli ricevuti per successione, anche in comunione con altri successori, o in uso a titolo gratuito a genitori o fratelli.

 

Banche e intermediari, 30 giorni per l’operatività

La domanda di accesso al Fondo deve essere presentata direttamente alla banca o all’intermediario finanziario aderente all’iniziativa al quale si richiede il mutuo, utilizzando l’apposita modulistica per la richiesta di accesso al Fondo di garanzia per la prima casa.

Sono stabiliti tempi certi per l’operatività del Fondo: le banche e gli intermediari finanziari hanno 30 giorni lavorativi, dal momento della loro adesione all’iniziativa, per erogare il servizi ai cittadini, a patto che la Consap, la società del Mef che gestisce il Fondo, abbia predisposto da almeno 30 giorni lavorativi il manuale d’uso per l’accesso delle stesse banche all’infrastruttura telematica.

A tutela dei mutuatari che si trovano in difficoltà nel pagamento delle rate del mutuo, le banche e gli intermediari finanziari che aderiscono all’iniziativa possono adottare la sospensione dei pagamenti delle rate e/o le altre misure facoltative indicate nel modulo di adesione.

Il Fondo di garanzia prima casa, così come il Fondo di solidarietà per la sospensione delle rate dei mutui che si rivolge alle famiglie in difficoltà economiche, è stato oggetto della campagna #casaconviene realizzata dal Mef con la collaborazione di tutte le altre istituzioni coinvolte, pubbliche e private.

Una volta attivata la procedura, i cittadini potranno presentare le domande di accesso al Fondo direttamente alla banca o all’intermediario finanziario cui si richiede il mutuo ipotecario, utilizzando la modulistica disponibile sul sito del Dipartimento del Tesoro (www.dt.tesoro.it), della Consap (www.consap.it) e sui siti di tutte le banche e gli intermediari finanziari aderenti.

 

 

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