Legge di bilancio e bonus caldaia, le novità del 2025
Interventi di ristrutturazione, riscaldamento e detrazioni fiscali: in tale contesto l’anno appena iniziato costituisce un punto di snodo importante, alla luce di quanto previsto dalla direttiva (UE) 2024/1275 sulla prestazione energetica nell’edilizia in vigore dall’8 maggio 2024, data di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea. Si tratta della cosiddetta “direttiva case green”, in base alla quale gli Stati membri dovranno ridurre il consumo di energia degli edifici residenziali del 16% entro il 2030 e di
almeno il 20% entro il 2035, adeguandolo ai nuovi standard energetici e ai consumi sostenibili. Per chi decide di sostituire l’impianto di riscaldamento e, quindi, acquistare e installare impianti ad alta efficienza energetica, sono previste delle detrazioni fiscali nell’ambito delle ristrutturazioni e dell’ecobonus. In particolare, per quanto riguarda il bonus caldaia, la legge di bilancio 2025 lo ha confermato fino al 31 dicembre e ha inoltre disposto, a partire dall’anno in corso, l’esclusione degli impianti alimentati esclusivamente con combustibili fossili, il che esclude dal risparmio fiscale le caldaie a gas a favore di quelle più conformi al risparmio energetico e alla sostenibilità ambientale. La stessa legge 207/2024, oltre al mantenimento in vigore fino alla fine dell’anno in corso, ha inoltre stabilito che dal 1° gennaio 2026 il bonus caldaia, in assenza di ulteriori misure, spetterà con aliquote ridotte al 36% per l’abitazione principale e al 30% per la seconda casa.
Percentuali e beneficiari
La sostituzione della caldaia, a seconda del tipo di intervento viene effettuato, dà diritto a una detrazione d’imposta: se si tratta di un intervento di ristrutturazione o di risparmio energetico effettuato nella prima casa, la detrazione è del 50% (ecobonus), mentre se è effettuato nella seconda casa è del 36%. Possono fruire dell’agevolazione fiscale i proprietari o nudi proprietari, i titolari di un diritto reale di godimento (usufrutto, uso, abitazione o superficie), i locatari (affittuari) o comodatari e gli inquilini, in caso di immobile in affitto.
Sspese ammesse e documenti
Sono detraibili, oltre a quelle per l’acquisto, il montaggio e la posa della nuova caldaia, le spese – ricordiamolo, effettuate entro il 31 dicembre 2025 – per le opere murarie, per le prestazioni professionali per sopralluoghi e modalità di intervento e per le valvole termostatiche di ultima generazione da collegare ai propri caloriferi. E’ inoltre necessario comunicare a ENEA la data di fine dei lavori, la spesa sostenuta e le caratteristiche dell’impianto. I documenti utili per la dichiarazione dei redditi sono: il certificato di asseverazione, rilasciato da un ingegnere o un geometra, con l’indice di riscaldamento energetico relativo alla stagione invernale (conforme ai livelli definiti per legge); la certificazione dei produttori relativi a caldaie e valvole termostatiche; le fatture attestanti le spese sostenute; le ricevute dei bonifici con la causale; la dicitura specifica del bonus e il riferimento normativo (legge 296/2006, art. 1, commi 344-347); il codice fiscale di chi lo esegue e la partita IVA (o codice fiscale) della ditta beneficiaria; la ricevuta della trasmissione della documentazione a ENEA (o la ricevuta della raccomandata).
Quali requisiti
Intanto, l’immobile deve essere accatastato o in corso di accatastamento e l’impianto di riscaldamento da sostituire deve essere presente, anche se non attivo. I requisiti necessari per richiedere il bonus sono quelli stabiliti dalla legge 296/2006: sostituzione parziale o integrale di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaie a condensazione con efficienza energetica stagionale per il riscaldamento d’ambiente maggiore del 90%; sostituzione parziale o integrale di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaie a condensazione e installazione contestuale di sistemi di termoregolazione evoluti appartenenti alle classi V, VI o VIII ((comunicazione della Commissione 2014/C 207/02); sostituzione parziale o integrale di impianti di climatizzazione invernale con impianti muniti di generatori d’aria calda a condensazione.
Ecobonus e ristrutturazioni
In caso di interventi di ristrutturazione l’importo della detrazione è del 50% e la spesa può essere abbinata al bonus mobili, in caso di acquisto di mobili nell’ambito di una ristrutturazione, con un limite massimo di spesa di 96.000 euro e la suddivisione annuale in quote di pari importo, per dieci anni.
Con l’ecobonus la detrazione è sempre del 50% per l’abitazione principale e al 36% per la seconda casa, spetta nel limite di 30.000 e, in questo caso, accanto agli impianti dotati di caldaie a condensazione di classe A devono essere installati anche sistemi di termoregolazione evoluti (comunicazione della Commissione 2014/C 207/02) e impianti dotati di apparecchi ibridi, costituiti da pompa di calore integrata con caldaia a condensazione.