Legge di bilancio 2025, le principali novità
Dopo l’approvazione con voto di fiducia, la legge di bilancio 2025, una manovra da 30 miliardi di euro, è stata approvata ed è entrata in vigore dal 1° gennaio, con la pubblicazione del testo nella Gazzetta Ufficiale. Tra le misure per imprese e famiglie contenute nella legge 30 dicembre 2024, n. 207, la riduzione della pressione fiscale, incentivi per le assunzioni, la strutturalità del taglio al cuneo fiscale e della riduzione da quattro a tre degli scaglioni IRPEF, la revisione delle detrazioni fiscali, contributi da banche e assicurazioni e la ridefinizione dei bonus per la casa
Quello che segue è un agile riepilogo delle principali novità introdotte.
IRPEF
Dopo l’entrata in vigore nel 2024, sono confermate e rese strutturali le tre aliquote IRPEF per il calcolo dell’imposta lorda (23% fino a 28.000 euro; 35% oltre 28.000 e fino a 50.000 euro; 43% oltre 50.000 euro). Per lavoratori dipendenti e pensionati con reddito complessivo fino a 20.000 euro è previsto un contributo che non concorre alla formazione del reddito imponibile; questa somma viene calcolata in base a una percentuale decrescente con l’aumentare del reddito. Ai dipendenti con redditi compresi tra 20.000 e 40.000 euro è riconosciuto un contributo fisso di 1.000 euro per redditi fino a 32.000 euro; oltre questa soglia si riduce progressivamente fino ad azzerarsi al raggiungimento di 40.000 euro. Viene rimandata al 2026 la riduzione della seconda aliquota dal 35% al 33%. Confermata per il triennio 2025-2027 la tassazione agevolata al 5% sui premi di produttività erogati dalle aziende ai lavoratori.
Incentivi per l’occupazione
Per le imprese che assumono in pianta stabile o investono in beni strumentali la maggior parte degli utili, l’IRES scende dal 24 al 20%, purché vengano rispettare le seguenti condizioni: deve essere accantonata una quota non inferiore all’80% degli utili di esercizio; almeno il 30% degli utili accantonati deve essere destinato agli investimenti (mai inferiori a 20.000 euro); il numero di lavoratori non deve essere diminuito nel 2025 rispetto alla media del triennio precedente; devono essere effettuate nuove assunzioni con contratto a tempo indeterminato che costituiscano un incremento; l’impresa non deve fare ricorso alla cassa integrazione. Sono previsti nuovi incentivi per le aziende che assumono giovani sotto i 35 anni e donne, con sgravi contributivi fino al 100% per i primi tre anni di contratto.
Misure per le famiglie
Tra le novità più importanti per le famiglie: la conferma del bonus mamma, esteso alle lavoratrici autonome, con sgravi contributivi per le mamme con due figli; per il bonus asilo nido, aumentano i limiti di reddito per l’accesso e sono previsti rimborsi maggiori per le famiglie con redditi medio-bassi; per il 2025 sale a 9,5 milioni lo stanziamento per il bonus psicologo. Per ciascun figlio, nato o adottato dal 1° gennaio 2025, è riconosciuta una somma una tantum di 1.000 euro (da richiedere all’INPS), che sarà corrisposta nel mese successivo a quello di nascita o di adozione. Spetta, tra gli altri, a cittadini italiani o di un Paese Ue, a cittadini di uno Stato extra Ue in possesso del permesso di soggiorno o titolari di permesso unico di lavoro, residenti in Italia: il nucleo familiare del genitore richiedente deve avere un valore ISEE non superiore a 40.000 euro annui.
Detrazioni per i figli
Le detrazioni fiscali per i figli a carico spettano esclusivamente per i figli di età inferiore ai 30 anni, salvo il caso di figli con disabilità. La detrazione per familiari conviventi diversi dai figli è limitata agli ascendenti. Sono esclusi dalle detrazioni per i loro familiari residenti all’estero i contribuenti che non sono cittadini italiani, di un Paese membro dell’Unione europea o di uno Stato aderente all’accordo sullo Spazio Economico Europeo.
Ristrutturazioni edilizie
E’ ridotta dal 36 al 30% la detrazione delle spese per interventi di recupero del patrimonio edilizio e di riqualificazione energetica degli edifici. Per per le spese sostenute nel 2025 per interventi di efficientamento energetico degli edifici (ecobonus), le nuove aliquote saranno: abitazione principale, 50%; immobili diversi dall’abitazione principale, 36%. Per le spese sostenute nel 2026 e 2027: abitazione principale, 36%; immobili diversi dall’abitazione principale, 30%. Nessuna detraibilità, invece, per l’acquisto e la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale con caldaie alimentate a gas.
Bonus mobili ed elettrodomestici
Confermato il limite di 5.000 euro, per le spese sostenute nel 2025, dai contribuenti che fruiscono della detrazione per gli interventi di ristrutturazione edilizia, ai quali viene riconosciuta un’ulteriore detrazione per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici di una certa classe energetica (forni, lavatrici, lavasciugatrici, lavastoviglie, frigoriferi e congelatori), finalizzati all’arredo dell’immobile oggetto dei lavori. Viene invece introdotto un nuovo bonus elettrodomestici: un contributo del 30% del costo, fino a un massimo di 100 euro per ciascun acquisto (200 euro per famiglie con ISEE inferiore a 25.000 euro), per elettrodomestici ad alta efficienza energetica (classe B o superiore) prodotti in Europa, purché il vecchio apparecchio venga smaltito correttamente. L’incentivo spetta per un solo elettrodomestico per nucleo familiare.
Criptovalute
Aliquota di tassazione delle plusvalenze delle criptoattività resta al 26% per l’anno 2025, ma dal 2026 aumenterà al 33%, come già previsto per le altre forme di reddito finanziario. Dal 1° gennaio viene eliminato il limite di 2.000 euro, che finora esentava le transazioni di importo inferiore.