ECONOMIA

Le misure del Decreto fiscale

Fra gli ultimi atti del governo Renzi, il sì del Senato alla fiducia chiesta sul decreto fiscale (D.L. n. 193/2016), collegato alla Legge di Bilancio 2017, approvato dunque con il testo identico a quello che ha ottenuto il via libera della Camera. Tra le misure contenute, la riforma degli studi di settore, la riedizione della voluntary disclosure, nuovi adempimenti per le partite IVA, la rottamazione delle cartelle esattoriali, l’annessione di Equitalia all’Agenzia delle Entrate e una serie di semplificazioni fiscali (chiusura delle partite IVA inattive da almeno tre anni, invio di avvisi di accertamento e atti catastali con posta elettronica certificata, rinnovo automatico della cedolare secca in caso di proroga dell’affitto, cancellazione delle tasse sulle spese di viaggio e trasporto per i piccoli imprenditori, ecc.). Il decreto finanzia inoltre alcune spese indifferibili quali l’accoglienza dei migranti, il fondo per le Pmi, la missione in Libia, il fondo occupazione, investimenti nella rete ferroviaria e agevolazioni per il cinema.

 

Studi di settore

Dal 2017 gli studi di settore saranno trasformati da strumento di accertamento a strumento che favorisce la compliance fiscale, saranno introdotti degli indicatori di fedeltà fiscale (indici sintetici di affidabilità fiscale) per delineare un profilo del contribuente-impresa e potenziato un sistema di premialità per i soggetti più affidabili che potrebbe arrivare all’eliminazione dei controlli. Le modalità attuative saranno fissate da un decreto ministeriale.

 

Voluntary disclosure bis

Riaperti fino al 31 luglio 2017 i termini per aderire alla procedura di collaborazione volontaria per la regolarizzazioni sia dei capitali detenuti illecitamente all’estero sia di quelli non dichiarati e detenuti in Italia, con il condono penale sui reati fiscali connessi all’evasione (esclusi quelli gravi), il pagamento per intero delle tasse evase e uno sconto sulle sanzioni. Sono sanabili le violazioni commesse entro il 30 settembre 2016. Si potrà presentare istanza anche ci si è avvalsi della voluntary limitatamente ai profili internazionali. Interessati alla procedura le persone fisiche, gli enti non commerciali e le società semplici e assimilate che nei periodi d’imposta ancora accertabili, per i quali i termini di accertamento o di notifica dell’atto di contestazione non siano scaduti al 31 dicembre 2015, abbiano violato le norme sulla compilazione del quadro RW di Unico. La richiesta di adesione deve essere presentata entro il 31 luglio 2017 e ci sarà tempo fino al 30 settembre per presentare la relazione e la documentazione integrativa.

 

Definizione agevolata delle cartelle esattoriali

E’ prevista quella che è stata definita la rottamazione delle cartelle esattoriali affidate a Equitalia fra il 2000 e il 2016, con il pagamento intero della tassa e senza interessi di mora, sanzioni e somme aggiuntive relative alla riscossione. Per aderire bisogna presentare la domanda entro il 31 marzo 2017. L’importo complessivo dovuto, calcolato dall’agente della riscossione, sarà comunicato al contribuente entro il 31 maggio del prossimo anno e potrà essere pagato in massimo cinque rate, tre nel 2017 e due nel 2018: le scadenze sono fissate a luglio, settembre e novembre 2017, aprile e settembre 2018. I versamenti delle rate del 2017 dovranno coprire il 70% dell’importo dovuto.

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Equitalia

Direttamente connessa alla rottamazione delle cartelle la eliminazione dell’attuale concessionario pubblico della riscossione: dal 1° luglio 2017 saranno chiuse Equitalia e le società del gruppo, con la loro cancellazione dal Registro delle imprese senza procedura di liquidazione. Le attività di riscossione saranno svolte da “Agenzia delle Entrate-Riscossione”, un ente pubblico economico sottoposto all’indirizzo e alla vigilanza del Ministero dell’Economia, con il Direttore dell’Agenzia come Presidente. Lo Statuto del nuovo ente sarà approvato con un decreto del Presidente del Consiglio su proposta del Mef che permetterà di utilizzare banche dati e informazioni già disponibili anche per il recupero delle imposte non pagate, cui si aggiunge la possibilità di acquisire informazioni su rapporti di lavoro o di impiego con l’accesso telematico agli archivi dell’Inps.

Il personale viene trasferito al nuovo ente – senza una nuova selezione ma con una ricognizione delle competenze possedute – che potrà svolgere attività di riscossione anche per i Comuni. La rottamazione sarà estesa anche ai Comuni che non affidano a Equitalia la riscossione, ma la effettuano direttamente o affidandosi a un soggetto privato iscritto all’albo.

 

IVA

I dati delle fatture IVA dovranno essere obbligatoriamente comunicati ogni tre mesi in via telematica all’Agenzia delle Entrate, con l’aumento di rapidità ed efficacia per i controlli incrociati; le liquidazioni periodiche delle operazioni rilevanti ai fini IVA diventano trimestrali. Sono stati introdotti anche due crediti d’imposta, uno di 100 euro per l’aggiornamento tecnologico e un altro di 50 euro, utilizzabile una sola volta, per la fatturazione elettronica. C’è poi la chiusura delle partite IVA inattive da almeno tre anni, che sarà eseguita d’ufficio e senza pagamenti di sanzioni: la chiusura sarà comunicata preventivamente all’intestatario, che potrà evitarla rispondendo all’Agenzia delle Entrate. Sanzioni più leggere per le omesse comunicazioni fiscali: si pagherà 1 euro per ogni fattura, fino a un massimo di 500 euro a trimestre, per la trasmissione effettuata entro i primi 15 giorni dalla scadenza, mentre oltre questi termini la sanzione sarà di 2 euro per fattura fino a un massimo di 1.000.

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