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Istanze di interpello, i nuovi indirizzi di posta elettronica

In un recente Provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate (n. 47688 del 1° marzo 2018), sono indicate le regole procedurali da seguire – con decorrenza dalla stessa data – per la presentazione delle istanze di interpello in seguito al nuovo assetto organizzativo degli Uffici centrali dell’Agenzia, al fine di assicurare il passaggio al nuovo modello organizzativo senza inficiare le funzioni svolte dalle strutture centrali dell’Agenzia e di garantire il rispetto dei termini previsti dallo Statuto dei diritti del Contribuente.

In questo contesto e per queste ragioni,

 

Modifica degli indirizzi di posta elettronica

L’indirizzo di Pec (posta elettronica certificata) secondo il DPR 68/2005, previsto da un allegato del Provvedimento direttoriale n. 27 del 2016 per le Direzioni centrali è sostituito dal seguente indirizzo unico: interpello@pec.agenziaentrate.it, al quale devono essere trasmesse le istanze di interpello delle persone fisiche non residenti (con i requisiti previsti dall’art. 24-bis, del DPR 917/1986-TUIR) e dei soggetti che presentano istanze di interpello sui nuovi investimenti (Provvedimento n. 77220/2016).

Gli indirizzi di Pel (posta elettronica libera) previsti all’allegato A del citato Provvedimento 27/2016 come modalità utilizzabile dai soggetti non residenti che non si avvalgono di un domiciliatario nel territorio dello Stato sono sostituiti dal seguente indirizzo unico: div.contr.interpello@agenziaentrate.it: a questo stesso indirizzo trasmettono le istanze di interpello le persone fisiche non residenti (con i requisiti previsti dall’art. 24-bis, del DPR 917/1986-TUIR) e dei soggetti che presentano istanze di interpello sui nuovi investimenti (Provvedimento n. 77220/2016) che non si avvalgono di un domiciliatario nel territorio dello Stato.

Queste modifiche si sono rese necessarie per individuare, a partire dallo scorso 1° marzo, la Divisione Contribuenti come la struttura unica alla quale destinare le diverse tipologie di interpello indirizzate agli uffici centrali delle Entrate e presentati, nei casi di maggiore complessità o incertezza, dalle Amministrazioni Centrali dello Stato, dagli Enti pubblici a rilevanza nazionale, dai soggetti di più rilevante dimensione, dai non residenti e dalle Direzioni regionali.

 

L’interpello abbreviato

Per i soggetti ammessi al regime di adempimento collaborativo (articoli 3 e seguenti del Decreto legislativo 128/2015), le istanze di interpello abbreviato (DM 15 giugno 2016) e quelle di interpello sui nuovi investimenti (art. 2, comma 2, D.lgs. 147/2015) vanno trasmesse all’indirizzo di posta elettronica certificata della Divisione Contribuenti, Direzione Centrale Grandi Contribuenti, Settore Strategie per la compliance e per l’attrazione degli investimenti – Ufficio Adempimento Collaborativo, indicato nelle istruzioni per la compilazione del modello (“Adesione al regime di adempimento collaborativo”).

 

 

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