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In Italia

Confartigianato: cuneo fiscale al 47,8%. Secondo il Presidente di Confartigianato, Giorgio Merletti, il carico fiscale arriva al 43% del Pil e “Ci batte soltanto la Francia con il 47,5%. In pratica subiamo un tax spread rispetto all’Eurozona pari a 24 miliardi all’anno”. E continua affermando che “gli adempimenti drenano risorse e tempo. Il cuneo fiscale sul costo del lavoro è al 47,8%, sopra di quasi 12 punti

rispetto alla media dei Paesi avanzati”. L’associazione ha individuato ben 13 “zavorre” che frenano la crescita delle piccole imprese, dallo spread fiscale al debito pubblico, dalla concorrenza sleale alla burocrazia e il credito. Un altro grido di allarme riguarda l’avvento del digitale, che preoccupa gli artigiani: in proposito Merletti lamenta che “Le nostre imprese volano sui mercati internazionali e fanno innovazione ma, nel frattempo, i nostri servizi pubblici rimangono al palo. I Comuni italiani gestiscono online soltanto il 3% dei servizi per cittadini e imprenditori e in quelli meno efficienti le piccole imprese subiscono la maggiore tassazione: tra Imu, Tasi e addizionale Irpef si sfiorano i 4.400 euro l’anno ad impresa”.

 

App delle Entrate con nuove funzioni. All’ultima edizione del Forum PA è stata presentata la rinnovata e più intuitiva App del Fisco – disponibile all’interno del proprio sistema operativo mobile (Android, iOS o Windows phone) – che permette di comunicare in modo veloce, semplice e diretto. Le novità introdotte non riguardano solo l’interfaccia grafica ma anche diverse nuove funzioni, che consentono di: consultare lo stato di lavorazione e gli esiti delle richieste di assistenza su comunicazioni/avvisi telematici, cartelle di pagamento e mod. F24; controllare la corrispondenza fra un codice fiscale e i dati anagrafici del titolare o la validità di una partita IVA; visualizzare messaggi di notifica relativi alla scadenza della password o dell’ambiente di sicurezza; prenotare un appuntamento presso un qualsiasi ufficio e visualizzare le prenotazioni effettuate. Tramite l’App mobile delle Entrate, inoltre, si può consultare il sito di assistenza alla precompilata o la pagina di login dell’applicativo “Fatture e Corrispettivi”, oltre a controllare le scadenze fiscali e gli aggiornamenti delle Guide fiscali dell’Agenzia. Le nuove funzionalità si aggiungono a quelle già attive, che permettono di visualizzare le attestazioni di avvenuto ricevimento di documenti, di localizzare un ufficio delle Entrate, consultare il cassetto fiscale, prenotare un biglietto elimina code da utilizzare nello stesso giorno e monitorare le informazioni relative alla propria posizione.

 

GdF, evasione IVA in forte aumento. Secondo i dati diffusi dalla Guardia di Finanza l’IVA evasa scoperta è aumentata del 300%, passando dai 900 milioni di euro dei primi cinque mesi del 2016 ai 3,5 miliardi del 2017. Il notevole aumento è riconducibile anche al piano “Omesse comunicazioni Iva”, messo in atto dai militari su tutto il territorio nazionale e rivolto a tutti i contribuenti che non hanno risposto all’invito di regolarizzare la propria posizione fiscale o non hanno provveduto al ravvedimento. Il Corpo informa che nei primi cinque mesi del 2017 sono aumentati anche i casi di evasione fiscale internazionale (339), registrando un +67% rispetto al 2016: i proventi da redditi conseguiti in Italia sono stati “esportati” all’estero attraverso residenze fittizie e occultamento di patrimoni e di disponibilità economiche. Sono aumentati anche i sequestri – 290 milioni di euro contro i 97,5 dello scorso anno, +198% – nei confronti di soggetti fiscalmente pericolosi in base alle norme antimafia applicate ai reati fiscali. L’aumento coinvolge anche i datori di lavoro che si sono avvalsi di manodopera in nero o irregolare (+54%) e i soggetti arrestati per reati fiscali (+27%).

 

Lotta all’evasione, i risultati del 2016. “Sono stati recuperati nel 2016 oltre 19 miliardi dal contrasto all’evasione fiscale, un risultato mai raggiunto prima. Questi risultati vanno consolidati è molto resta ancora da fare. Le riforme richiedono tempi lunghi per dispiegare i loro effetti. E’ necessario continuare a contrastare l’illegalità in tutte le sue forme, che è fonte di ingiustizia, causa di minor benessere economico e limita le risorse da investire in infrastrutture e servizi utili alla collettività”. E’ quanto affermato in occasione dell’anniversario della fondazione della Guardia di Finanza dal ministro dell’Economia Padoan, che si è dichiarato ottimista riguardo i risultati ottenuti dal Governo nell’attività di contrasto all’evasione fiscale.

 

In calo i prezzi delle abitazioni. I dati dicono che per le quotazioni immobiliari l’andamento continua a essere negativo. I prezzi delle case a maggio scendono dello 0,6 % rispetto ad aprile, mentre rispetto al 2016 la riduzione è del 5,7 %. La frenata varia da Regione a Regione: il Lazio registra quella più significativa (1,7 %), seguito da Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna e Campania. Di contro, i prezzi risultano invece in aumento in Puglia (0,4 %), in Lombardia (0,5 %) e in Calabria (1,1%).

 

Primato mondiale per le tasse più complesse. Dal rapporto “Financial Complexity Index 2017” del TFM Group, multinazionale che opera nella consulenza fiscale e assicurativa, emerge che a livello mondiale l’Italia è al terzo posto per la complessità del sistema fiscale (al primo in Europa). Dall’analisi di 94 ordinamenti tributari, dopo la media dei risultati basati su 4 parametri, risultano più complessi del nostro solo quelli di Turchia e Brasile. In Italia le tasse sono complesse e con troppi livelli di riscossione: nazionale, regionale e comunale. Sarà un caso che per trovare il sistema fiscale più semplice nel mondo si debba arrivare alle isole Cayman?

 

Liquidazione IVA, le Faq delle Entrate. Nelle Faq pubblicate nel sito dell’Agenzia delle Entrate è possibile trovare una serie di interessanti precisazioni che chiariscono i dubbi dei contribuenti titolari di partita IVA: ne riportiamo alcune. Il contribuente non effettua alcuna operazione IVA nel trimestre non è obbligato all’invio della comunicazione trimestrale, a meno che non debba indicare il riporto di un credito del trimestre precedente. Lo stesso dicasi per il contribuente con liquidazioni mensili: ad esempio, chi effettua liquidazioni mensili e non ha dati da indicare nel quadro VP per i mesi di aprile, maggio e giugno, in assenza di un credito da riportare dal mese di marzo, non ha l’obbligo di presentare la comunicazione riferita al secondo trimestre. Per quanto riguarda il credito IVA dell’anno precedente, ad esempio, chi decide di non utilizzarlo nella relativa liquidazione periodica non è tenuto a indicarlo per intero nel rigo VP9 del mese di gennaio: il credito potrà essere riportato, interamente o in parte, nel rigo VP9 dei mesi successivi. L’IVA a debito fino a 25,82 euro, anche se non viene pagata perché inferiore al limite minimo stabilito, deve essere indicata nel rigo VP14, il versamento sarà fatto con quello del mese successivo. E’ possibile correggere una dichiarazione già inviata, anche dopo la scadenza del termine di presentazione: è sufficiente inviare una nuova comunicazione che sostituisce automaticamente quella precedentemente trasmessa. In caso di operazioni in regime di split payment – con la Pubblica amministrazione, quindi, che paga l’IVA direttamente all’Erario – il contribuente compila la comunicazione riportando l’imponibile nel totale operazioni attive (rigo VP2), senza considerare l’imposta nell’IVA esigibile (rigo RV4).

 

L’inflazione scende all’1,6%. L’Istat ha reso noto che l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (Nic), al lordo dei tabacchi, è diminuita dello 0,2% su base mensile ma è risultato in aumento dell’1,4% rispetto a maggio 2016 (+1,9% ad aprile), confermando la stima preliminare.

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