In Italia
Task force contro l’evasione – Il 22 marzo si è tenuta la prima riunione della Commissione consultiva per il contrasto all’evasione fiscale, presieduta dal Ministro dell’Economia, Padoan: presenti il Viceministro Casero, i Direttori delle Agenzie delle Entrate e delle Dogane, Orlandi e Peleggi e il Comandante della Guardia di Finanza, Toschi. Una vera e propria task force creata per non dare tregua agli evasori, per contrastare le frodi internazionali e stanare grandi evasori e contribuenti che hanno ricevuto un invito a regolarizzare la propria posizione fiscale ma non hanno risposto. Tra gli obiettivi, l’inasprimento dei controlli volti a scoprire chi si avvale di una tassazione più favorevole trasferendo la residenza all’estero mantenendo, però, le proprie attività in Italia e anche le multinazionali che realizzano movimenti di profitti in Paesi con regimi fiscali più favorevoli. Sono previsti 3.000 controlli per imprese, professionisti e persone fisiche e altrettanti per chi non ha aderito alla voluntary disclosure per l’emersione di capitali all’estero. In programma anche azioni specifiche per combattere le frodi di importazioni di euro e le intermediazioni nelle compravendite immobiliari. La prossima riunione è fissata per il 22 aprile.
Modelli Intrastat – Con un comunicato stampa dello scorso 16 marzo l’Agenzia delle Entrate ricorda che “Nelle more della definizione del quadro giuridico relativo agli adempimenti in materia di Intrastat”, per il mese di gennaio 2017 è già stato precisato che l’obbligo di trasmissione delle comunicazioni Intra-2 persisteva, ai soli fini statistici, solo per i soggetti passivi IVA già tenuti a presentarli mensilmente. Confermando la validità di tali indicazioni, per gli adempimenti relativi al mese di febbraio ci si deve raccordare a un diverso quadro giuridico. Il decreto Milleproroghe (D.L. 244/2016), convertito dalla legge n. 19/2017, ha fissato la proroga degli obblighi Intrastat vigenti alla data di entrata in vigore del D.L. n. 193/2016, e dunque il ripristino, per il 2017, dell’obbligo di comunicazione dei dati fiscali mensili e trimestrali, oltre che dei dati statistici per i contribuenti mensili, cioè di comunicazione degli elenchi acquisti (Intra2) mensili e trimestrali di beni e servizi. L’Agenzia rende noto che “Considerata la ristrettezza dei tempi, eventuali ritardi di trasmissione, rispetto alla scadenza di fine marzo, non saranno sanzionati”.
Fatturazione elettronica – Il 31 marzo è scaduta la possibilità di esercitare l’opzione di fatturazione elettronica fra privati, che hanno a disposizione 15 giorni per correggere i dati trimestrali sulle fatture. L’opzione di fatturazione elettronica fra privati, introdotta dall’art. 1, comma 3, del D.Lgs. 127/2015, dal 2018 si eserciterà a partire dal primo gennaio. Solo per il 2017 c’è quindi la possibilità di modificare i dati sulle fatture comunicati telematicamente entro i 15 giorni successivi, in modo che contribuenti e intermediari possano valutare bene se è il caso di esercitare l’opzione, vincolante per cinque anni.
Ddl lavoro autonomo – La Camera ha approvato il 9 marzo il Disegno di legge per il lavoro autonomo, suddiviso in due parti: la prima dedicata alle tutele per gli autonomi e la seconda al lavoro agile. Due le novità principali: il trattamento di disoccupazione per i lavoratori autonomi (Dis-Coll strutturale), la maternità e il congedo parentale per le lavoratrici autonome. Inoltre, appalti ai professionisti, pagamenti e deducibilità delle spese.
Il trattamento di disoccupazione per i lavoratori autonomi, che è stato introdotto in via sperimentale dal Jobs Act e prorogato fino a luglio 2017 dal decreto Milleproroghe fino al prossimo lulgio 2017, diventa strutturale. Introdotti il diritto delle lavoratrici iscritte alla gestione separata al trattamento di maternità anche se non si astengono dall’attività lavorativa e sei mesi di congedo parentale (dei precedenti tre mesi nel primo anno) utilizzabile fino al terzo anno di età del figlio/figlia. Sono integralmente deducibili le spese di formazione, aggiornamento, master e congressi, fino a un limite annuo di 10.000 euro e quelle per i servizi di certificazione competenze, orientamento e sostegno all’autoimprenditorialità, per le quali la soglia è fino a 5.000 euro annui. Sono deducibili anche le spese sostenute dal professionista per vitto e alloggio. Possono partecipare agli appalti anche i professionisti, che vengono equiparati alle PMI per i piani operativi dei fondi europei. Il cosiddetto “Smart working” prevede un contratto scritto, che può essere a termine o a tempo indeterminato, con il quale le modalità del lavoro subordinato vengono stabilite con l’accordo tra le parti, anche con forme di organizzazione per fasi, cicli e obiettivi e senza precisi vincoli di orario o di luogo di lavoro, con il possibile utilizzo di strumenti tecnologici per lo svolgimento dell’attività lavorativa. Il lavoratore (smart worker) ha diritto a un trattamento economico pari a quello dei colleghi che svolgono le stesse funzioni in azienda; sono anche previste norme in materia di sicurezza sul lavoro, assicurazione obbligatoria, poteri di controllo e disciplinari del datore di lavoro.
Costo del lavoro – L’Ocse conferma l’Italia come uno degli Stati con maggiore cuneo fiscale, visto che fra gli oltre 30 Paesi più industrializzati del mondo il carico contributivo per dipendente più alto del nostro solo si trova solo in tre Paesi: Francia, Estonia e Repubblica Ceca. Un dato che conferma i calcoli elaborati l’Ufficio studi della Cgia di Mestre, dai quali risulta che un lavoratore dipendente costa all’azienda quasi il doppio dello stipendio pagato. Secondo la Confederazione si tratta di “Una situazione che ci impone non tanto di tagliare l’aliquota previdenziale che, in un sistema ormai contributivo, danneggerebbe i lavoratori, ma di proseguire con maggiore determinazione nella riduzione delle tasse sulle imprese”.
Meno disoccupati tra i giovani – L’Istat ha pubblicato dei dati che registrano un aumentano degli occupati nel 2016, soprattutto fra i giovani (+0,9%). Nei primi sei mesi dell’anno gli occupati nella fascia di età compresa tra i 15 e i 24 anni sono stati 44.000 in più. Per la fascia di età fra i 35 e i 49 anni il tasso di occupazione è cresciuto dello 0,6% e aumentano gli occupati con oltre 50 anni, tra i quali si ha il maggior calo di inattività.
In aumento prestiti e interessi – Uno studio della Banca d’Italia mostra segnala l’aumento dei prestiti bancari a privati e famiglie, che a gennaio 2017 sono saliti dell’1,2% su base annua, rispetto all’1,1% del mese precedente. I prestiti alle famiglie sono cresciuti del 2,2% mentre quelli alle società non finanziarie dello 0,9%. Risultano in aumento, però, anche i tassi d’interesse sui mutui erogati nel mese alle famiglie per l’acquisto di abitazioni: comprese le spese accessorie, sono stati pari al 2,38% (era 2,32% nel mese precedente). Più alti anche i tassi sulle nuove erogazioni di credito al consumo, arrivati all’8,26%.
Crescita ancora lenta – Secondo il Centro Studi di Confindustria la crescita in Italia prosegue nel suo andamento lento per la scarsità del credito erogato dal sistema bancario. Anche nella prima parte del 2017 la congiuntura economica andrà a rilento, dopo il +0,2% del Pil nell’ultimo trimestre 2016.
Università private e detrazioni IRPEF – Dal Ministero dell’Istruzione (Miur) una guida alle detrazioni fiscali da indicare nella prossima dichiarazione dei redditi per le spese di frequenza di Università private gli importi delle quali vengono fissati ogni anno. Per la dichiarazione del 2017, relativa all’anno di imposta 2016, gli importi massimi detraibili li ha stabiliti il Miur con il decreto del 23/12/2016.
I limiti alla spesa relativa per tasse e contributi di iscrizione per corsi di laurea, laurea magistrale e laurea magistrale a ciclo unico delle Università private per le quali si ha diritto alla detrazione IRPEF sono stati fissati distintamente per area disciplinare e Regione in cui è ubicato l’Ateneo:
Corsi di istruzione NORD CENTRO SUD E ISOLE
Medica € 3.700 € 2.900 € 1.800
Sanitaria € 2.600 € 2.200 € 1.600
Scientifico-Tecnologica € 3.500 € 2.400 € 1.600
Umanistico-sociale € 2.800 € 2.300 € 1.500
Per gli studenti iscritti ai corsi di dottorato, specializzazione e master universitari di primo e secondo livello, gli importi massimi per i quali è possibile fruire della detrazione fiscale sono i seguenti:
Spesa massima detraibile NORD CENTRO SUD E ISOLE
Corsi di Dottorato, di Specializzazione
e Master Universitari di 1° e di 2° livello € 3.700 € 2.900 € 1.800