Il Fisco ai contribuenti: avvisi preventivi via sms o e-mail
L’Agenzia delle Entrate, sempre più al passo con 1 tempi, dialoga con i professionisti e i lavoratori autonomi, soggetti agli studi di settore, tramite l’invio di 190.000 comunicazioni sotto forma di alert.
In linea con alcune norme inserite nell’ultima Legge di Stabilità – la nuova versione del ravvedimento operoso – l’Amministrazione finanziaria mette a disposizione dei contribuenti tutti gli elementi in proprio possesso per prevenire l’innesco di verifiche. Un’attività del genere è stata già utilizzata nei riguardi delle società, in caso di anomalie su plusvalenze e sopravvenienze attive, e ora viene applicata a un numero più elevato di destinatari.
In pratica, nello scorso mese di giugno l’Agenzia ha inviato 190.000 inviti a consultare il Cassetto fiscale presente nel sito www.agenziaentrate.gov.it aggiornato con le comunicazioni di anomalia nei dati dichiarati ai fini degli studi di settore per il triennio 2011-2013: per rimediare gli interessati potranno dare spiegazioni o mettersi in regola avvalendosi del nuovo ravvedimento, con il beneficio della riduzione delle sanzioni, prima che partano le verifiche vere e proprie e le cartelle. “Sono 190.000 le comunicazioni pronte a partire per consentire ai contribuenti di valutare la propria posizione e scegliere dì fornire chiarimenti all’Agenzia o rimediare”. L’iniziativa è stata annunciata con un comunicato diffuso il 18 giugno, lo stesso giorno di approvazione del Provvedimento n. 83314 che contiene le specifiche tecniche per la trasmissione dei dati rilevanti ai fini dell’applicazione degli studi di settore: nell’allegato 1 del documento sono riportate le tipologie di anomalie.
Le comunicazioni sono state segnalate mediante un alert che il Fisco ha inviato non per lettera, ma via e-mail, Pec o sms, direttamente sulla posta elettronica o sul cellulare degli intermediari abilitati delegati a presentare la dichiarazione dei redditi e dei contribuenti direttamente abilitati ai servizi telematici delle Entrate.
Come rispondere
Per fornire ì chiarimenti e le spiegazioni richieste intermediari e contribuenti dovranno utilizzare i software messi a disposizione nel sito dell’Agenzia delle Entrate nella sezione “Studi di settore”. Per regolarizzare errori e omissioni si potranno avvalere dell’istituto del nuovo ravvedimento operoso, che ora è utilizzabile anche nei casi di violazioni già constatate o di accessi, ispezioni e verifiche già avviati.
Oltre alle comunicazioni di anomalie, sono a disposizione del contribuente molti altri elementi, tra i quali: gli inviti a presentare i modelli studi di settore, per chi non ha provveduto, l’elenco delle anomalie emerse in fase di trasmissione della dichiarazione sulla base dei controlli telematici tra il modello Unico e i dati degli studi di setiore, le risposte inviate dal contribuente, anche tramite il suo intermediario, relative a comunicazioni di anomalie nei dati dichiarati ai fini degli studi di settore e le statistiche relative ai dati dichiarati ai fini degli studi di settore.
COMUNICATO STAMPA
Studi di settore, obiettivo zero controlli per 190mila contribuenti grazie a dialogo e ravvedimento
Più informazioni condivise e obiettivo zero controlli per i contribuenti soggetti agli studi di settore. Sono 190mila le comunicazioni di anomalie nei dati dichiarati ai fini degli studi pronte a partire per consentire ai contribuenti di valutare la propria posizione e scegliere di fornire chiarimenti all’Agenzia o rimediare. Con il nuovo ravvedimento, infatti, chi si accorge dell’ernie e provvede a correggerlo beneficia di una significativa riduzione delle sanzioni in base al tempo trascorso. Una chance che resta salva anche se la violazione è già stata constatata o sono iniziati accessi, ispezioni, verifiche. Con il provvedimento firmato oggi dal Direttore dell’Agenzia viene definito il pacchetto di dati a disposizione dei contribuenti soggetti agli studi e fissate le modalità di dialogo preventivo con il Fisco. Obiettivo dell’operazione, che segue a distanza di poche settimane quella lanciata per la corretta indicazione delle quote costanti delle plusvalenze e/o sopravvenienze attive, è mettere i cittadini nelle condizioni di avere un quadro completo della loro posizione fiscale per aiutarli ad adempiere correttamente o a mettersi in regola ed evitare, così, i controlli.
L’alert del Fisco arriva via web o sul cellulare – L’Agenzia sta invitando i 190mila contribuenti coinvolti a consultare il Cassetto fiscale aggiornato con le comunicazioni di anomalia relative al triennio 2011-2013. Le tipologie di anomalie sono riportate nell’allegato 1 del provvedimento. L’invito del Fisco arriva direttamente agli interessati senza passare dalla buca delle lettere, in modo da permettere ai cittadini di verificare tempestivamente la propria situazione e scegliere se giustificarsi o ravvedersi. Anche quest’anno le comunicazioni di anomalia sono inviate agli intermediari delegati al momento della presentazione della dichiarazione dei redditi; un invito ad accedere al proprio cassetto fiscale arriverà agli indirizzi di posta elettronica certificata (Pec) attivati dai contribuenti e via mail o sms, nel caso dei soggetti direttamente abilitati ai servizi telematici delle Entrate. I contribuenti, anche tramite intermediari incaricati della trasmissione delle dichiarazioni, potranno fornire chiarimenti e precisazioni tramite i software gratuiti che saranno messi a disposizione dalle Entrate sul sito vww.agenziaentrate.it nella sezione dedicata agli Studi di settore (raggiungibile dal percorso: Home – Cosa devi fare – Dichiarare – Studi di settore e parametri – Studi di settore – Software).
Il dialogo apre la strada al ravvedimento – Il provvedimento di oggi individua l’intero pacchetto di elementi e informazioni relativi agli studi di settore da condividere, oltre a quelli sulle anomalie. Grazie a questa nuova e più avanzata forma di comunicazione con il Fisco, i contribuenti che hanno ricevuto le informazioni dall’Agenzia possono regolarizzare gli errori e le omissioni eventualmente commesse, secondo le modalità previste dall’istituto del ravvedimento operoso (articolo 13 del Dlgs n. 472/1997), beneficiando così della riduzione delle sanzioni, graduata in ragione della tempestività delle correzioni. Un “rimedio” agevolato che resta salvo a prescindere dslla circostanza che la violazione sia già stata constatata o che siano iniziati accessi, ispezioni, verifiche o altre attività amministrative di controllo, delle quali il contribuente abbia avuto formale conoscenza, salvo la formale notifica di un atto di liquidazione, di irrogazione delle sanzioni o, in generale, di accertamento e il ricevimento delle comunicazioni di irregolarità (articoli 36-bis Dpr 600/1973 e 54-bis Dpr 633/1972) e degli esiti del controllo formale (art. 36-ter Dpr 600/1973).
Studi, più dati condivisi – Oltre alle comunicazioni di anomalie, le Entrate mettono a disposizione del contribuente:
- gli inviti a presentare i modelli studi di settore, se non ha provveduto
- i modelli di studi di settore trasmessi
- l’elenco delle anomalie emerse in fase di trasmissione della dichiarazione sulla base dei controlli telematici tra il modello Unico e i dati degli studi di settore
- le segnalazioni inviate dal contribuente o dal suo intermediario per comunicare eventuali giustificazioni su situazioni di non congruità, non normalità e/o non coerenza o per fornire dettagli in merito alle cause di esclusione o di inapplicabilità dagli studi
- le risposte inviate dal contribuente, anche tramite il suo intermediario, relative a comunicazioni di anomalie nei dati dichiarati ai fini degli studi di settore
- le statistiche relative ai dati dichiarati ai fini degli studi di settore.
Allo stesso scopo, il Fisco fornirà anche il prospetto su base pluriennale dell’andamento dei dati dichiarativi relativi agli studi di settore applicati e il documento di sintesi dell’esito dell’applicazione degli studi di settore sulla base dell’ultima versione del software Gerico.
Roma, 18 giugno 2015