ECONOMIA

Il Def 2017, Gentiloni: “Conti in ordine con misure di sviluppo e crescita”

Nel pomeriggio dell’11 aprile il Consiglio dei Ministri ha varato il Def, il documento di economia e finanza per il 2017, composto da tre sezioni: Programma di Stabilità dell’Italia, Analisi e tendenze di finanza pubblica e Programma Nazionale di Riforma (PNR). Nel comunicato stampa del Consiglio dei Ministri si legge che il documento viene trasmesso alle Camere, che dovranno esprimersi sugli obiettivi programmatici, sulle strategie di politica economica e sul programma di riforme: dopo il passaggio parlamentare, ed entro il 30 aprile il Programma di Stabilità e il Programma Nazionale di Riforma saranno inviati al Consiglio dell’Unione europea e alla Commissione europea.

Nella conferenza stampa tenutasi alla fine del Consiglio dei Ministri, il premier Gentiloni ha dichiarato che “Il lavoro del Governo continua e continua con il binomio riforme-crescita. I messaggi delle scelte operate dal governo vanno in due direzioni: di forte rassicurazione, perché abbiamo conti in ordine e li abbiamo non aumentando le tasse ma accompagnando il risanamento con misure di sviluppo e crescita”. L’Esecutivo considera “cruciale tagliare il cuneo fiscale per ridurre il costo del lavoro e aumentare il reddito disponibile dei lavoratori”, mentre “rimane fermo l’impegno a proseguire, compatibilmente con gli obiettivi di bilancio, la riduzione del carico fiscale sui redditi di famiglie e imprese”, e ribadisce l’intenzione di “trovare spazi per operare misure espansive e di riduzione della pressione fiscale in continuità con le misure introdotte negli anni precedenti”.

Per quanto riguarda la spesa, nel Def è prevista una serie di risparmi di “almeno un miliardo all’anno” dalle Amministrazioni centrali dello Stato per contribuire al conseguimento degli obiettivi programmatici, che saranno oggetto di un decreto della Presidenza del Consiglio. Inoltre, “si ipotizza un utilizzo pari a circa metà delle risorse rese disponibili per la ricapitalizzazione precauzionale delle banche”, utilizzando quindi 10 miliardi del fondo salva-banche.

Nel Documento varato dal Governo vengono anche stanziati circa 1,2 miliardi per il 2017 e 1,7 per il 2018 per la lotta alla povertà, che “sarà incentrata su una strategia innovativa delineata dalla legge delega approvata nel marzo scorso dal Parlamento”, che autorizza il Governo a intervenire su tre ambiti: il varo del reddito di inclusione con un progressivo ampliamento della platea di beneficiari e un rafforzamento dei servizi di accompagnamento verso l’autonomia; il riordino delle prestazioni assistenziali rivolte al contrasto della povertà, come la carta acquisti per minori e l’assegno di disoccupazione Asdi; il rafforzamento e coordinamento degli interventi in materia di servizi sociali per garantire una maggiore omogeneità territoriale nell’erogazione delle prestazioni.

 

I dati economici

Quelli che seguono sono i dati economici illustrati nel comunicato stampa.

L’andamento del Pil è tornato stabilmente con il segno positivo (+0,1% nel 2014, +0,8% nel 2015, +0,9% nel 2016); gli occupati sono 734.000 in più rispetto al minimo del settembre 2013 e, anche per gli effetti del Jobs Act, c’è stata una riduzione del numero degli inattivi, del tasso di disoccupazione e del ricorso alla Cassa integrazione. I consumi delle famiglie sono cresciuti dell’1,3% nel 2016 e dal 2014 anche i conti pubblici hanno registrato un costante miglioramento. La pressione fiscale è scesa al 42,3% nel 2016 dal 43,6% nel 2013. Oltre agli sgravi a favore delle famiglie, è
calata l’aliquota fiscale totale per le imprese tramite gli interventi su IRAP (2015), IMU (2016) e IRES (2017). “L’obiettivo prioritario del Governo – e della politica di bilancio delineata nel Def – resta quello di innalzare stabilmente la crescita e l’occupazione, nel rispetto della sostenibilità delle finanze pubbliche”. Rispetto alle clausole di salvaguardia, tuttora previste per il 2018 e il 2019, il Governo intende sostituirle con misure sul lato della spesa e delle entrate, comprensive di ulteriori interventi di contrasto all’evasione nella Legge di Bilancio per il 2018.

 

Nuovi indicatori di benessere

UN documento lastricato di buone intenzioni, che si spera diverranno realtà, soprattutto quelle contenute nel Programma Nazionale di Riforma. In tema di “benessere equo e sostenibile” il Governo italiano, “primo in Europa e tra i Paesi del G7, ha deciso di introdurre in via provvisoria alcuni indicatori di benessere già a partire da questo Documento programmatico. Poiché tra i fattori che concorrono al benessere di una società ci sono la qualità e la sostenibilità dell’ambiente, le diseguaglianze economiche, la qualità del lavoro, la salute e il livello di istruzione della popolazione, accanto agli obiettivi tradizionali come il Pil e l’occupazione”, il Def illustra l’andamento del reddito medio disponibile, della diseguaglianza dei redditi, della mancata partecipazione al mercato del lavoro, delle emissioni di Co2 e altri gas che alterano il clima.

Gli interventi previsti nel Programma Nazionale di Riforma per superare le disuguaglianze si muovono su tre direttive: 1 – il varo del Reddito di Inclusione, misura universale di sostegno economico ai nuclei in condizione di povertà; 2 – il riordino delle prestazioni assistenziali finalizzate al contrasto della povertà; 3 – il rafforzamento e coordinamento degli interventi in materia di servizi sociali, finalizzato a garantire maggiore omogeneità territoriale nell’erogazione delle prestazioni.

Un decreto legge approvato dal Consiglio dei Ministri dispone misure urgenti per ulteriori interventi in favore degli enti locali e dei territori colpiti dal sisma, tra le quali un fondo specifico di 1 miliardo di euro per ciascun anno del triennio 2017-2019 finalizzato ad accelerare le attività di ricostruzione e l’istituzione di una zona franca urbana nei Comuni delle Regioni del Lazio, dell’Umbria, delle Marche e dell’Abruzzo colpiti dagli eventi sismici verificatisi dal 24 agosto 2016, in favore delle imprese con la sede principale o l’unità locale all’interno della stessa zona franca e che abbiano subito una contrazione del fatturato. Queste imprese possono beneficiare, in relazione ai redditi e al valore della produzione netta derivanti dalla prosecuzione dell’attività nei Comuni interessati, di una esenzione biennale IRES e IRPEF fino a 100.000 euro di reddito, IRAP fino a 300.000 euro di valore della produzione netta e IMU, nel rispetto dei limiti e delle condizioni stabiliti dai regolamenti “de minimis”.

 

La correzione dei conti richiesta dall’Europa

Passiamo alla cosiddetta “manovrina”, con la quale reperire lo 0,2% del Pil e varata per non incorrere in sanzioni, nella quale non si trovano l’attesa (e annunciata) riduzione dell’IRPEF e la riforma del Catasto, ma misure per provare a ridurre cuneo fiscale e costo del lavoro.

Tra le misure troviamo più risorse per i migranti, il consueto aumento per le sigarette, il rincaro dei canoni per le spiagge, la tassa sugli affitti brevi (Airbnb, cedolare secca del 21% per i proprietari di case che affittano ai turisti), le risorse per il contratto dei dipendenti pubblici e inoltre:

  • in materia di entrate viene esteso l’ambito di applicazione del meccanismo della scissione dei pagamenti IVA (il cosiddetto split payment) anche alle operazioni effettuate nei confronti di altri soggetti che pagano l’imposta ai loro fornitori secondo le regole generali. L’estensione riguarda tutte le amministrazioni, gli enti e i soggetti inclusi nel conto consolidato della PA, le società controllate direttamente o indirettamente dallo Stato, di diritto o di fatto, le società controllate di diritto direttamente dagli enti pubblici territoriali, le società quotate della Borsa italiana. Sono inoltre comprese anche le operazioni effettuate da fornitori che subiscono l’applicazione delle ritenute alla fonte sui compensi percepiti (essenzialmente, i liberi professionisti). Tali modifiche si applicano alle fatture emesse a partire dal 1° luglio 2017;
  • in materia di misure antifrode e di contrasto alle compensazioni fiscali indebite, sono introdotte norme più stringenti. Scende dagli attuali 15.000 a 5.000 euro il limite oltre il quale i crediti di imposta si possono usare in compensazione solo con l’apposizione del visto di conformità del professionista (o la firma alternativa del revisore legale) sulla dichiarazione da cui scaturiscono. Nei casi di compensazioni prive del visto di conformità o della sottoscrizione alternativa o se questi sono stati apposti da soggetti non abilitati, i crediti utilizzati vengono recuperati con aggiunta di interessi e sanzioni;
  • dal 1° ottobre 2017 è previsto l’aumento del prelievo erariale unico (Preu) sugli apparecchi da intrattenimento (new slot o Awp) e sulla raccolta derivante dagli apparecchi cosiddetti videolotteries o Vlt;
  • in materia di giustizia tributaria si prevede la possibilità di definire le controversie con l’Agenzia delle Entrate pagando gli importi contestati con l’atto impugnato e gli interessi da ritardata iscrizione a ruolo, al netto delle sanzioni e degli interessi di mora (la richiesta deve essere presentata entro il 30 settembre 2017).

Tra le altre misure: il Riparto del Fondo di Solidarietà Comunale, con la modifica del correttivo statistico stabilito dalla Legge di bilancio 2017 per definire gli importi spettanti a ciascun Comune a valere sul Fondo di solidarietà comunale, in accoglimento della richiesta avanzata dall’Anci; l’accesso diretto all’Agenzia Italiana del Farmaco, in via sperimentale, ai flussi informativi di monitoraggio dell’assistenza farmaceutica, ai dati della ricetta dematerializzata farmaceutica presente nel sistema Tessera Sanitaria e ai dati della fatturazione elettronica relativa ai medicinali; l’incremento dal 25 al 75% della percentuale di turn over del personale anche per i Comuni con più di 10.000 abitanti e al 90% per gli enti virtuosi nella gestione degli spazi finanziari per investimenti;

Sono anche previste delle misure per lo sviluppo economico e in materia di infrastrutture, tra le quali: l’allineamento della disciplina del regime patent box alle linee guida Ocse, il potenziamento degli incentivi alle quotazioni con riferimento alle piccole e medie imprese, l’estensione temporale delle agevolazioni per le start-up innovative, l’adeguamento delle linee ferroviarie regionali agli standard di sicurezza nazionali e le disposizioni per la realizzazione del progetto sportivo “Ryder Cup 2022” e per quello delle finali di coppa del mondo di sci a marzo 2020 e i campionati mondiali di sci alpino che si terranno a Cortina d’Ampezzo nel febbraio 2021.

 

La Commissione Ue non si pronuncia

Nessun commento sulla manovra da parte Ue, anche perché i testi ufficiali saranno inviati al Consiglio entro il prossimo 30 aprile. La Commissione europea resta in attesa di vedere e analizzare i documenti e di esprimersi sulle politiche economiche e di bilancio dell’Italia, sia per non interferire nell’iter legislativo di uno Stato membro (il Def dovrà essere votato in Parlamento), sia per seguire il calendario previsto dal pacchetto legislativo che ha aggiornato il Patto di stabilità e crescita, in base al quale entro il 30 aprile i Governi devono presentare Leggi di stabilità e Programmi nazionali di riforme.

 

Desidero ricevere in abbonamento gratuito il vostro periodico FiscotoDay