FISCALITA

Il “decreto liquidità”, istruzioni e risposte nella circolare

Il decreto legge 8 aprile 2020, n. 23 (“decreto liquidità”) – “Misure urgenti in materia di accesso al credito e di adempimenti fiscali per le imprese, di poteri speciali nei settori strategici, nonché interventi in materia di salute e

lavoro, di proroga di termini amministrativi e processuali” – ha introdotto misure volte a salvaguardare le imprese dalla grave crisi di liquidità derivante dalle misure di contenimento dell’emergenza epidemiologica.

Almeno queste erano le intenzioni, dei risultati se ne sta parlando e se ne parlerà.
Le istruzioni operative sulle novità fiscali del decreto 23/2020, arricchite da esempi e risposte ai quesiti (Faq), si trovano nella circolare delle Entrate n. 9/E del 13 aprile, emanata anche a seguito dei quesiti pervenuti dalle associazioni di categoria in merito all’ambito applicativo delle previsioni fiscali contenute nel decreto.
L’Agenzia ha inoltre predisposto un’area dedicata del proprio sito all’emergenza Covid-19, che semplifica la consultazione a cittadini, lavoratori e aziende: da un’unica pagina si può accedere alle circolari applicative, ai vademecum e alle guide, alle procedure semplificate per accedere ai servizi fiscali in questo periodo, alle risposte ai quesiti e ai nuovi codici tributo. In pratica, un punto di accesso unificato.

Autoliquidazione e ritenute d’acconto

In ambito fiscale il decreto, sempre al fine di fronteggiare la crisi di liquidità, estende a tutte le imprese, a prescindere dall’attività economica esercitata o da limiti dei ricavi o compensi dell’esercizio precedente – come previsto dal Dl 18/2020 – la sospensione dei versamenti in autoliquidazione in scadenza nei mesi di aprile e maggio, relativi alle ritenute alla fonte sui redditi di lavoro dipendente e assimilato, all’IVA, ai contributi previdenziali e assistenziali ed ai premi per l’assicurazione obbligatoria, purché l’impresa abbia subito una contrazione del fatturato rispetto ai mesi di marzo e aprile relativi al periodo d’imposta precedente.

Viene inoltre prorogato fino al 31 maggio 2020 il regime – (introdotto dal decreto “Cura Italia”, all’art. 62, comma 7 – che permette il non assoggettamento alle ritenute d’acconto, da parte del sostituito d’imposta, su taluni redditi (artt. 25 e 25-bis, DPR 600/1973), tra i quali i redditi di lavoro autonomo e quelli derivanti dalle provvigioni inerenti rapporti di commissione, di agenzia, se questi ultimi sono corrisposti a favore di soggetti con il domicilio fiscale, la sede legale o la sede operativa nel territorio dello Stato con ricavi o compensi non superiori a 400.000 euro nel periodo d’imposta precedente e che nel mese precedente non abbiano sostenuto spese per prestazioni di lavoro dipendente o assimilato.

Le novità

Tra le novità più rilevanti del decreto si segnalano quelle sulla determinazione degli acconti IRPEF, IRES e IRAP dovuti per il 2020 in base al metodo previsionale al posto di quello storico.
In particolare, al fine di ridurre il fabbisogno finanziario delle imprese, viene favorito l’utilizzo del metodo previsionale introducendo un regime di favore che prevede la mancata applicazione di sanzioni, per omesso o insufficiente versamento e interessi, nell’ipotesi in cui l’acconto versato col metodo previsionale non sia inferiore all’80% dell’importo che risulterebbe dovuto a titolo di acconto sulla base della dichiarazione relativa al periodo di imposta in corso.

Altre importanti novità, la previsione di un regime fiscale speciale per le donazioni di farmaci a uso compassionevole e la sospensione dal 23 febbraio al 31 dicembre 2020, dei termini previsti in materia di agevolazioni per la prima casa.

Le altre misure

Le altre disposizioni previste dal decreto liquidità riguardano:
– i termini di consegna e di trasmissione telematica della Certificazione Unica 2020; – la proroga dei certificati, in materia di appalti, emessi dall’Agenzia delle entrate;

– agevolazione nelle modalità di rilascio della delega all’accesso alla dichiarazione precompilata e della relativa documentazione;
– semplificazioni per il versamento dell’imposta di bollo sulle fatture elettroniche;
– rimessione in termini per i versamenti nei confronti delle pubbliche amministrazioni;

– disposizioni in materia di processo tributario e notifica degli atti sanzionatori relativi al contributo unificato;
– modifiche al credito d’imposta per le spese di sanificazione e spese di acquisto di dispositivi di protezione luoghi di lavoro.

Per chiarire i dubbi

Sono stati numerosi gli interventi e le disposizioni introdotte in ambito tributario, che hanno generato dubbi e quesiti ai quali l’Agenzia delle entrate ha risposto con circolari e risoluzioni. In proposito, nella circolare 9/E viene inoltre fornito un elenco dei documenti di prassi che hanno già fornito chiarimenti riguardo alle previsioni fiscali contenute negli atti normativi precedenti il decreto liquidità e, in particolare, relativamente al decreto Cura Italia:

– la risoluzione 12/E del 18 marzo 2020 (“Sospensione dei versamenti tributari e contributivi a seguito dell’emergenza epidemiologica da Covid-19 – primi chiarimenti”);
– la circolare 4/E del 20 marzo 2020 (“Chiarimenti e indicazioni operative sulla trattazione delle istanze di interpello nel periodo di sospensione dei termini”);

– la circolare 5/E del 20 marzo 2020 (“Primi chiarimenti in merito ai termini per il pagamento degli importi dovuti a seguito di accertamenti esecutivi”);
– la risoluzione 14/E del 21 marzo 2020 (“Sospensione dei versamenti tributari e contributivi a seguito dell’emergenza epidemiologica da Covid-19 – ulteriori precisazioni”);

– la circolare 6/E del 23 marzo 2020 (“Sospensione dei termini e accertamento con adesione – Primi chiarimenti”);
– la circolare 7/E del 27 marzo 2020 (“Chiarimenti e indicazioni operative sulla trattazione delle istanze di accordo preventivo per le imprese con attività internazionale e di determinazione del reddito agevolabile ai fini del c.d. patent box”);

– la circolare 8/E del 3 aprile 2020 (“Misure di potenziamento del Servizio sanitario nazionale e di sostegno economico per famiglie, lavoratori e imprese connesse all’emergenza epidemiologica da Covid-19”. Risposte a quesiti.”);
– la risoluzione 18/E del 9 aprile 2020 (“Premio ai lavoratori dipendenti – ulteriori chiarimenti”).

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