FISCALITA FISCO & WEB

Il bonus colonnine elettriche per aziende e professionisti

Dallo scorso 26 ottobre, e fino alle ore 17:00 del 30 novembre, è operativa la piattaforma informatica per l’accesso al bonus colonnine per aziende e professionisti, un importante contributo economico a fronte delle spese sostenute per l’acquisto e l’installazione di infrastrutture di ricarica per i mezzi elettrici (nel numero precedente della rivista abbiamo parlato della medesima agevolazione per cittadini e condomìni).

Il riferimento normativo è il Dm 25 agosto 2021 (dell’allora Ministero per la transizione ecologica), che agli artt. 4 e 5 tratta, rispettivamente, dell’erogazione di tali contributi per imprese e professionisti.

Il via libera è arrivato con i due decreti direttoriali del Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica (Mase), entrambi dello scorso 10 ottobre (n. 160797 e 160809), che contengono le modalità attuative.

L’agevolazione consiste nel contributo a fondo perduto del 40% delle spese ammissibili sostenute dopo il 4 novembre 2021 (data di entrata in vigore del decreto ministeriale 25 agosto 2021, n. 358), che non è cumulabile con altri contributi, sovvenzioni e agevolazioni pubbliche concesse per le stesse spese.

Tra le spese ammissibili – che devono essere documentate con fattura elettronica – vi sono quelle relative: a) all’acquisto e messa in opera di infrastrutture di ricarica, inclusi i costi per l’installazione delle colonnine, gli impianti elettrici, le opere edili strettamente necessarie, gli impianti e i dispositivi per il monitoraggio; b) alla connessione alla rete elettrica (nel limite massimo del 10%); c) ai costi di progettazione, direzione lavori, sicurezza e collaudi (nel limite massimo del 10%).

I costi ai quali si applicherà il bonus dovranno essere considerati al netto dell’IVA.

Le risorse stanziate sono pari a 87,5 milioni di euro e ciascun beneficiario potrà fare una sola domanda.  

Le imprese beneficiarie

Possono beneficiare del contributo le imprese di qualunque dimensione, operanti in tutti i settori e su tutto il territorio italiano, che alla data della concessione e dell’erogazione del contributo sono in possesso dei seguenti requisiti:

• hanno sede sul territorio italiano;

• risultano attive e iscritte al registro delle imprese;

• non sono in situazione di difficoltà, così come definita dal regolamento di esenzione;

• sono iscritte presso INPS o INAIL e hanno una posizione contributiva regolare, come risultante dal documento unico di regolarità contributiva (Durc);

• sono in regola con gli adempimenti fiscali, non sono sottoposte a procedura concorsuale e non si trovano in stato di fallimento, di liquidazione anche volontaria, di amministrazione controllata, o in qualsiasi altra situazione equivalente;

• non hanno beneficiato di un importo complessivo di aiuti de minimis che, insieme all’importo in commento, superi i massimali previsti dal regolamento de minimis;

• non hanno ricevuto né richiesto, per le spese oggetto del bonus, alcun altro contributo pubblico;

•   non sono destinatarie di sanzioni interdittive ai sensi di legge (art. 9, comma 2, D.lgs. 231/2001);

• sono in regola con la restituzione di somme dovute in relazione a provvedimenti di revoca di agevolazioni.

I professionisti destinatari

Possono fruire del bonus i professionisti che, alla data della concessione e dell’erogazione, sono in possesso dei seguenti requisiti:

• un volume d’affari, nell’ultima dichiarazione IVA (rigo VE50), non inferiore al valore della infrastruttura per la quale è richiesto il contributo. Per i professionisti in regime forfetario tale valore non può essere superiore a 20.000 euro;

• non rientrano tra i soggetti che hanno ricevuto e non rimborsato, o depositato in un conto bloccato, aiuti ritenuti illegali o incompatibili dalla Commissione europea;

• sono in regola con la restituzione di somme dovute per provvedimenti di revoca di agevolazioni;

• sono in regola con il versamento dei contributi previdenziali e assistenziali;

• sono in regola con gli adempimenti fiscali;                                 

• non hanno ricevuto né richiesto, per le spese oggetto del contributo in questione, alcun altro contributo pubblico.

I due binari per la domanda

Sono previste due modalità di invio online della domanda, a seconda del beneficiario:

– per le imprese, tramite lo sportello telematico dedicato di Invitalia, che è il gestore per conto del Mase;

– per i professionisti, con l’invio di una Pec al seguente indirizzo: CRE1@postacert.invitalia.it.

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