FISCALITA LAVORO

Donne e giovani, al via le agevolazioni a tasso zero per le nuove imprese

La misura di sostegno all’autoimprenditorialità, (D.lgs. 185/2000-Nuove imprese a tasso zero), che mira alla creazione di micro e piccole imprese con la prevalente o totale partecipazione di donne e giovani, ha subito una profonda revisione da parte del decreto crescita (Dl 34/2019 convertito nella

legge 58/2019), che tra l’altro ha previsto l’introduzione di ulteriori semplificazioni tramite un decreto del Ministro dello sviluppo economico, di concerto con il Ministro dell’economia, con il quale definire nuove modalità di attuazione dell’intervento. La legge di bilancio 2020 (n.160/2019) ha inoltre previsto che i contributi connessi agli interventi agevolativi possono essere integrati con una quota di finanziamento a fondo perduto in misura non superiore al 20% delle spese ammissibili, fermo restando che la misura massima delle agevolazioni complessivamente concedibili non può superare il 90% delle stesse. Il decreto 4 dicembre 2020 dei due Ministeri ha quindi definito la nuova disciplina attuativa della misura e previsto la concessione di un contributo a fondo perduto nei limiti stabiliti dalla norma, demandando a un successivo provvedimento la definizione di ulteriori elementi utili a regolamentarne l’attuazione.

In tale contesto si inserisce la circolare 8 aprile 2021 n. 117378, del Mise, che illustra i nuovi e più vantaggiosi criteri e individua modalità, forme e termini di presentazione delle domande, oltre a fornire spiegazioni sui criteri e l’iter di valutazione, i limiti di ammissibilità delle spese, le soglie e i punteggi ai fini dell’accesso alle agevolazioni, ai tempi e le condizioni per l’erogazione.

Le novità sono due: l’ampliamento della platea, estesa a giovani fino a 35 anni e donne di qualunque età che vogliono creare micro e piccole imprese o già lo hanno fatto negli ultimi cinque anni e la previsione di anche una quota di fondo perduto sul finanziamento, oltre al rimborso agevolato.

I destinatari e gli esclusi

Possono beneficiare delle agevolazioni a tutte le imprese:

a) costituite da non più di 60 mesi (erano 12) alla data di presentazione della domanda di agevolazione;

b) di micro e piccola dimensione (secondo la classificazione contenuta nell’Allegato I al Regolamento Gber);

c) costituite in forma societaria;

d) la cui compagine societaria sia composta, per il 51% dei soci e di quote di partecipazione, da soggetti di età compresa tra i 18 ed i 35 anni o da donne.

Possono inoltre chiedere le agevolazioni le persone fisiche che intendono costituire una nuova micro o piccola impresa, ma devono inviare la documentazione attestante l’avvenuta costituzione dell’impresa e il possesso dei requisiti richiesti.

Sono invece escluse le imprese controllate, ai sensi dell’art. 2359 del Codice civile, da soci controllanti imprese che abbiano cessato, nei 12 mesi precedenti la data di presentazione della domanda, un’attività analoga a quella cui si riferisce la domanda di agevolazione, e quelle che si occupano: – della produzione primaria di determinati prodotti agricoli (Allegato I del Tfue); – del settore carboniero relativamente agli aiuti per agevolare la chiusura di miniere di carbone non competitive (decisione 2010/787/Ue del Consiglio).

Le iniziative ammissibili

Sono ammissibili le iniziative che prevedono programmi di investimento, realizzabili sul territorio nazionale, nei seguenti settori:

a) produzione di beni nei settori dell’industria, artigianato e trasformazione di prodotti agricoli, compresi quelli riguardanti l’innovazione sociale intesa come produzione di beni che creano nuove relazioni sociali o soddisfano nuovi bisogni sociali, anche tramite soluzioni innovative;

b) fornitura di servizi a imprese e/o persone, inclusi quelli relativi all’innovazione sociale (come sopra definita);

c) commercio di beni e servizi;

d) turismo, comprese le attività turistico-culturali mirate a valorizzazione e fruizione del patrimonio culturale, ambientale e paesaggistico, e anche le attività volte al miglioramento dei servizi per accoglienza e ricettività.

I programmi di investimento devono essere ultimati comunque entro 24 mesi dalla data di stipula del contratto di finanziamento; la data di ultimazione del programma coincide con quella dell’ultimo titolo di spesa ammissibile indicato. Nell’ambito delle attività di verifica previste, il Soggetto gestore (Invitalia – l’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa S.p.A.) accerterà l’organicità e la funzionalità del programma di investimenti e il regolare avvio dell’attività. Ogni domanda di agevolazione deve essere collegata a un solo programma di investimento; uno stesso programma non può essere suddiviso in più domande di agevolazione.

Quali spese

Riguardo ai programmi di investimento appena indicati sono ammissibili, per un importo non superiore a 1,5 milioni di euro al netto di IVA, le spese relative all’acquisto di beni materiali e immateriali e servizi necessari alle finalità del programma, sostenute dall’impresa dopo la data di presentazione della domanda (o dalla data di costituzione della società nel caso in cui la domanda di agevolazione sia presentata da persone fisiche ai sensi).

Queste spese riguardano:

a) opere murarie e assimilate, comprese quelle riferibili alla ristrutturazione dell’unità produttiva oggetto di intervento;

b) macchinari, impianti e attrezzature varie nuovi di fabbrica, compresi quelli per l’erogazione di servizi con la formula della sharing economy, purché strettamente necessari all’attività agevolata, dimensionati alla effettiva produzione e identificabili singolarmente;

c) programmi informatici e servizi per le tecnologie dell’informazione e della comunicazione, compresi quelli connessi a tecnologie e applicazioni emergenti di intelligenza artificiale, blockchain e internet of things;

d) acquisto di brevetti o acquisizione di relative licenze d’uso;

e) consulenze specialistiche;

f) oneri notarili per la stipula del contratto di finanziamento.

Gli aiuti previsti

Per le aziende costituite da non più di 36 mesi è concesso un finanziamento agevolato con tasso pari a zero e durata massima di 10 anni, e un contributo a fondo perduto per un importo globalmente non superiore al 90% della spesa ammissibile; tale contributo può essere concesso fino a un massimo del 20% delle spese indicate alle lettere b), c) e d) del punto precedente.  In ogni caso, la parte concessa come finanziamento agevolato deve essere pari almeno al 50% delle agevolazioni complessivamente concesse.

In aggiunta, Invitalia erogherà a tutte le imprese beneficiarie servizi di tutoraggio tecnico-gestionale, anche mediante modalità telematiche, finalizzati a trasferire ai destinatari competenze specialistiche, strategiche per il miglior esito delle iniziative finanziate, negli ambiti tematici di maggiore interesse e rilevanza per le imprese, con particolare riferimento alla corretta fruizione delle agevolazioni, al marketing, all’organizzazione e risorse umane.

Il valore di tali servizi, per ciascuna azienda beneficiaria, è il seguente:

a) 5.000 euro per i programmi di investimento che implicano spese ammissibili di importo non superiore a 250.000 euro;

b) 10.000 euro per i programmi di investimento che implicano spese ammissibili di importo superiore a 250.000 euro.

Per le imprese costituire da più di 36 mesi, invece, è previsto un finanziamento agevolato a tasso zero della durata massima di dieci anni e un contributo a fondo perduto per un importo complessivo fino al 90% della spesa ammissibile, fermo restando che il contributo a fondo perduto non potrà superare il 15% del totale delle sole spese indicate alle precedenti lettere c) e d).

Come presentare le domande La presentazione delle domande, corredate dei piani di impresa e della documentazione prevista, è possibile dallo scorso 19 maggio 2021; devono essere compilate esclusivamente per via elettronica, utilizzando la procedura disponibile nel sito www.invitalia.it, sulla base delle modalità e degli schemi indicati e devono essere firmate digitalmente dal legale rappresentante (o dalla persona fisica proponente per conto della società costituenda).

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