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Dall’Italia

Pil in crescita e debito in calo nel 2017. L’Istat certifica che nel 2017 il Pil è aumentato dell’1,5%, registrando il rialzo più consistente dal 2010: nel 2016 la crescita è stata dello 0,9%. Il rapporto debito-Pil, invece, è diminuito al 131,5% dal 132% del 2016, mentre il rapporto deficit/Pil è sceso dal 2,5% del 2016 all’1,9% del 2017 (il livello più basso da 10 anni). Dati positivi anche per la pressione fiscale, che dal 42,7% del 2016 è passata al 42,4% nel 2017.

Nuove partite IVA, oltre un terzo per il regime forfetario. L’Osservatorio sulle partite IVA del Ministero delle Finanze rende noto che nel mese di dicembre 2017 sono state aperte 24.450 nuove partite IVA, il 5,7% in meno rispetto a dicembre 2016. Il 54% delle nuove posizioni sono persone fisiche, il 37,1% società di capitali, il 7,6% società di persone e l’1,3% non residenti e “altre forme giuridiche”. Rispetto al territorio, circa il 45% delle nuove aperture è localizzato al Nord, il 22,2% al Centro e il 32,6% al Sud e Isole. Per la classificazione per settore produttivo, il commercio registra il 23,7% del totale, seguito dall’agricoltura (13,1%), alloggio e ristorazione (10,3%). Il 19,7% di quanti a dicembre 2017 hanno aperto una partita IVA è nato all’estero. Aumentano le adesioni al regime forfettario, sono oltre un terzo delle nuove aperture: nel 2017 il 35,7% dei contribuenti che hanno aperto una partita IVA ha scelto il forfettario al 15%. Decisivi i vantaggi e le semplificazioni: tassazione ridotta con aliquota al 15%, niente studi di settore, spesometro, split payment.

Prezzi al consumo in aumento. L’indice nazionale dei prezzi al consumo, rende noto l’Istat, aumenta dello 0,3% su base mensile e dello 0,9% su base annua. La stabilità dell’inflazione risente del rallentamento della crescita dei prezzi degli alimentari non lavorati (+0,4%), dei beni energetici non regolamentati (+2,5%) e dei servizi relativi ai trasporti (+1,3%).

Quanto costa il Fisco! Secondo un rapporto della Fondazione Nazionale dei Commercialisti, dal 2015 al 2017 il costo degli adempimenti fiscali per professionisti e imprese è aumentato da 58,1 a 60,4 miliardi di euro. Oltre due miliardi di euro in più da pagare per i sei milioni di soggetti interessati, che mediamente equivale a 514 euro in più: da 9.577 a 10.091 euro per ciascuna partita IVA. L’incremento delle spese è dovuto ai nuovi sistemi di contrasto all’evasione fiscale, che negli ultimi tre anni hanno visto il varo di misure come lo split payment, la stretta delle compensazioni, il reverse charge, le trasmissioni periodiche delle liquidazioni IVA e delle comunicazioni dati fatture emesse e ricevute, la fatturazione elettronica obbligatoria nei confronti della P.A.

In crescita le entrate tributarie. Nel mese di gennaio 2018 le entrate tributarie erariali registrano un +1,2% rispetto a gennaio 2017 e arrivano a circa 36 milioni di euro. Secondo il Ministero dell’Economia un contributo importante lo forniscono le imposte dirette, che aumentano del +2%.

Industria, fatturato record. Mentre a dicembre 2017 il fatturato dell’industria segna un incremento per il terzo mese consecutivo (+2,5%), ancora meglio va l’indice per il fatturato, che raggiunge il risultato migliore da ottobre 2008, con gli ordini che registrano un +6,6%.

 

 

 

 

 

 

Bene l’occupazione, primato per le donne. A gennaio 2018 il tasso di occupazione sale al 58,1%, grazie alla componente femminile (+0,1%) e soprattutto, riguardo all’età, alla crescita dei giovani fra i 15 e i 24 anni (+2,4%). In crescita i dipendenti a tempo determinato (+2,4%), mentre diminuiscono leggermente i permanenti (-0,3%) e gli indipendenti (-0,5%): ma non è una novità…. Il trimestre novembre-gennaio vede l’occupazione sostanzialmente stabile rispetto al trimestre precedente.

 

 

 

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