Bonus sicurezza anche nel 2025, ma con detrazione e limite di spesa ridotti
Confermata per l’anno in corso l’agevolazione fiscale per le spese sostenute per evitare intrusioni e furti in casa tramite l’installazione di appositi dispositivi, denominata bonus sicurezza.
Le novità sostanziali in vigore dallo scorso 1° gennaio sono due:
– fino al 31 dicembre 2024, la detrazione IRPEF era del 50% con un limite massimo di spesa di 96.000 euro per ciascuna unità immobiliare;
– dal 1° gennaio 2025 la detrazione è ridotta 36% e il limite di spesa a 48.000 euro per unità immobiliare (quindi, un risparmio massimo di 17.280 euro da ripartire sempre in 10 quote annuali).
Il bonus può anche essere cumulato con altre agevolazioni fiscali, come i lavori manutenzione straordinaria, di ristrutturazione edilizia o per il conseguimento di risparmi energetici, a condizione che le spese siano specificamente documentate e riferite a interventi diversi. E’ considerato un intervento di manutenzione ordinaria, quindi non è necessario aprire una Cila. Anche per queste spese è necessario utilizzare il bonifico parlante, contenete la causale del versamento, il codice fiscale del contribuente e il codice fiscale o numero di partita IVA del beneficiario del pagamento.
A chi spetta
La detrazione, destinata a tutti i contribuenti assoggettati all’IRPEF, residenti o meno nel territorio dello Stato. spetta ai titolari di diritti reali/personali di godimento sugli immobili e che ne sostengono le relative spese, quindi: proprietari o nudi proprietari, titolari di un diritto reale di godimento (usufrutto, uso, abitazione o superficie), locatari o comodatari, soci di cooperative a proprietà divisa (in qualità di possessori), assegnatari di alloggi, imprenditori individuali per gli immobili non rientranti fra i beni strumentali o merce e soggetti che producono redditi in forma associata (indicati nell’articolo 5 del TUIR: società semplici, in nome collettivo, in accomandita semplice e soggetti a questi equiparati, imprese familiari), alle stesse condizioni previste per gli imprenditori individuali.
Hanno diritto alla detrazione, inoltre, purché sostengano le spese e siano intestatari di bonifici e fatture: il familiare convivente del possessore o detentore (coniuge, parenti entro il terzo grado e affini entro il secondo grado), il coniuge separato assegnatario dell’immobile intestato all’altro coniuge, il componente dell’unione civile e il convivente more uxorio.
Nel caso di due comproprietari, se la fattura e il bonifico sono intestati a uno solo ma le spese di ristrutturazione sono state sostenute da entrambi, la detrazione spetta anche al soggetto non indicato nei documenti, purché nella fattura sia annotata la percentuale di spesa che ha sostenuto.
Se è stato stipulato un contratto preliminare di vendita (compromesso), l’acquirente dell’immobile ha diritto all’agevolazione nei seguenti casi:
– è stato immesso nel possesso dell’immobile;
– effettua gli interventi a proprio carico;
– l’atto è stato registrato entro la data di presentazione della dichiarazione dei redditi in cui si indica la detrazione.
Può richiedere la detrazione anche chi esegue da sé i lavori, ma soltanto per le spese di acquisto dei materiali utilizzati.
Gli interventi ammessi
Sono quelli relativi alle spese sostenute per realizzare interventi sugli immobili, con l’esclusione, quindi, dei contratti stipulato con istituti di vigilanza.
Rientrano tra gli interventi che danno diritto alla detrazione, ad esempio:
– l’installazione di porte blindate o rinforzate;
– le fotocamere o cineprese collegate con centri di vigilanza privati;
– l’apposizione o sostituzione di serrature, lucchetti, catenacci, spioncini;
– le tapparelle metalliche con bloccaggi;
– i vetri antisfondamento;
– l’installazione di rilevatori di apertura e di effrazione sui serramenti;
– l’aggiunta di grate sulle finestre o la loro sostituzione;
– l’apposizione di saracinesche;
– le casseforti a muro;
– gli apparecchi rilevatori di prevenzione antifurto e relative centraline;
– il rafforzamento, la sostituzione o l’installazione di cancellate o recinzioni murarie degli edifici.