FISCALITA LEGGE

Approvato il nuovo sostegni bis. E il primo decreto sostegni diventa legge

Il decreto sostegni diventa legge. Quasi in contemporanea con il varo del nuovo sostegni bis, c’è stato il definitivo via libera della Camera al primo provvedimento dello scorso gennaio, finanziato con 32 miliardi dello

scostamento di bilancio, che fornisce supporto alle imprese – senza tener conto dei codici Ateco – che hanno registrato un calo del fatturato del 30% nel 2020 rispetto al 2019. E’ composto da cinque sezioni: sostegno alle imprese e all’economia; lavoro; salute e sicurezza; Enti territoriali; altre disposizioni su attività didattica, università e ricerca, la tutela dei disabili.

Le conferme

Non ci sono state modifiche rispetto a quello votato dal Senato, con la conferma delle ultime misure introdotte, come i contributi a fondo perduto per le partite IVA e la loro impignorabilità, la definizione agevolata delle cartelle per i soggetti con reddito fino a 30.000 euro, l’esenzione della prima rata IMU per le aziende beneficiarie del contributo a fondo perduto, il rinvio del pagamento dell’IRAP al 30 settembre, la rivalutazione dei beni d’impresa e delle partecipazioni, la sospensione di TOSAP, COSAP e canone Rai per i bar e i ristoranti, l’esenzione IRPEF per i canoni di affitto non pagati e il sostegno delle start up.

Esteso al 30 giugno per i trattamenti ordinari, e al 31 dicembre per quelli in deroga, il periodo di possibile fruizione della cassa integrazione, con il parallelo blocco dei licenziamenti alle stesse date. Un miliardo in più per il reddito di cittadinanza e altre tre mensilità per il reddito di emergenza.

Per i professionisti è prevista la tutela in caso di malattia causata dal Covid.

Le novità del sostegni bis

Il decreto sostegni bis “per le imprese, il lavoro, i giovani, la salute e i servizi territoriali”, finanziato da 40 miliardi di extra deficit, è stato approvato dal Consiglio dei ministri, alle 16 di giovedì 20 maggio la conferenza stampa di presentazione del premier Draghi per illustrare le misure contenute nei 77 articoli, destinate a creare occupazione e sostenere imprese e lavoratori, tra le quali stanziamenti per la continuità gestionale della nuova Alitalia, il concorso ordinario per docenti, un contributo di 100 milioni alle attività economiche chiuse per almeno quattro mesi,  gli aiuti al turismo e alle attività sciistiche.

Dei 40 miliardi stanziati, circa 17 andranno alle imprese e professioni; 9 sempre alle imprese per aiuti sul credito e la liquidità (contributi a fondo perduto, crediti d’imposta per gli affitti, riduzione per la TARI e altro); 4 vanno ai lavoratori e alle fasce più deboli e in difficoltà, 3,3 miliardi al turismo.

Tra le novità, per la prima volta, accanto al criterio del fatturato si usa il criterio dell’utile, “ovviamente un criterio molto più giusto”, ha dichiarato Draghi, ma che richiede più tempo per poter accertare, appunto, l’utile. La seconda novità è l’arco temporale, “che abbraccia il decreto, con 370.000 nuove partite IVA incluse nel programma di sostegno”. C’è poi un altro provvedimento molto importante per favorire la ricapitalizzazione delle imprese, ci sono misure significative per l’occupazione e un’ampia parte del decreto riservata ai giovani, “che potranno acquistare una casa senza dover pagare le imposte di registro e sul mutuo, e per quelli meno abbienti anche la garanzia dello Stato sull’80% dell’esposizione bancaria”, ha detto il premier. Per la prima volta ci sarà un fondo stabilito per la ricerca di base (“Fondo italiano per la scienza”), con uno stanziamento di 50 milioni per l’anno in corso e 150 per gli anni a venire, volto a far rientrare i nostri ricercatori dall’estero.

Secondo l’ufficio studi della Cgia di Mestre, che pur riconosce un cambio di marcia del Governo, i numeri dicono che gli indennizzi già erogati, aggiunti a quelli del nuovo decreto sostegni, per le aziende e le partite IVA danneggiate dalla crisi durante questi 14 mesi assicurano una copertura di circa il 13% delle perdite totali, che viene definita “praticamente un’inezia”.

I contributi a fondo perduto

I ristori a fondo perduto previsti dal decreto sostegni bis ammontano a 15,4 miliardi. C’è un contributo identico a quello già riconosciuto con il primo decreto sostegni, con la conferma delle percentuali previste, al quale si aggiungono quello basato sul nuovo calcolo del calo di fatturato e quello sulla diminuzione degli utili. Le novità: la prima consiste nella possibilità di chiedere un ricalcolo, non più in base al calo di fatturato del 2020, ma nel periodo tra il 1° aprile 2020 e il 31 marzo 2021 rispetto al periodo precedente, con la seconda si può chiedere un ulteriore ristoro a conguaglio, calcolato sul risultato d’esercizio 2020.

I beneficiari del primo contributo a fondo perduto riceveranno quindi lo stesso importo, in automatico e con le stesse modalità (versamento delle Entrate sul conto già indicato o credito d’imposta).

In base al ricalcolo, invece, il contributo sarà calcolato sulla differenza di fatturato del periodo dal 1° aprile 2020 al 31 marzo 2021, che deve essere inferiore di almeno il 30% rispetto all’importo medio mensile del fatturato e dei corrispettivi del periodo precedente, dal 1° aprile 2019 al 31 marzo 2020, i mesi di chiusura delle attività per il lockdown. Chi ha già ricevuto il contributo in automatico, che viene versato in ogni caso, potrà ricevere un’integrazione, se dal ricalcolo risulterà il suo diritto a un contributo superiore (sempre sul conto corrente o come credito d’imposta); se, invece, risulterà un importo più basso, il ristoro non subirà alcuna riduzione.

E’ previsto, infine, un ulteriore contributo a fondo perduto, se il risultato economico d’esercizio relativo al periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2020 è peggiore di quello dell’anno precedente, quindi senza tener conto del calo del fatturato ma del calo degli utili, sul quale incidono anche i costi, e non solo la riduzione dei ricavi.

Il lavoro

Tra le novità il contratto di rioccupazione, istituito in via sperimentale fino al 31 ottobre 2021 e che prevede un contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato per incentivare l’inserimento lavorativo dei disoccupati, con uno sgravio del 100% per sei mesi, al termine dei quali si può optare per la conferma o la non prosecuzione, con la perdita, in quest’ultima ipotesi, dello sgravio.

Una norma dell’ultima ora, ha detto il Ministro Orlando, è una misura anti-licenziamenti che prevede la possibilità di rendere più conveniente l’utilizzo della Cig, legandolo a un impegno a prorogare il vincolo sui licenziamenti. In sostanza, le aziende che chiedono la cassa Covid entro il mese di giugno il blocco dei licenziamenti è prorogato al 28 agosto; inoltre, dal primo luglio le aziende che usano la cassa ordinaria non dovranno pagare le addizionali, a condizione che non licenzino lavoratori. Rafforzamento per il contratto di solidarietà, allargamento alle aziende con minimo 100 dipendenti (dai 250 precedenti) del contratto di espansione per l’avvicendamento generazionale all’interno delle imprese. Uno sgravio contributivo per il turismo e il commercio, i settori più colpiti dalla pandemia: esonero totale per chi rientra dalla cassa integrazione e aumento dei tempi della cassa per cessazione per consentire, in caso di investimenti in itinere, il concretizzarsi del rilancio dell’azienda. Indennità di 1.600 euro per i lavoratori atipici nel turismo, per i lavoratori degli stabilimenti termali, dei lavoratori stagionali e dello spettacolo. Sul fronte della povertà, prolungato di altri 4 mesi il reddito di emergenza e un intervento per sostenere la Naspi.

La scuola

Per la scuola si anticipa il concorso ordinario per l’assunzione degli insegnanti e averli a disposizione, in cattedra, per l’inizio di settembre, con l’obiettivo di tornare al sistema dei concorsi annuali aperti anche ai neo laureati: una buona notizia per gli oltre 500.000 candidati in attesa. I docenti già abilitati saranno inseriti nel percorso annuale di formazione, con un contratto di lavoro a tempo determinato, con la possibilità di arrivare al tempo indeterminato alla fine dell’anno scolastico 2021-2022, superando le prove a seguito dell’anno formativo.

Il turismo

Risorse per il Fondo a sostegno del settore e per rifinanziare il bonus alberghi. Per le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano 100 milioni a favore delle imprese turistiche dei Comuni all’interno di comprensori sciistici. Un ulteriore fondo per il rilancio dell’attrattività turistica delle città d’arte è destinato ai Comuni classificati dall’Istat a vocazione culturale, storica, artistica e paesaggistica, nei territori dei quali si trovano siti riconosciuti patrimonio mondiale dell’umanità dall’Unesco. Per gli stagionali una tantum di 1.600 euro per i lavoratori stagionali del settore e degli stabilimenti termali.

Il fondo per le attività chiuse

Previsto uno stanziamento di 100 milioni per l’anno in corso destinato alle attività economiche chiuse per un periodo complessivo di almeno quattro mesi, fra il primo gennaio 2021 e la data di conversione del presente decreto. Un decreto del Ministero dello Sviluppo economico stabilirà le modalità di erogazione per garantire il pagamento entro i successivi trenta giorni.

Le altre misure

I Comuni potranno diminuire l’aliquota della Tari (stanziati 600 milioni) dovuta dalle attività colpite da chiusure e restrizioni. Prorogata dal 30 giugno al 31 luglio 2021 la riduzione dei costi delle bollette elettriche per le attività colpite dalla crisi. Stop alle attività dell’Agente della riscossione, fino al 30 giugno. Stanziati 100 milioni per un periodo massimo di 6 mesi per la continuità operativa e gestionale di Ita, così da evitare il rischio di interruzione del servizio di trasporto aereo di linea.

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