DIGITALE FISCALITA

Accertamenti via Pec da luglio

Dal 1° luglio cambia il sistema delle notifiche fiscali: atti e accertamenti saranno consegnati esclusivamente tramite l’indirizzo di posta elettronica certificata (Pec).

Con un provvedimento del Direttore dell’Agenzia (n. 44027/2017) è stato approvato il modello definitivo per comunicare – esclusivamente per via telematica – l’indirizzo Pec presso cui farsi mandare avvisi e altri atti delle Entrate che per legge devono essere notificati (art. 60, comma 7, DPR 600/1973) e che oggi arrivano per posta tramite lettera raccomandata e ufficiale giudiziario: lo stesso modello è da utilizzare anche per comunicare eventuali variazioni e la revoca dell’indirizzo Pec.

L’obiettivo del servizio, che è facoltativo per i privati, è di favorire i contribuenti in materia di semplificazione e di una migliore gestione del tempo: chi sceglierà di ricevere le notifiche dell’Agenzia delle Entrate via Pec non dovrà più perdere tempo in fila per ricevere atti che lo interessano e avrà la crrtezza di riceverli tutti.

Inoltre, le notifiche via Pec hanno inoltre il vantaggio di essere più celeri e gratuite.

Comunque, per le notifiche effettuate fino al 30 giugno 2017, resterà valida la disciplina tradizionale in materia di notifiche.

Il nuovo servizio, che interessa persone fisiche residenti e non residenti e soggetti diversi dalle persone fisiche non obbligati ad avere un indirizzo Pec risultante dall’Indice Nazionale degli Indirizzi di Posta Elettronica Certificata (Ini-Pec), sarà operativo a partire dalle notifiche degli avvisi e degli altri atti effettuate dai competenti uffici dell’Agenzia delle Entrate a partire dal 1° luglio 2017.

I privati cittadini dovranno utilizzare gli appositi moduli per manifestare espressamente la propria volontà di ricevere le comunicazioni via Pec, mentre la procedura sarà automatica per gli avvisi di accertamento destinati a partite IVA, professionisti e imprese, soggetti obbligati per legge ad avere un casella di posta elettronica certificata.

Dal 1° luglio, quindi, gli avvisi e gli altri atti che per legge devono essere notificati alle imprese individuali o in forma societaria e ai professionisti iscritti in albi o elenchi istituiti con legge dello Stato, potranno essere recapitati a mezzo di posta elettronica certificata all’indirizzo del destinatario risultante dall’indice nazionale degli indirizzi.

Il termine per impugnare gli atti decorrerà dal momento in cui il messaggio di posta elettronica sarà consegnato al contribuente.

 

Chi può scegliere

Possono optare per la notifica tramite Pec:

  • i cittadini privati non obbligati ad avere un indirizzo di posta elettronica certificata;
  • i cittadini italiani iscritti all’anagrafe dei residenti all’estero (Aire);
  • i cittadini stranieri non residenti in Italia;
  • fondazioni, associazioni, condomini e tutti gli altri soggetti diversi dalle persone fisiche per i quali non è richiesto un indirizzo Pec.

Chi decide di ricevere gli atti e le comunicazioni dal Fisco a mezzo Pec deve comunicare all’Agenzia delle Entrate in via telematica l’indirizzo di posta elettronica certificata o indicare quello di un soggetto delegato (commercialisti, consulenti del lavoro, avvocati, ecc.).

Il modello deve essere presentato esclusivamente per via telematica direttamente dal soggetto abilitato ai servizi telematici Fisconline o Entratel.

La trasmissione telematica dei dati è effettuata mediante l’apposito software disponibile gratuitamente sul sito dell’Agenzia.

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